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Ho trovato la pace dei sensi?

Inviato: lunedì 25 aprile 2022, 18:52
da Rosso Corsa
netosaf ha scritto: lunedì 25 aprile 2022, 16:17 Pilot 70° anniversario prodotta nel 1988 per l'occasione (1918/1988).
Costruita in fibra di carbonio, edizione limitata a 7000 copie, con un converter esclusivo progettato per questa penna.
.....
Ho la fortuna di possedere un esemplare di questo modello, a mio parere progettato espressamente con l'obiettivo di raggiungere altissimi livelli nella qualità di scrittura.

Credo che il corpo sia in normale resina plastica, anche se di ottima qualità. La penna é molto elegante senza presentare particolari ricercatezze stilistiche. Si deve utilizzarla per comprenderne il valore straordinario.

A mio parere l'equilibrio é perfetto, e il pennino raggiunge un livello di morbidezza e scorrevolezza che ho raramente trovato in altri casi. Sicuramente ha qualità che lo caratterizzano in modo univoco rispetto a tutti gli altri grandi pennini che ho provato. Non presenta quasi incisioni, sembra che i progettisti abbiano preso questa scelta al fine di non rischiare di compromettere il grado di flessibilità ottenuto. La punta é leggermente incurvata verso il basso, e ciò in sinergia con la morbidezza del pennino fornisce una sensazione unica nella scrittura.

Il piacere di scrittura é sempre soggettivo, e ciò che per me ha valore altissimo può lasciare altri assolutamente indifferenti. In ogni caso, personalmente considero il pennino di questa stilo come il migliore tra tutti quelli giapponesi che abbia mai provato, almeno per quanto riguarda le stilografiche moderne (non ho esperienze significative sui pennini vintage Giapponesi). E' sicuramente un'affermazione forte in considerazione della qualità altissima di molti pennini prodotti in Giappone. ma ne sono assolutamente convinto.

Ciao :wave:

Ho trovato la pace dei sensi?

Inviato: lunedì 25 aprile 2022, 19:22
da Koten90
Rosso Corsa ha scritto: lunedì 25 aprile 2022, 18:52 Ho la fortuna di possedere un esemplare di questo modello, a mio parere progettato espressamente con l'obiettivo di raggiungere altissimi livelli nella qualità di scrittura.

Credo che il corpo sia in normale resina plastica, anche se di ottima qualità. La penna é molto elegante senza presentare particolari ricercatezze stilistiche. Si deve utilizzarla per comprenderne il valore straordinario.

A mio parere l'equilibrio é perfetto, e il pennino raggiunge un livello di morbidezza e scorrevolezza che ho raramente trovato in altri casi. Sicuramente ha qualità che lo caratterizzano in modo univoco rispetto a tutti gli altri grandi pennini che ho provato. Non presenta quasi incisioni, sembra che i progettisti abbiano preso questa scelta al fine di non rischiare di compromettere il grado di flessibilità ottenuto. La punta é leggermente incurvata verso il basso, e ciò in sinergia con la morbidezza del pennino fornisce una sensazione unica nella scrittura.

Il piacere di scrittura é sempre soggettivo, e ciò che per me ha valore altissimo può lasciare altri assolutamente indifferenti. In ogni caso, personalmente considero il pennino di questa stilo come il migliore tra tutti quelli giapponesi che abbia mai provato, almeno per quanto riguarda le stilografiche moderne (non ho esperienze significative sui pennini vintage Giapponesi). E' sicuramente un'affermazione forte in considerazione della qualità altissima di molti pennini prodotti in Giappone. ma ne sono assolutamente convinto.

Ciao :wave:
Ripropongo: Buonanotte alla pace dei sensi!

Ho trovato la pace dei sensi?

Inviato: lunedì 25 aprile 2022, 19:31
da Maruska
Koten90 ha scritto: lunedì 25 aprile 2022, 19:22
Rosso Corsa ha scritto: lunedì 25 aprile 2022, 18:52 Ho la fortuna di possedere un esemplare di questo modello, a mio parere progettato espressamente con l'obiettivo di raggiungere altissimi livelli nella qualità di scrittura.

