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Siamo alla scomparsa del punto interrogativo?

Inviato: domenica 9 giugno 2019, 18:11
da Pettirosso
Quando una virgola può diventare una questione di vita o di morte:
"Ibis redibis non morieris in bello".
Qualche incartapecorito come me sicuramente la ricorda...
P.S.: Grazie per la precisazione su Gadda, Polemarco: dopo tanti ... decenni non ricordo più se il professore l'avesse citato (né più ricordavo il testo esatto).

Siamo alla scomparsa del punto interrogativo?

Inviato: domenica 9 giugno 2019, 18:32
da ooti
Anch'io trovo fastidioso l'assenza di virgole, presenza o assenza di accento sulla "e" secondo il suo significato, acronimi tipo IMO o peggio XD, che pur con l'aiuto di Google mi rimane piuttosto oscuro.

Sono "variazioni" che ti costringono a interpretare, rileggendo la frase, per valutare le possibili alternative, con risultati a volte anche contrastanti, e mi stupisce il fatto che invece altri riescono a rispondere con coerenza , e spesso proprio grazie alle risposte vedo anch'io la luce, sarà forse ora, per me, di mettere gli occhiali al cervello?

Nemmeno io penso di esprimermi sempre correttamente, e a volte devo ri-editare un messaggio per correggerlo, perché nonostante prima lo scriva "in brutta", il correttore che utilizzo è ortografico e se scrivo < tasso di tempo > invece di < lasso di tempo >, per lui va bene comunque.
Ci sono anche altre cose che mi danno fastidio, per esempio, una per tutte, è molto comune che venga utilizzato < c'ha dato > invece di < ci ha dato >. Rende l'idea ma lo considero molto brutto, non lo credo neppure corretto, sbaglio?

Considero la precisione una caratteristica molto importante, tanto più che scrivendo non si possono rendere le informazioni ausiliarie che si esprimerebbero faccia a faccia, credo che le emoticon servano a supplire, però non mi entusiasmano e cerco di adattare le frasi in modo da scongiurare interpretazioni errate, anche riscrivendo parecchie volte lo stesso pensiero.

Allego una foto carina presa dal web, anche se è un poco fuori tema (o scrivo OT!?!).
certezza.jpg
Non tento nemmeno di risolverla, mi basta il chiaro concetto che esprime.

Siamo alla scomparsa del punto interrogativo?

Inviato: domenica 9 giugno 2019, 18:34
da sussak
Rientro stanchino dai lavori agricoli del week end, e non so trattenere le risate, leggendo quanto sopra.
Per gli analfabeti di ritorno è stato edito un libro interessante:

Claudio Giunta
Come NON scrivere
(scemenze da evitare quando si scrive in italiano)
ed. Utet- pp.330- 2018- €. 16

Lo consiglio, si trova da Feltrinelli

Siamo alla scomparsa del punto interrogativo?

Inviato: domenica 9 giugno 2019, 18:48
da MiraB
ooti ha scritto: domenica 9 giugno 2019, 18:32 Ci sono anche altre cose che mi danno fastidio, per esempio, una per tutte, è molto comune che venga utilizzato < c'ha dato > invece di < ci ha dato >. Rende l'idea ma lo considero molto brutto, non lo credo neppure corretto, sbaglio?
Non è del tutto sbagliato, però...
20190609_184208.jpg

Siamo alla scomparsa del punto interrogativo?

Inviato: domenica 9 giugno 2019, 19:53
da ooti
MiraB ha scritto: domenica 9 giugno 2019, 18:48Non è del tutto sbagliato, però...
Grazie della precisazione, mi sento di pensarla come ho evidenziato in giallo sul frammento tratto dalla tua immagine, e nel caso, mi comporterei come scritto nell'evidenziato azzurro, oppure tralascerei il < ci >, come riportato più avanti nel tuo testo, utilizzando solo il verbo. ciao, sandro
frammento.jpg

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Inviato: domenica 9 giugno 2019, 20:05
da MiraB
ooti ha scritto: domenica 9 giugno 2019, 19:53
MiraB ha scritto: domenica 9 giugno 2019, 18:48Non è del tutto sbagliato, però...
Grazie della precisazione, mi sento di pensarla come ho evidenziato in giallo sul frammento tratto dalla tua immagine, e nel caso, mi comporterei come scritto nell'evidenziato azzurro, oppure tralascerei il < ci >, come riportato più avanti nel tuo testo, utilizzando solo il verbo. ciao, sandroframmento.jpg
Figurati! :thumbup:

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Inviato: domenica 9 giugno 2019, 20:49
da Polemarco
«Ma si ricorda di me?».

«Certo che mi ricordo».

«Posso permettermi di farle una domanda?… Poi gliene farò altre, di altra natura…

Nei componimenti d’italiano lei mi assegnava sempre un tre, perché copiavo.

Ma una volta mi ha dato un cinque: perché?».

«Perché aveva copiato da un autore più intelligente».
Il magistrato scoppiò a ridere: «L’italiano: ero piuttosto debole in italiano. Ma,

come vede, non è poi stato un gran guaio: sono qui, procuratore della Repubblica…».

«L’italiano non è l’italiano: è il ragionare» disse il professore. «Con meno italiano, lei sarebbe forse ancora più in alto».

Il grande Sciascia !

