FountainPen.it Forum

Geraldo, con tutta la buona volontà, non prevedere che una penna possa restare inutilizzata per un paio di giorni mi sembra bizzarro, per un produttore...
E a parità di penne utilizzate, temperature, etc... gli altri Diamine che ho finora provato non manifestano problemi di quel tipo, che a quanto leggo sul Forum, hanno riscontrato in più persone su questo verde, ma anche su un paio di altri Diamine. Ciò detto, tre inchiostri problematici su un centinaio sono solo il tre per cento: poco direi, ma per me è sufficiente ad escluderli dalla lista dei prossimi acquisti, del resto il campionario Diamine di alternative collaudate è pieno. E in più, trattandosi di inchiostri lavabili, basta immergere le penne colpite in una ciotola d'acqua per qualche minuto per disciogliere i grumi e pulirle. Ma può essere seccante quando non sei in casa\ufficio e la ciotola d'acqua non c'è e la penna non scrive...
Fosse successo con un indelebile mi sarei arrabbiata. Mi piacerebbe che si potesse fare dei test per capire il motivo di questa reazione, perciò ho intenzione di inviare il Kelly green a Michele.

gbiotti ha scritto:
Non necessariamente.
Potrebbero essersi semplicemente verificate delle condizioni molto particolari che non hanno previsto nei test.

Possibilissimo.
Sicuramente li hanno testati sulle penne, ma potrebbero non avere considerato alcuni eventi che ne alterano le caratteristiche in maniera irreversibile.
Il Pelikan 4001 Blue-Black insegna. E' un inchiostro blu-nero, ma ogni tanto mi è capitato di trovare un pacchetto di cartucce o un calamaio nei quali aveva assunto un colore grigio-verde spento.
Ora, se fosse stato così fin dall'inizio, questi calamai e queste cartucce non sarebbero mai stati commercializzati.
Evidentemente succede qualcosa che lo altera, anche se non ho ancora capito bene cosa.

E' probabile che quando hanno formulato l'inchiostro in Diamine, fosse OK, ma non hanno tenuto conto, ad esempio, di cosa succede all'inchiostro se il calamaio viene stoccato a temperature molto alte o molto basse, utilizzato lungo un periodo di tempo molto lungo, eccetera eccetera... tuttavia quando si sono accorti dei problemi del Blue-Black lo hanno riformulato e questo testimonia che è una azienda che ascolta i suoi clienti.

Cercando un po' in rete si può notare come lo stesso problema sia stato riscontrato da altri, non solo in Italia. Quale che sia la causa, qualcosa da rivedere, c'è...

Irishtales ha scritto:Cercando un po' in rete si può notare come lo stesso problema sia stato riscontrato da altri, non solo in Italia. Quale che sia la causa, qualcosa da rivedere, c'è...

Sicuramente. Infatti gli inchiostri che tutti riconoscono come "non problematici" sono quelli in commercio, invariati, da tanti anni.
A cominciare dal Pelikan 4001.

Dillo a me! Se non ce lo avessi, non potrei usare la Cross che con altri inchiostri è...un fiume in piena!!!

Irishtales ha scritto:Cercando un po' in rete si può notare come lo stesso problema sia stato riscontrato da altri, non solo in Italia. Quale che sia la causa, qualcosa da rivedere, c'è...

Tutti facciamo errori e Diamine non e' certamente immune da questa regola.
Non ho mai usato questi inchiostri, ma da quello che dite qui sul forum, oltre a quello che leggo in rete, sono comunque prodotti validi.
Certo che, se il problema e' stato evidenziato da piu' parti e non si e' fatto qualcosa per risolverlo, compreso l'eventuale ritiro dal mercato, non e' un bell'atteggiamento.


Geraldo.

Irishtales ha scritto:Dillo a me! Se non ce lo avessi, non potrei usare la Cross che con altri inchiostri è...un fiume in piena!!!

Anche perche', da quello che sapevo io, l'inchiostro Cross non e' altro che Pelikan con l'etichetta cambiata (anche la boccetta e' uguale).

Geraldo