Credo che il corpo sia in normale resina plastica, anche se di ottima qualità. La penna é molto elegante senza presentare particolari ricercatezze stilistiche. Si deve utilizzarla per comprenderne il valore straordinario.

A mio parere l'equilibrio é perfetto, e il pennino raggiunge un livello di morbidezza e scorrevolezza che ho raramente trovato in altri casi. Sicuramente ha qualità che lo caratterizzano in modo univoco rispetto a tutti gli altri grandi pennini che ho provato. Non presenta quasi incisioni, sembra che i progettisti abbiano preso questa scelta al fine di non rischiare di compromettere il grado di flessibilità ottenuto. La punta é leggermente incurvata verso il basso, e ciò in sinergia con la morbidezza del pennino fornisce una sensazione unica nella scrittura.

Il piacere di scrittura é sempre soggettivo, e ciò che per me ha valore altissimo può lasciare altri assolutamente indifferenti. In ogni caso, personalmente considero il pennino di questa stilo come il migliore tra tutti quelli giapponesi che abbia mai provato, almeno per quanto riguarda le stilografiche moderne (non ho esperienze significative sui pennini vintage Giapponesi). E' sicuramente un'affermazione forte in considerazione della qualità altissima di molti pennini prodotti in Giappone. ma ne sono assolutamente convinto.

Ciao :wave:
Ripropongo: Buonanotte alla pace dei sensi!
:lol: :lol: :lol:

Ho trovato la pace dei sensi?

Inviato: lunedì 25 aprile 2022, 19:38
da netosaf
Rosso Corsa ha scritto: lunedì 25 aprile 2022, 18:52
netosaf ha scritto: lunedì 25 aprile 2022, 16:17 Pilot 70° anniversario prodotta nel 1988 per l'occasione (1918/1988).
Costruita in fibra di carbonio, edizione limitata a 7000 copie, con un converter esclusivo progettato per questa penna.
.....
Ho la fortuna di possedere un esemplare di questo modello, a mio parere progettato espressamente con l'obiettivo di raggiungere altissimi livelli nella qualità di scrittura.

Credo che il corpo sia in normale resina plastica, anche se di ottima qualità. La penna é molto elegante senza presentare particolari ricercatezze stilistiche. Si deve utilizzarla per comprenderne il valore straordinario.

A mio parere l'equilibrio é perfetto, e il pennino raggiunge un livello di morbidezza e scorrevolezza che ho raramente trovato in altri casi. Sicuramente ha qualità che lo caratterizzano in modo univoco rispetto a tutti gli altri grandi pennini che ho provato. Non presenta quasi incisioni, sembra che i progettisti abbiano preso questa scelta al fine di non rischiare di compromettere il grado di flessibilità ottenuto. La punta é leggermente incurvata verso il basso, e ciò in sinergia con la morbidezza del pennino fornisce una sensazione unica nella scrittura.

Il piacere di scrittura é sempre soggettivo, e ciò che per me ha valore altissimo può lasciare altri assolutamente indifferenti. In ogni caso, personalmente considero il pennino di questa stilo come il migliore tra tutti quelli giapponesi che abbia mai provato, almeno per quanto riguarda le stilografiche moderne (non ho esperienze significative sui pennini vintage Giapponesi). E' sicuramente un'affermazione forte in considerazione della qualità altissima di molti pennini prodotti in Giappone. ma ne sono assolutamente convinto.