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Inviato: domenica 9 giugno 2019, 21:35
da Monet63
ooti ha scritto: domenica 9 giugno 2019, 18:32 Considero la precisione una caratteristica molto importante, tanto più che scrivendo non si possono rendere le informazioni ausiliarie che si esprimerebbero faccia a faccia
E' lo stesso per me. Oltretutto, scrivendo cose che spesso vengono lette da persone che parlano lingue diverse dalla mia, faccio sempre molta attenzione a non complicare inutilmente il lavoro di un eventuale traduttore (umano o digitale). Ad esempio, anche se sto scherzando difficilmente scriverò "eccheccavolo" o cose del genere; tendo anche a non essere inutilmente prolisso, se serve evitando anche quei termini che possono indurre dubbi. In ogni caso faccio ovviamente molti errori, come tutti, solo che cerco di correggerli e di imparare.
Poi, ho le mie fisime, come la storia del "qual é", che scrivo indifferentemente con o senza l'apostrofo, fregandomene della Crusca.
:wave:

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Inviato: domenica 9 giugno 2019, 23:04
da lucaparte
Pettirosso ha scritto: domenica 9 giugno 2019, 18:11 Quando una virgola può diventare una questione di vita o di morte:
"Ibis redibis non morieris in bello".
Qualche incartapecorito come me sicuramente la ricorda...
Eh, ma qui la Sibilla faceva la scelta di non usarle, le virgole! Mica per pigrizia, per essere sibillina! Ma incartapecorito dillo a un altro :eh:
Ciao
Luca

Siamo alla scomparsa del punto interrogativo?

Inviato: lunedì 10 giugno 2019, 9:08
da Gargaros
shinken ha scritto: domenica 9 giugno 2019, 17:43Volendo si potrebbero eliminare, ma la struttura dei periodi dovrebbe cambiare radicalmente verso una forte semplificazione.
La lingua perderebbe molto valore. Non voglio immaginare cosa accadrebbe in letteratura...

Siamo alla scomparsa del punto interrogativo?

Inviato: lunedì 10 giugno 2019, 9:41
da shinken
Gargaros ha scritto: lunedì 10 giugno 2019, 9:08
shinken ha scritto: domenica 9 giugno 2019, 17:43Volendo si potrebbero eliminare, ma la struttura dei periodi dovrebbe cambiare radicalmente verso una forte semplificazione.
La lingua perderebbe molto valore. Non voglio immaginare cosa accadrebbe in letteratura...
Nella letteratura giapponese l' interpunzione è una cosa relativamente nuova, diciamo un 200 anni circa, credo che in quella cinese non esista.
In entrambe le lingue esistono produzioni letterarie e poetiche di alto pregio.
Il punto è che la lingua è uno strumento, se ne togli un pezzo modifichi le possibilità di utlizzo.
Nulla vieta una modifica più radicale verso strutture diverse.

Siamo alla scomparsa del punto interrogativo?

Inviato: lunedì 10 giugno 2019, 10:27
da HoodedNib
shinken ha scritto: lunedì 10 giugno 2019, 9:41
Gargaros ha scritto: lunedì 10 giugno 2019, 9:08

La lingua perderebbe molto valore. Non voglio immaginare cosa accadrebbe in letteratura...
Nella letteratura giapponese l' interpunzione è una cosa relativamente nuova, diciamo un 200 anni circa, credo che in quella cinese non esista.
In entrambe le lingue esistono produzioni letterarie e poetiche di alto pregio.
E anche adesso spesso punti e virgole sono usate piu' per comodita' che per necessita' d'uso e dei punti interrogativi non ci sarebbe praticamente bisogno (ci fanno enfasi per lo piu' scritta con quelli).
Il punto è che la lingua è uno strumento, se ne togli un pezzo modifichi le possibilità di utlizzo.
Nulla vieta una modifica più radicale verso strutture diverse.
E' vero anche che ogni lingua e viva quindi non ci si puo' nemmeno aspettare che i suoi usi e le sue regole restino immutate nel tempo.

Siamo alla scomparsa del punto interrogativo?

Inviato: martedì 11 giugno 2019, 18:13
da schessa
Perdonatemi per la provocazione, ma il punto interrogativo esprime un dubbio (il dubbio di non essere capaci di fornirsi da soli una risposta) e in un momento storico in cui la maggior parte delle conversazioni è animata da un fiorire di "assolutamente sì" e "assolutamente no" non mi sembra che il dubbio abbia possibilità di trovare spazio (e le risposte le costruiamo autarchicamente - ma forse nemmeno ci si pone la domanda).
;)

Siamo alla scomparsa del punto interrogativo?

Inviato: martedì 11 giugno 2019, 18:48
da StePen
A onor del vero la mancanza del punto interrogativo non mi sembra avvenga così di frequente.

Magari dipende dal fatto che molti ormai affermano senza neanche sognarsi di poter manifestare dubbi o domande... :)

Semmai ciò che mi capita abbastanza spesso è assistere a un utilizzo selvaggio dei punti di sospensione.

Per non parlare ovviamente del congiuntivo o più sottilmente della d eufonica.

Siamo alla scomparsa del punto interrogativo?

Inviato: martedì 11 giugno 2019, 20:04
da Ottorino
Mi spieghi cos'è una d eufonica ?