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Noi e le nostre penne

Inviato: lunedì 1 febbraio 2021, 11:46
da Hiver77
Monet63 ha scritto: domenica 31 gennaio 2021, 0:22 ...
Stringendo il discorso, e focalizzandolo solo sulla scrittura, io tendo a scrivere tutto a mano e poi, se e quando necessario, a passare in formato digitale solo a livello di ricopiatura. Per me funziona molto meglio così, e il rallentamento mi è assolutamente congeniale e gioca a mio favore.
...
Idem
In questo periodo sto preparando un approfondimento su un argomento di Fisica per i miei studenti del quinto anno, quindi procedo per i miei classici passaggi
1- lettura e sottolineatura del libro (non uccidetemi, sono edizioni economiche di testi di divulgazione, non la Bibbia di Gutenberg o un codice miniato :P )
2- trascrizione schematico-riassuntiva rielaborata dell'argomento su carta (con rigorosa penna scolastica e Pelikan Blu 4001)
3- trasposizione al PC in formato digitale per creare dispense per gli studenti.
In questo modo, ora che sono arrivata al punto 3 ho acquisito l'argomento in modo soddisfacente per poterlo poi spiegare in classe.
Anzi, l'idea di poter scrivere con una stilografica, anche se si tratta di una "banale" scolastica, rappresenta un incentivo ulteriore a portare avanti il lavoro.
Monet63 ha scritto: domenica 31 gennaio 2021, 0:22 ad esempio, se devo scrivere su carta molto porosa, tendo a scegliere le biro (molto, molto, molto raramente il gel), in modo da non avere i problemi legati all'inchiostro liquido. Per le biro non ho particolari esigenze: mi basta avere un inchiostro che scivoli bene, come il Viscoglide di Schneider e analoghi, e per me è ok.
Ecco, qui io divergo, uso la biro solo se costretta da cause - gravi - di forza maggiore, altrimenti preferisco una stilo con pennino EF giapponese(tipo Platinum).

Le stilografiche più pregiate, magari con pennini abbondati, le riservo alla carta Tomoe River del planner Midori, dove appunto pianifico, annoto, ricordo, scarabocchio ecc. in libertà.
Su quella carta mi godo il pennino medio della Pelikan M400 o della Aurora Hastil o lo stub della Lamy.
In ogni caso, quando lavoro preferisco le scolastiche perché in genere sono progettate per scrivere in modo impeccabile e per lunghe sessioni, anche se magari esteticamente non sono il massimo (ma qui entra in gioco anche il discorso - già affrontato - che smarrire una penna da pochi euro è una cosa, non ritrovare una penna da decine, o peggio centinaia, di euro è un'altra).

Noi e le nostre penne

Inviato: lunedì 1 febbraio 2021, 11:49
da AngelicaReveries
Iridium ha scritto: lunedì 1 febbraio 2021, 11:15

:lol: quanto è bello il mondo perché è vario. Pensa che io non lo trovo spiacevole, ogni tanto quando la uso la "sniffo" anche :mrgreen:
a parte gli scherzi, leggendo di utenti che lo trovano forte o sgradevole mi viene il dubbio che forse non abbiano sempre lo stesso "aroma". La mia è nera, azzardo una sciocchezza, è possibile che alcuni colori abbiano un odore piu forte di altri? Chi ne possiede più d'una ha notato differenze tra un esemplare e l'altro?
Diciamo che non appesta la stanza,ma è piuttosto pungente quando la avvicino al naso :lol:
merloplano ha scritto: lunedì 1 febbraio 2021, 11:23
non ci sperare. io ho accelerato il processo lasciandola chiusa in un sacchetto contenente caffe' macinato, smontata e priva di pennino ed alimentatore. dopo 2-3 settimane l'ho lavata e poi l'ho strofinata con profumo. ora si sente molto meno (ma si sente)