Ciao :wave:


Ciao Mauro,
relativamente alla resina può essere; la mia affermazione relativamente al carbonio era un vago ricordo ma non ho prove.
Tra l'altro, reduce da un trasloco non ancora del tutto ultimato, ho cercato invano la scatola e la documentazione.
La penna, secondo il mio database, l'ho comprata il giorno 8 febbraio 1990 presso un noto negozio fiorentino insieme ad una Pilot Dragon in argento: quindi i ricordi possono essere confusi e in rete non ho trovato riscontri al riguardo. Solo per curiosità e informazione riporto il prezzo di acquisto: 580.000 lire per la 70th Anniversary mentre per la Dragon 420.000 che non era pochissimo.
Come ho detto era tanto tempo che non la usavo rapito dall'ansia di vintage varie e dalla decisione di non usare le mie penne migliori in ufficio, ma sinceramente non ricordavo tanta perfezione sia di scrittura che di estetica del pennino.

stefano

Ho trovato la pace dei sensi?

Inviato: lunedì 25 aprile 2022, 20:09
da fufluns
Maruska ha scritto: domenica 24 aprile 2022, 14:30 Ed eccomi qua, con la mia Montblanc a godere di quel meraviglioso pennino, di quel meraviglioso inchiostro, a scrivere solo per scrivere il nulla, ma solo per godere di questo pennino che se ne batte l'anima dei Pilot, degli Aurora, dei Sailor, ed ahimé anche dei Pelikan :lol: (per la Pelikan avrò sempre un amore incondizionato) con un'impugnatura perfetta che non mi affatica, bilanciatissima anche con il cappuccio calzato che a me piace di più.
Che dire: ho trovato la pace dei sensi :D
Se potessimo fare un passo indietro (o cento passi...) nella memoria, potremmo ricordare il tempo in cui, prima di essere appassionati di penne, semplicemente usavamo una buona penna, ed era tutto quello che serviva.

A mio parere, una Montblanc 146 con pennino fine potrebbe essere stata una buona candidata a quell'unica penna. Funziona bene, funziona sempre, é sobria e funzionale, ha pedigree ed eleganza ma senza strafare.

Io, dal canto mio, nel 1979 comprai la penna stilografica che mi parve perfetta per queste cose: una Meisterstück 149. Prima che la frenesia di possedere qualcosa di meglio o di diverso mi invadesse, per trent'anni é stata la mia penna e punto. Il suo pennino fine scriveva sempre e scriveva bene. Scrive ancora benissimo, anche se oggi ha molte compagne di scrittura, per lo più inutili.

Ho trovato la pace dei sensi?

Inviato: lunedì 25 aprile 2022, 20:57
da Maruska
fufluns ha scritto: lunedì 25 aprile 2022, 20:09
Maruska ha scritto: domenica 24 aprile 2022, 14:30 Ed eccomi qua, con la mia Montblanc a godere di quel meraviglioso pennino, di quel meraviglioso inchiostro, a scrivere solo per scrivere il nulla, ma solo per godere di questo pennino che se ne batte l'anima dei Pilot, degli Aurora, dei Sailor, ed ahimé anche dei Pelikan :lol: (per la Pelikan avrò sempre un amore incondizionato) con un'impugnatura perfetta che non mi affatica, bilanciatissima anche con il cappuccio calzato che a me piace di più.
Che dire: ho trovato la pace dei sensi :D
Se potessimo fare un passo indietro (o cento passi...) nella memoria, potremmo ricordare il tempo in cui, prima di essere appassionati di penne, semplicemente usavamo una buona penna, ed era tutto quello che serviva.

A mio parere, una Montblanc 146 con pennino fine potrebbe essere stata una buona candidata a quell'unica penna. Funziona bene, funziona sempre, é sobria e funzionale, ha pedigree ed eleganza ma senza strafare.

Io, dal canto mio, nel 1979 comprai la penna stilografica che mi parve perfetta per queste cose: una Meisterstück 149. Prima che la frenesia di possedere qualcosa di meglio o di diverso mi invadesse, per trent'anni é stata la mia penna e punto. Il suo pennino fine scriveva sempre e scriveva bene. Scrive ancora benissimo, anche se oggi ha molte compagne di scrittura, per lo più inutili.
Condivido tutto quello che hai scritto :thumbup:

Ho trovato la pace dei sensi?

