uh...
non ho tempo per approfondire,
ma io ho fatto un percorso inverso:
non avendo mai avuto libri per bambini, favole e racconti vari,
alle medie ho inizito subito a leggere letteratura, i grandi classici, da Manzoni, Il piacere,
a Moravia, a Sciascia , Pirandello....,
(ho citato volutamente italiani!

) oltre che Kafka, Edgar Allan Poe , ect..
questo perchè mio fratello fece l'abbonamento al Reader's Digest,
e due volte al mese arrivavano in casa i grandi classici della letteratura.
Credevo di comprenderli, ma ora mi accorgo che non è proprio così.
Poi però un libro per me molto importante fu Il gabbiano Il gabbiano Jonathan Livingston,
che segnò gli anni della ribellione adolescenziale,
e poi furono gli anni delle passioni per i saggi, di filosofia, di umanistica, di religione...
Freud, Nietzsche, ect.
e poi la vera passione, il naturalismo, con L'Anello di Re Salomone, Konrad Lorenz, e E l'uomo incontrò il cane ,
e poi fu Charles Darwin con Diario di un naturalista,il viaggio del Beagle, ect...
E poi la guerra: Primo Levi con Se questo è un nuomo, la Tregua, il diario di Anne frank,
E poi le realtà locali, rupestri, di Grazia Deledda, come di Canne al Vento ..
racconti forti, malinconici.
E poi il periodo dei gialli: come Agatha Christie, e poi thriller e fantastici i romanzi di Arthur Conan Doyle ,
da Sherlock Holmes; fino ai racconti del mistero...Il guardiano del Louvre
Poi la lunga fase di legal triller, da Jhon grisham a Peter Oeg, molto bello Il senso di Smilla per la neve,
a Patricia Cornwell,
per passare poi a Umberto Eco,dal Il nome della rosa all'ultimo (in lettura Il cimitero di Praga)
E contemporaneamente svagarmi, come non ho fatto da bambina, con il fantasy.
Ho adorato tutti i romanzi di Harry Potter, poi la saga di Tolkien,
e poi recentemente ho scoperto le avventure del commissario Montalbano,Andrea Camilleri è un vero spasso...
e la trilogia di Stieg Larsson, purtroppo incompiuta..
questo è il riassunto.....
