colex ha scritto:Secondo me se nel sondaggio si fosse proposta questa...
... Avrebbe ricevuto molti più voti della TWSBI e HS messe assieme!!!
Ritengo che, essendo un forum "italiano" di appassionati e collezionisti di stilografiche, acquistare come stilo celebrativa una di plastica, straniera, con dazi doganali (fosse stata almeno una europea es. Pelikan per citarne una) e con pennino in acciaio, non avrebbe apportato il giusto "valore" all'iniziativa, sarebbe sembrata un regalo aziendale e non una penna per gli appassionati scelta da appassionati!
Inoltre, in risposta a chi dice che ne possiede già una, quanti di noi hanno la stessa serie di stilografica, magari in diverse versioni e/o colorazioni... Ad esempio, io ho 4 Omas Paragon, 3 Optima Mini, 5 Parker Vacumatic, ecc. Quindi alla fine di cosa stiamo parlando?!
Stiamo parlando di gente che ha visioni diverse sul medesimo oggetto, nessuna delle quali mi sembra a priori piu' giusta o piu' nobile dell'altra. La si puo' vedere come uno strumento di scrittura volto ad ottenere risultati particolari (calligrafia) cosi' come un oggetto da collezione elitario da tenere in bacheca, con tutte le gradazioni tra una concezione e l'altra.
Io sono
perfettamente d'accordo, ovviamente, che una penna Visconti dia piu' lustro e sia piu' adatta ad un celebrazione della TWSBI (che dal canto suo, flessibilita' a parte, ha "solo" il pregio di essere altrettanto solida, funzionale della HS, ma anche piu' capiente e facile da manutenere...) e condivido in gran parte anche l'ultimo messaggio di Dante che invita a tener conto della differenza prezzo-valore. Io stesso, essendomi tolto un po' di sfizi non troppo costosi (ma un paio anche costosi, per le mie tasche), d'ora in avanti sarei propenso a comprare piu' raramente, ma magari alzando un po' il tiro.
Tornando al punto su cui mi sento un po' tirato in causa... io continuo ad essere dell'idea, tutta mia e che non pretendo sia universale, che lo status di oggetto da collezione una penna se lo deve guadagnare sul campo e non perche' progettata a tavolino.
Nel primo caso rientrano, ad esempio, le Vacumatic, come tutte le penne prodotte in serie che furono progettate secondo criteri di bellezza, di eleganza, di qualita', di ingegno costruttivo, di funzionalita' e senza mai perdere di vista il fatto che dovevano essere usate quotidianamente e per scrivere. Ed e' per questo sono diventate dei classici e dei modelli da collezione, nel corso dei decenni, in virtu' di quelle caratteristiche che ho appena elencato.
Non perche' siano state concepite con l'espresso obbiettivo di essere tramandate ai posteri (anche se ovviamente non sono mai mancate le penne extra-lussuose, nemmeno nei primi del Novecento...)
Nel secondo caso rientrano le edizioni limitate, speciali, o che dir si voglia, la cui principale, se non unica, ragion d'essere e' quella di essere il pezzo quasi esclusivo da sfoggiare o da tenere come opere d'arte. Che poi una gran parte di queste edizioni, e parlo di tutte le marche, siano pacchiane e' un giudizio soggettivo. In ogni caso quante di queste resteranno penne davvero preziose nel tempo, e ambite, e' tutto da vedere.
Nonostante il suo prezzo non certo accessibile a tutti, la Homo Sapiens originale resta una penna prodotta in serie, in un numero di esemplari abbastanza elevato e che ha avuto e sta avendo, se ho capito bene, un grande successo. Questa penna secondo me ha tutte le carte in regola per divenire un classico, perche' ha una serie di caratteristiche che prese singolarmente non sono tutte originali (ma bronzo e lava si'), ma messe assieme ne fanno un prodotto unico, e allo stesso tempo pensato per essere usato e venduto in gran quantita' e non a beneficio dei collezionisti. Ma ancora una volta, questo ce lo dira' il tempo.
Ora, premesso tutto questo, e in attesa di vedere cosa ne verra' fuori, rivendico le mie sacrosante ragioni per non desiderare un nuovo modello di HS, per quanto possa essere appetibile, Ci sono tante penne che mi piacerebbe avere, nuove e soprattutto vecchie, e non vedo la necessita' di duplicare una penna che per me e' gia' da collezione (tra l'altro ancora in attesa di essere sistemata a dovere, per dirla tutta...), con buona pace di chi allinea nei propri portapenne molteplici versioni dello stesso modello Omas o Aurora (ottime e belle penne, per inciso).