Inviato: lunedì 25 aprile 2022, 21:23
da Rosso Corsa
Ciao Mauro,
relativamente alla resina può essere; la mia affermazione relativamente al carbonio era un vago ricordo.....

stefano
Ciao Stefano,
ho parlato di resina plastica perchè ho trovato un paio di articoli con questa informazione, ma non ci sono molti riscontri. Non sono un gran ricercatore su internet ma non mi pare che ci siano molte notizie su questa stilo. Ho cercato anche sulle carte nella sua confezione, ma sono scritte in Giapponese....
Non si può quindi escludere nulla, per lo meno io non ho trovato dati sufficienti ad essere certo sul materiale con cui questo modello é stato prodotto.

Ho trovato la pace dei sensi?

Inviato: lunedì 25 aprile 2022, 21:52
da maylota
netosaf ha scritto: lunedì 25 aprile 2022, 19:38
Rosso Corsa ha scritto: lunedì 25 aprile 2022, 18:52
Ho la fortuna di possedere un esemplare di questo modello, a mio parere progettato espressamente con l'obiettivo di raggiungere altissimi livelli nella qualità di scrittura.

Credo che il corpo sia in normale resina plastica, anche se di ottima qualità. La penna é molto elegante senza presentare particolari ricercatezze stilistiche. Si deve utilizzarla per comprenderne il valore straordinario.

A mio parere l'equilibrio é perfetto, e il pennino raggiunge un livello di morbidezza e scorrevolezza che ho raramente trovato in altri casi. Sicuramente ha qualità che lo caratterizzano in modo univoco rispetto a tutti gli altri grandi pennini che ho provato. Non presenta quasi incisioni, sembra che i progettisti abbiano preso questa scelta al fine di non rischiare di compromettere il grado di flessibilità ottenuto. La punta é leggermente incurvata verso il basso, e ciò in sinergia con la morbidezza del pennino fornisce una sensazione unica nella scrittura.

Il piacere di scrittura é sempre soggettivo, e ciò che per me ha valore altissimo può lasciare altri assolutamente indifferenti. In ogni caso, personalmente considero il pennino di questa stilo come il migliore tra tutti quelli giapponesi che abbia mai provato, almeno per quanto riguarda le stilografiche moderne (non ho esperienze significative sui pennini vintage Giapponesi). E' sicuramente un'affermazione forte in considerazione della qualità altissima di molti pennini prodotti in Giappone. ma ne sono assolutamente convinto.

Ciao :wave:


Ciao Mauro,
relativamente alla resina può essere; la mia affermazione relativamente al carbonio era un vago ricordo ma non ho prove.
Tra l'altro, reduce da un trasloco non ancora del tutto ultimato, ho cercato invano la scatola e la documentazione.
La penna, secondo il mio database, l'ho comprata il giorno 8 febbraio 1990 presso un noto negozio fiorentino insieme ad una Pilot Dragon in argento: quindi i ricordi possono essere confusi e in rete non ho trovato riscontri al riguardo. Solo per curiosità e informazione riporto il prezzo di acquisto: 580.000 lire per la 70th Anniversary mentre per la Dragon 420.000 che non era pochissimo.
Come ho detto era tanto tempo che non la usavo rapito dall'ansia di vintage varie e dalla decisione di non usare le mie penne migliori in ufficio, ma sinceramente non ricordavo tanta perfezione sia di scrittura che di estetica del pennino.

stefano
Ciao Stefano, in questa vecchia recensione https://www.fountainpennetwork.com/foru ... rsary-pen/ si parla di resina.
E della penna in termini molto entusiastici.
Quello che mi ha fatto sorridere è l'affermazione che la penna all'uscita non ha avuto molto successo perchè il pennino "era troppo morbido per un uso normale" :shock: Della serie, come cambiano i tempi. Ormai sembra che nessun pennino sia abbastanza morbido... :D