Ciao a tutti
Inviato: giovedì 16 aprile 2015, 21:21
Ciao a tutti.
Sin da bambino ho sempre avuto la passione per la cancelleria.
Ricordo benissimo quanto mi piacesse fare acquisti nelle cartolerie e nei supermercati prima dell'inizio di ogni anno scolastico, quanto mi affascinassero le penne e i portamine. L'entusiasmo che provavo per tutta la "mia robina" era secondo soltanto a quello d'imparare cose nuove.
Conservo ancora qualcosa di quei tempi, come conservo quella stessa passione.
Ancora oggi mi piacciono i quaderni, di ogni formato, "vissuti" ma ben organizzati e scritti con una bella grafia. Il solo fatto di apparire belli, proprio a colpo d'occhio, mi ha sempre reso più piacevoli la lettura e lo studio.
Tuttavia la mia esperienza con le penne e la scrittura non è stata positiva. Ho provato le classiche a sfera con inchiostro oleoso, quelle con inchiostro acquoso e quelle con inchiostro gel, ma non mi sono mai trovato bene con nessuna. Magari all'inizio mi sembrava di aver individuato finalmente la penna giusta per me, quella definitiva, ma dopo qualche settimana mi accorgevo che non era così. Comunque, tirando le somme, ho quasi sempre scritto con le classiche a inchiostro oleoso. Scrivo pigiando abbastanza, soprattutto nel caso in cui voglia scrivere in maniera precisa, e ho sempre bisogno di qualche foglio sotto; mentre se voglio scrivere velocemente, pigio di meno, ma la mia grafia diventa meno leggibile di quella di un medico col morbo di Parkinson. La mia grafia "di bella" invece, per la quale mi occorreva il triplo del tempo rispetto alla media degli esseri umani, mi piaceva abbastanza (anche se ho sempre "invidiato" e ammirato alcune calligrafie altrui) ma, scrivendo ogni anno sempre meno, mi ritrovo anche a farlo sempre peggio. E non parliamo della firma. Scrivendola velocemente, come normalmente faccio, non credo di essere mai riuscito a realizzarne due uguali! Al massimo vagamente simili.
Non ricordo quando né perché, ma da bambino ho avuto anche una breve esperienza con una stilografica. Tuttavia, sia perché ero un bambino che sapeva scrivere solo pigiando, sia perché probabilmente la penna e la carta non erano granché, ricordo che fu un'esperienza catastrofica.
Quell'esperienza, unita al fatto che nessuno intorno a me, in nessun ambiente, abbia mai usato una stilografica, mi ha sempre fatto credere che tale penna fosse più adatta a un monaco amanuense che per l'uso quotidiano.
Poi, poco tempo fa, ho deciso di prendermi una penna e un notebook da usare come agenda/diario per appunti e annotazioni varie. Mi serve davvero, per vari motivi sui quali non posso starmi a dilungare, ma ammetto che è anche per un piacere "quasi artistico". Mi sono quindi messo a cercare, per la prima volta in vita mia, informazioni sulle penne e sui notebook; ho letto vari blog e qualche forum (fra cui questo) sia italiani che stranieri e ho imparato molte cose che non sapevo o sulle quali avevo un'idea sbagliata (adesso ho giusto un'infarinatura generale, non ho ancora approfondito niente).
Al momento dunque le priorità sono: provare le penne a sfera a inchiostro ibrido e, soprattutto, dare un'altra opportunità alle stilografiche.
Sin da bambino ho sempre avuto la passione per la cancelleria.
Ricordo benissimo quanto mi piacesse fare acquisti nelle cartolerie e nei supermercati prima dell'inizio di ogni anno scolastico, quanto mi affascinassero le penne e i portamine. L'entusiasmo che provavo per tutta la "mia robina" era secondo soltanto a quello d'imparare cose nuove.
Conservo ancora qualcosa di quei tempi, come conservo quella stessa passione.
Ancora oggi mi piacciono i quaderni, di ogni formato, "vissuti" ma ben organizzati e scritti con una bella grafia. Il solo fatto di apparire belli, proprio a colpo d'occhio, mi ha sempre reso più piacevoli la lettura e lo studio.
Tuttavia la mia esperienza con le penne e la scrittura non è stata positiva. Ho provato le classiche a sfera con inchiostro oleoso, quelle con inchiostro acquoso e quelle con inchiostro gel, ma non mi sono mai trovato bene con nessuna. Magari all'inizio mi sembrava di aver individuato finalmente la penna giusta per me, quella definitiva, ma dopo qualche settimana mi accorgevo che non era così. Comunque, tirando le somme, ho quasi sempre scritto con le classiche a inchiostro oleoso. Scrivo pigiando abbastanza, soprattutto nel caso in cui voglia scrivere in maniera precisa, e ho sempre bisogno di qualche foglio sotto; mentre se voglio scrivere velocemente, pigio di meno, ma la mia grafia diventa meno leggibile di quella di un medico col morbo di Parkinson. La mia grafia "di bella" invece, per la quale mi occorreva il triplo del tempo rispetto alla media degli esseri umani, mi piaceva abbastanza (anche se ho sempre "invidiato" e ammirato alcune calligrafie altrui) ma, scrivendo ogni anno sempre meno, mi ritrovo anche a farlo sempre peggio. E non parliamo della firma. Scrivendola velocemente, come normalmente faccio, non credo di essere mai riuscito a realizzarne due uguali! Al massimo vagamente simili.
Non ricordo quando né perché, ma da bambino ho avuto anche una breve esperienza con una stilografica. Tuttavia, sia perché ero un bambino che sapeva scrivere solo pigiando, sia perché probabilmente la penna e la carta non erano granché, ricordo che fu un'esperienza catastrofica.
Quell'esperienza, unita al fatto che nessuno intorno a me, in nessun ambiente, abbia mai usato una stilografica, mi ha sempre fatto credere che tale penna fosse più adatta a un monaco amanuense che per l'uso quotidiano.
Poi, poco tempo fa, ho deciso di prendermi una penna e un notebook da usare come agenda/diario per appunti e annotazioni varie. Mi serve davvero, per vari motivi sui quali non posso starmi a dilungare, ma ammetto che è anche per un piacere "quasi artistico". Mi sono quindi messo a cercare, per la prima volta in vita mia, informazioni sulle penne e sui notebook; ho letto vari blog e qualche forum (fra cui questo) sia italiani che stranieri e ho imparato molte cose che non sapevo o sulle quali avevo un'idea sbagliata (adesso ho giusto un'infarinatura generale, non ho ancora approfondito niente).
Al momento dunque le priorità sono: provare le penne a sfera a inchiostro ibrido e, soprattutto, dare un'altra opportunità alle stilografiche.