come detto, noi robot la troviamo solo una scelta piu' funzionale di altre. l'emozione e' probabilmente piu' legata a ricordi, come ha chiarito Monet63
Io ho usato, nell'ordine: sapone per piatti concentrato al limone, "sepoltura" nel bicarbonato per una notte e ancora sapone! L'odore è sensibilmente diminuito, ma non abbastanza da passare inosservato. Domanda azzardata: secondo voi si può usare l'alimentatore e il pennino della Ahab in un'altra penna?
Hiver77 ha scritto: lunedì 1 febbraio 2021, 11:46
Monet63 ha scritto: domenica 31 gennaio 2021, 0:22 ...
Stringendo il discorso, e focalizzandolo solo sulla scrittura, io tendo a scrivere tutto a mano e poi, se e quando necessario, a passare in formato digitale solo a livello di ricopiatura. Per me funziona molto meglio così, e il rallentamento mi è assolutamente congeniale e gioca a mio favore.
...
Idem
In questo periodo sto preparando un approfondimento su un argomento di Fisica per i miei studenti del quinto anno, quindi procedo per i miei classici passaggi
1- lettura e sottolineatura del libro (non uccidetemi, sono edizioni economiche di testi di divulgazione, non la Bibbia di Gutenberg o un codice miniato :P )
2- trascrizione schematico-riassuntiva rielaborata dell'argomento su carta (con rigorosa penna scolastica e Pelikan Blu 4001)
3- trasposizione al PC in formato digitale per creare dispense per gli studenti.
In questo modo, ora che sono arrivata al punto 3 ho acquisito l'argomento in modo soddisfacente per poterlo poi spiegare in classe.
Anzi, l'idea di poter scrivere con una stilografica, anche se si tratta di una "banale" scolastica, rappresenta un incentivo ulteriore a portare avanti il lavoro.
Ecco, molto simile al mio metodo di studio: tendo a schematizzare (anche più volte) l'argomento per acquisirlo al meglio, e l'uso di una penna che non mi affatichi troppo la mano dopo qualche ora è sicuramente un incentivo :D

Noi e le nostre penne

Inviato: lunedì 1 febbraio 2021, 14:21
da Monet63
Hiver77 ha scritto: lunedì 1 febbraio 2021, 11:46 Idem
In questo periodo sto preparando un approfondimento su un argomento di Fisica per i miei studenti del quinto anno, quindi procedo per i miei classici passaggi
1- lettura e sottolineatura del libro (non uccidetemi, sono edizioni economiche di testi di divulgazione, non la Bibbia di Gutenberg o un codice miniato :P )
2- trascrizione schematico-riassuntiva rielaborata dell'argomento su carta (con rigorosa penna scolastica e Pelikan Blu 4001)
3- trasposizione al PC in formato digitale per creare dispense per gli studenti.
In questo modo, ora che sono arrivata al punto 3 ho acquisito l'argomento in modo soddisfacente per poterlo poi spiegare in classe.
Anzi, l'idea di poter scrivere con una stilografica, anche se si tratta di una "banale" scolastica, rappresenta un incentivo ulteriore a portare avanti il lavoro.
La cosa divertente è notare come si ritrovino certe cose in altre persone. Io la bozza, qualsiasi bozza, la scrivo sempre e solo in Royal blu (qualsiasi marca), solitamente con una buona scolastica. Prima, però, di arrivare alla ricopiatura a pc ho già avuto almeno due o tre passaggi, nell'ambito dei quali uso diversi colori, anche sulla bozza. Anzi, su questa in particolare i colori sono fondamentali, perché non vi è ordine, e tutto è scritto così come viene, in forma sinottica per così dire; quindi i colori aiutano a capire di cosa si tratta: rosso (correzioni), viola (periodi che sono in dubbio, e che potrebbero diventare - nella stesura finale - testo normale, nota a margine o essere del tutto eliminati), verde (note a margine e puntualizzazioni), blu (testo normale, solo nella bozza, nell'ultima stesura diventa nero).
Io ci provai, molti anni fa, a fare la stessa cosa con Word, e mi incasinai terribilmente. Inoltre ho bisogno di "vedere" fisicamente il lavoro, di avere tre o quattro pagine aperte sulla scrivania, di fare un po' di casino, altrimenti non riesco.
:wave:

Noi e le nostre penne

Inviato: lunedì 1 febbraio 2021, 14:32
da Hiver77
Monet63 ha scritto: lunedì 1 febbraio 2021, 14:21 ...
La cosa divertente è notare come si ritrovino certe cose in altre persone. Io la bozza, qualsiasi bozza, la scrivo sempre e solo in Royal blu (qualsiasi marca), solitamente con una buona scolastica.
...
Inoltre ho bisogno di "vedere" fisicamente il lavoro, di avere tre o quattro pagine aperte sulla scrivania, di fare un po' di casino, altrimenti non riesco.
:wave:
Io ho scritto a mano tutta la tesi: dopo settimane passate a fissare inutilmente uno schermo di PC, mi sono presa block notes e penna (bic, ahimè all'epoca avevo abbandonato la stilografica) e ho cominciato a scrivere e calcolare sulla carta... il lavoro non fatto in un mese l'ho recuperato in 5 giorni.
Quindi stesura a mano dei capitoli (nel letto, alle 2 del mattino, causa gatta insonne che trafficava per la stanza :twisted: ) e copiatura degli stessi durante il giorno al PC (dopo qualche ora di sonno per recuperare :lol: ).

