FountainPen.it Forum

Come sopra. La suddetta e' bellissima in effetti, un simil celluloide blu' screziato che piu' bello non si puo'. Ma' non riesco a scriverci. Ho appena fatto cambiare in Delta il pennino F in un EF, ma' non e' cambiato nulla. Secondo me usano sempre lo stesso cambiando solo la sigla. La scrittura e' grossa, bagnatissima e , ovviamente, scorrevolissima, ci mancherebbe. Mi immagino che sia lo stile Montblanc. Non ho il piacere di possederne una, ma da quel che sento, le caratteristiche sono simili. Io sto' ancora provando ad usarla, non mi so' ancora decidere, ma' prima di sera il suo destino sara' compiuto. Di sicuro, comunque, non comprero' mai piu' in vita mia una Delta (e nemmeno una Montblanc, ma' questo anche per altre ragioni ..). Mi piacerebbe sentire qualcuno con esperienze e valutazioni in merito, saluti e buon week-end.
Sergio

vai di giapponesi

Non si tratta di questo, possiedo un settantina di altre penne, tra cui ovviamente anche giapponesi. Capisco che ci sono diverse impostazioni possibili per fare una stilografica. Ma' altre case, pur divergendo molto da Sailor o Sheaffer's o Parker, fanno penne pregevoli, belle e che scrivono bene. Ho una decina di Pelikan, dalla 140 alla M600, di varie epoche, ma' nessuna mi ha ispirato la repulsione di questa Delta, nessuna di loro mi ha deluso, neanche se di pennino medio. Scrivo sia con EF, che F, preferibilmente flessibili, scrivo anche con italico e obliquo, e quindi in qualche modo mi adatto al mezzo, cerco di usarlo al meglio. Ma' con questa mi sembra impossibile.

Se ti può interessare, ci sono degli artigiani in grado di modificare la tua stilografica, in modo tale da farla scrivere proprio come vuoi tu. Come un vestito su misura

tavazzi ha scritto: La scrittura e' grossa, bagnatissima e , ovviamente, scorrevolissima, ci mancherebbe.

Il punto è questo, secondo me. Le differenze fra F ed EF ci sono di certo (anche se non sono molto marcate), ma quando il flusso è troppo abbondante vengono appunto "annegate". Temo che l'unico modo per adattare la penna alla tua scrittura sia ridurne il flusso, cosa che non è banale da fare. Un trucco possibile per le antiche, che hanno un canale diritto, è occludere parzialmente quest'ultimo con del sottile filo di nylon. Ma non so se è applicabile al tuo caso.

Simone

Strano, la mia The Journal ha un flusso abbastanza magro rispetto alla media Delta.
Non sono intervenuto sulla penna, ma ho rimediato usando un inchiostro molto fluido.

Sembra strano anche a me...
Pur non possedendo una The Journal, ho tuttavia alcune Delta e Markiaro (Dolce Vita, Scrigno, Vintage, una Gallery in prestito...) e nessuna di esse ha questa fastidiosa caratteristica di extraflusso... forse è un problema dell'esemplare in oggetto,, un alimentatore difettoso... io la invierei in assistenza.

Confermo che anche la mia non ha un flusso abbondante, in ogni caso non mi ha mai conquistato pienamente come scrittura, pennino troppo rigido che non trasmette alcuna emozione...

C'é poco da fare nel mondo delle stilografiche a differenza di quello dei motori, i giapponesi regnano.
I pennini Sailor sono di un altro pianeta

Grazie a tutti per la condivisione. La penna e' tornata stamattina dall'assistenza dove era stata per il cambio di pennino. Ho passato il pomeriggio provando in successione piu' o meno tutti i soliti inchiostri che conosciamo. Io non sono pazientissimo, come si sara' capito, percio', con decisione irrevocabile, ho messo in vendita la sciagurata. Penso che presto trovera' altrove la sua anima gemella. Mi sto' consolando con una banalissima M250 pennino F e con un inchiostro nemmeno fluido (Salix), e' come essere cullati dolcemente, tanto bene scrive. Saluti a tutti e buon pomeriggio

Le penne dal flusso generoso hanno i loro appassionati, per cui troverà sicuramente qualcuno che ne apprezzerà le caratteristiche.

Solo per aggiungere la mia personale esperienza. Ho una The Journal OLIVE GREEN da febbraio di quest'anno.
Posso solo dire che è una penna che apprezzo molto. Mi piace l'aspetto della resina e la sensazione che trasmette al tatto. Mi piace la forma e la dimensione.
Mi piace esteticamente il pennino. E apprezzo anche come scrive. Certo il pennino di acciaio è rigido, senza variazioni di tratto. Io uso un medio. Lo trovo scorrevole ma con flusso regolare non particolarmente abbondante.
Ne sono insomma soddisfatto e continuo ad usarla come penna da taschino.
D'altronde il mondo delle stilo è bello per la sua varietà

Sinceramente io ho una Delta Vintage con pennino F e non scrive assolutamente abbondante
Stavo vedendo sulla baya a quanto stai vendendo la tua e ci sto facendo un pensierino

tavazzi ha scritto:Come sopra. La suddetta e' bellissima in effetti, un simil celluloide blu' screziato che piu' bello non si puo'. Ma' non riesco a scriverci. Ho appena fatto cambiare in Delta il pennino F in un EF, ma' non e' cambiato nulla. Secondo me usano sempre lo stesso cambiando solo la sigla. La scrittura e' grossa, bagnatissima e , ovviamente, scorrevolissima, ci mancherebbe. Mi immagino che sia lo stile Montblanc. Non ho il piacere di possederne una, ma da quel che sento, le caratteristiche sono simili. Io sto' ancora provando ad usarla, non mi so' ancora decidere, ma' prima di sera il suo destino sara' compiuto. Di sicuro, comunque, non comprero' mai piu' in vita mia una Delta (e nemmeno una Montblanc, ma' questo anche per altre ragioni ..). Mi piacerebbe sentire qualcuno con esperienze e valutazioni in merito, saluti e buon week-end.
Sergio

Se esteticamente la penna ti piace, vale la pena (a mio parere) farla "operare" da un pennaio. Ho fatto così con la 149 e sono contento del risultato. Poi ovviamente i fini giapponesi sono di un altro pianeta (ne possiedo due), ma questo é un altro discorso.

Sergjei ha scritto:Sinceramente io ho una Delta Vintage con pennino F e non scrive assolutamente abbondante
Stavo vedendo sulla baya a quanto stai vendendo la tua e ci sto facendo un pensierino

Idem, certo sarebbe interessante vedere una prova di scrittura per capire quanto il flusso sia abbondante