Qualche sera fa, mentre mi esercitavo nella calligrafia, mi è capitato di riflettere sul rapporto intrinseco tra la penna stilografica e chi la utilizza. Premettendo che, nella grande maggioranza dei casi, la scelta di scrivere con una stilografica sia già una presa di coscienza dei propri gusti (e, indirettamente, della propria personalità), è molto interessante pensare a come molti particolari del nostro carattere possano palesarsi attraverso determinate scelte nelle caratteristiche dei nostri amati strumenti di scrittura. Non sto parlando di pseudoscienza
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D'altronde, pensandoci, la scrittura stessa è un processo, o meglio, un rituale altamente soggettivo, che va dal prendere qualche semplice appunto a scarabocchiare sui margini di una pagina, dallo scrivere la lista della spesa a confessare al nostro diario i particolari della giornata, o affidare i nostri sentimenti ad una lettera. Curioso è anche come questi aspetti continuino a permanere, soprattutto tra gli appassionati, anche dopo l'avvento delle nuove tecnologie (una riflessione però troppo lunga da inserire come inciso in questa)
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Tornando quindi alla questione iniziale, ecco la mia domanda: quanto della vostra personalità e del vostro carattere si rispecchia nella vostra penna preferita? Oppure, se volete, come cambiate la vostra penna in base alle esigenze, e come questo influenza anche il vostro approccio?
Parlando brevemente della mia esperienza di giovanissima neofita, posso dire che prediligo le penne che catturano la mia attenzione: non tanto dal punto di vista del pregio dei materiali (per quello dovrò aspettare ancora un bel po'), quanto per l'estetica particolare che magari mi ricorda un certo movimento artistico (dalla Pilot MR che mi ricorda la Pop Art, alla FILCAO Royal Red Passion che mi riporta alla mente l'Art Nouveau). Un aspetto che però considero è anche la praticità: da studentessa universitaria, spesso prendo appunti su carta poco pregiata (da ciò deriva l'esigenza di un pennino non troppo abbondante, fine o medio). Quando però mi prepongo di scrivere per il piacere di farlo, amo liberare il mio estro con un bello stub o un semiflex (la Ahab che ho appena acquistato mi ha davvero conquistata)! Invece, quando mi trovo a disegnare ad inchiostro, prediligo una penna economica con un F tendente all'EF (data la mia passione per i particolari). Cosa dire poi della calligrafia quotidiana di ciascuno di noi? La grafologia cerca di spiegare da tempo il carattere di una persone a partire dalle caratteristiche della sua scrittura (talvolta "azzeccandoci", talaltra meno).
Altre considerazioni potrebbero essere guidate dal colore dell'inchiostro o della penna stessa: quale vasto universo si potrebbe "analizzare"!
Ecco perché voglio chiedere proprio ai diretti interessati cosa rappresenta per voi la vostra penna! Spero che questa mia riflessione, da molti punti di vista un po' troppo filosofica e romantica, possa far nascere un confronto ed una discussione interessanti
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