Salve a tutti
Inviato: venerdì 29 maggio 2015, 16:17
Ciao a tutti,
una breve presentazione: la mia prima stilografica risale ai tempi delle medie, se ben ricordo: una waterman in acciaio con una bella linea moderna (che ho ancora, ma terribilmente danneggiata: un giorno vi chiederò se ne vale la pena).
Poi durante l'università utilizzai delle Pilot da battaglia con cartuccia che andavano benissimo. La scintilla è nata quando vidi la Montblanc 149 che il mio relatore ostentava al ricevimento. Ascoltavo, seguivo i suoi consigli e sognavo quella penna (aveva qualcosa di maestoso, segnava la differenza incolmabile dei nostri ruoli, materializzava la sua sapienza).
Come regalo della laurea ebbi allora dai miei genitori una bella Aurora 88 che ricordava quella del relatore pur senza eguagliarla, come era giusto.
L'ho usata con passione per molti anni, a volte associandola a qualche "usa e getta" di passaggio (mai disdegnate, tuttavia, sempre trattate con rispetto).
Per diversi anni, poi, il pc ha soppiantato la scrittura e mi sono circondato di PC, laptop, palmari ecc. senza più scrivere una riga a mano, con la vecchia Aurora nel cassetto.
Qualche anno fa, grazie anche al potere della rete, la passione è riaffiorata. Per un'occasione di lavoro i miei genitori, ormai vecchietti, mi hanno regalato una bellissima Graf Von Faber Castell Intuition terracotta, che scrive benissimo e uso in occasioni particolari.
L'anno scorso mia moglie mi ha regalato una Faber Castell Loom, che va benissimo e che porto spesso con me. Poi, in crisi bulimica ma con un occhio al portafoglio, mi sono divertito a regalarmi (senza rimorsi, dati i prezzi) una serie di cinesine davvero gradevoli: una Bookworm 675, una Jinhao 159, una Baoer 79 e una 388 e una Kaigelu 356. Ora sono in arrivo altre due cinesine "importanti" (si fa per dire): un'altra kaigelu (336) e una Jinhao 650. Penne di buon gusto, che scrivono bene e che porto tranquillamente con me e che talvolta destano l'attenzione di chi mi guarda.
In questo periodo ho poi iniziato a giocare con gli inchiostri: ho comprato il Brown della Pelikan e ho capito che c'è un nuovo mondo da esplorare.
Ultima cosa: a mia figlia di 13 anni ho regalato una Lamy Safari e una cinesina per tutti i giorni e a quella più piccola (10 anni) un calamaio con boccetta, che gradisce molto.
Aspetto qualche nuova occasione particolare per un regalo di una nuova penna importante: mi piacerebbe la Delta Dolcevita o la Pelikan M800, ma ci penserò.
Insomma, non sono un esperto, non ho grandi penne di valore né un grande budget, ma la passione c'è.
E' un piacere leggervi, un caro saluto.
Bracco
una breve presentazione: la mia prima stilografica risale ai tempi delle medie, se ben ricordo: una waterman in acciaio con una bella linea moderna (che ho ancora, ma terribilmente danneggiata: un giorno vi chiederò se ne vale la pena).
Poi durante l'università utilizzai delle Pilot da battaglia con cartuccia che andavano benissimo. La scintilla è nata quando vidi la Montblanc 149 che il mio relatore ostentava al ricevimento. Ascoltavo, seguivo i suoi consigli e sognavo quella penna (aveva qualcosa di maestoso, segnava la differenza incolmabile dei nostri ruoli, materializzava la sua sapienza).
Come regalo della laurea ebbi allora dai miei genitori una bella Aurora 88 che ricordava quella del relatore pur senza eguagliarla, come era giusto.
L'ho usata con passione per molti anni, a volte associandola a qualche "usa e getta" di passaggio (mai disdegnate, tuttavia, sempre trattate con rispetto).
Per diversi anni, poi, il pc ha soppiantato la scrittura e mi sono circondato di PC, laptop, palmari ecc. senza più scrivere una riga a mano, con la vecchia Aurora nel cassetto.
Qualche anno fa, grazie anche al potere della rete, la passione è riaffiorata. Per un'occasione di lavoro i miei genitori, ormai vecchietti, mi hanno regalato una bellissima Graf Von Faber Castell Intuition terracotta, che scrive benissimo e uso in occasioni particolari.
L'anno scorso mia moglie mi ha regalato una Faber Castell Loom, che va benissimo e che porto spesso con me. Poi, in crisi bulimica ma con un occhio al portafoglio, mi sono divertito a regalarmi (senza rimorsi, dati i prezzi) una serie di cinesine davvero gradevoli: una Bookworm 675, una Jinhao 159, una Baoer 79 e una 388 e una Kaigelu 356. Ora sono in arrivo altre due cinesine "importanti" (si fa per dire): un'altra kaigelu (336) e una Jinhao 650. Penne di buon gusto, che scrivono bene e che porto tranquillamente con me e che talvolta destano l'attenzione di chi mi guarda.
In questo periodo ho poi iniziato a giocare con gli inchiostri: ho comprato il Brown della Pelikan e ho capito che c'è un nuovo mondo da esplorare.
Ultima cosa: a mia figlia di 13 anni ho regalato una Lamy Safari e una cinesina per tutti i giorni e a quella più piccola (10 anni) un calamaio con boccetta, che gradisce molto.
Aspetto qualche nuova occasione particolare per un regalo di una nuova penna importante: mi piacerebbe la Delta Dolcevita o la Pelikan M800, ma ci penserò.
Insomma, non sono un esperto, non ho grandi penne di valore né un grande budget, ma la passione c'è.
E' un piacere leggervi, un caro saluto.
Bracco