Se ci penso, con la stilografica sarebbe stato più divertente, anche con il rischio macchie, tanto il Royal blu non è indelebile :lol:

Noi e le nostre penne

Inviato: lunedì 1 febbraio 2021, 15:28
da Spiller84
Per la Ahab, dopo un lavaggio con sapone per piatti Svelto e asciugatura, lasciata la penna all'aria per qualche giorno, l'odore si è attenuato, ma non è scomparso. Stessa cosa la Konrad. Non è così fastidioso ora, il problema, se vogliamo, è il converterdella Ahab e la manopolina del pistone della Konrad. Essendo coperti, l'odore è più forte, quindi direi di non aprirle in pubblico se crea fastidi. Però, come molto spesso succede, le percezioni sono relative. Conosco qualcuno (la mia fidanzata, per esempio) che trova piacevole quell'odore e ogni tanto fa una presa di fragranza di Ahab. Come penna, è piacevolissima all'uso e al tatto, di nuovo, relativamente alla mia impressione

Noi e le nostre penne

Inviato: lunedì 1 febbraio 2021, 16:52
da merloplano
Hiver77 ha scritto: lunedì 1 febbraio 2021, 14:32
Monet63 ha scritto: lunedì 1 febbraio 2021, 14:21 ...
La cosa divertente è notare come si ritrovino certe cose in altre persone. Io la bozza, qualsiasi bozza, la scrivo sempre e solo in Royal blu (qualsiasi marca), solitamente con una buona scolastica.
...
Inoltre ho bisogno di "vedere" fisicamente il lavoro, di avere tre o quattro pagine aperte sulla scrivania, di fare un po' di casino, altrimenti non riesco.
Io ho scritto a mano tutta la tesi: dopo settimane passate a fissare inutilmente uno schermo di PC, mi sono presa block notes e penna (bic, ahimè all'epoca avevo abbandonato la stilografica) e ho cominciato a scrivere e calcolare sulla carta... il lavoro non fatto in un mese l'ho recuperato in 5 giorni.
Quindi stesura a mano dei capitoli (nel letto, alle 2 del mattino, causa gatta insonne che trafficava per la stanza :twisted: ) e copiatura degli stessi durante il giorno al PC (dopo qualche ora di sonno per recuperare :lol: ).
vi batto: :mrgreen: tesi scritta a mano con rapidograph (e nero indelebile, non trovo drammatico tirare una riga sopra parole da cancellare) e poi stesura in latex (anzi, LaTeX) da parte di mia madre (formule escluse, quello era troppo). i diagrammi li ho aggiunti in seconda stesura, mentre correggevo

Hiver77, la gatta non era insonne, e' attiva all'orario giusto (per lei). pensa a quante volte l'hai svegliata di giorno per farle due coccole
Spiller84 ha scritto: lunedì 1 febbraio 2021, 15:28 il problema, se vogliamo, è il converterdella Ahab e la manopolina del pistone della Konrad
per quello ho operato sulla penna smontata, per arrivare ovunque
Conosco qualcuno (la mia fidanzata, per esempio) che trova piacevole quell'odore e ogni tanto fa una presa di fragranza di Ahab
:sick:

Noi e le nostre penne

Inviato: lunedì 1 febbraio 2021, 16:58
da Automedonte
merloplano ha scritto: lunedì 1 febbraio 2021, 11:23
lascialo stare quello, e' un romanista esibizionista :mrgreen:
Verissimo, soprattutto la prima definizione :lol:

Noi e le nostre penne

Inviato: lunedì 1 febbraio 2021, 17:03
da merloplano
Automedonte ha scritto: lunedì 1 febbraio 2021, 16:58
merloplano ha scritto: lunedì 1 febbraio 2021, 11:23
lascialo stare quello, e' un romanista esibizionista :mrgreen:
Verissimo, soprattutto la prima definizione :lol:
eh ma pure la seconda, guarda l'aggettivo che hai ritenuto necessario usare per definire la tua penna preferita (game/set/match) :D
(si scherza e tra romanisti e' legale)