Ciao Elisa,
siccome un'immagine vale più di mille parole, sarebbe interessante poter valutare visivamente quanto riesci a scrivere fra un'intinzione e l'altra.
Infatti che si riesca a scrivere solo due o tre lettere può essere più che plausibile: dipende dalle dimensioni delle lettere stesse.
Se il solo problema è l'autonomia, ma non si manifestano disomogeneità nel rilascio dell'inchiostro sulla carta, direi che non dipende dall'inchiostro, nè dalla carta o dal pennino, ma che quello è il limite del pennino stesso in fatto di captazione.
Se invece si manifestano gocciolamenti e altri problemi di scorrevolezza, le cause possono essere molteplici.
Puoi dare un'occhiata ad
un thread in cui un altro utente recentemente ha manifestato dei problemi con lo stesso inchiostro e lo stesso pennino.
Nel tuo caso probabilmente non dipenderà dal prodotto utilizzato, tuttavia utilizzare un inchiostro calligrafico non mette assolutamente al riparo da problemi, fra i quali il più comune è senza dubbio l'eccessiva fluidità. A me è capitato con degli inchiostri Brause - ditta che si occupa seriamente di prodotti per calligrafia da decenni! - prodotti da Herbin - che produce ininterrottamente inchiostri dal secolo XVII - e che con i pennini da intinzione risultano tutti inutilizzabili perchè troppo liquidi.
Lo stesso problema l'ho avuto con altri inchiostri provati di recente e prodotti da una ditta italiana, ma che credo siano ancora in fase sperimentale.
Inoltre ciò che funziona con un pennino non è detto che vada bene con un altro e anche l'assorbenza e porosità della carta hanno una grande importanza.
Perciò individuare il problema a volte non è semplice, ma spero che non sia questo il caso.