pennini Montblanc anni 50 e attuali, differenze? nessuna

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pennini Montblanc anni 50 e attuali, differenze? nessuna

Messaggio da persson »

più di una volta mi è stato detto che le Montblanc attuali hanno pennini rigidi, quindi differenti dai modelli vintage in celluloide che invece avevano dei pennini flessibili... e questo per vari motivi, i principali dei quali sarebbero la progressiva perdita di interesse nei confronti dei pennini flex e la conseguente incapacità da parte degli utenti moderni ad utilizzarli senza provocare danni.... le conoscenze delle tecniche metallurgiche di allora, ormai andate irrimediabilmente perse e che nn permetterebbero più la realizzazione di pennini paragonabili a quelli di un tempo, ecc.
Da parte mia, io ho sempre abbinato alla stilografica la scrittura leggera, quindi mai il mio istinto mi avrebbe portato a pigiare su un pennino, flessibile o rigido che fosse... la curiosità di queste discussioni, che in maniera più ampia riguardavano i confronti tra la qualità delle vecchie e delle attuali MB mi ha portato a prendere una vintage, una 142, così oggi, con cognizione di causa, mi sono deciso a verificare le differenze sotto questo aspetto... la rigidità dei moderni pennini contro la flessibilità di quelli vintage... ecco i risultati
differenza tratti leggero/calcato
differenza tratti leggero/calcato
IMG_1646.JPG (449.64 KiB) Visto 3665 volte
pennino Bohème 14k
pennino Bohème 14k
IMG_1649.JPG (427.99 KiB) Visto 3665 volte
direi che la differenza è impercettibile... i pennini moderni sono flessibili quanto i vintage... forse un pelo meno? ma come si dice... eventualmente "parliamo di pelo caprino".
effettivamente il 18k risulta più rigido degli altri... ma conserva cmq caratteristiche di flessibilità accettabilissime... perciò, almeno per MB, penso che questo falso mito si possa sfatare...

:wave:
Ultima modifica di persson il mercoledì 8 aprile 2015, 15:38, modificato 1 volta in totale.
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Pennini attuali Montblanc rigidi?... non è vero

Messaggio da Daniele »

La flessibilità non va confusa con la morbidezza.
Nella realizzazione della Aleph mi sono scontrato con questa triste realtà: che io conosca (e non sono pochi) non esistono produttori capaci di ricreare quella magia.
La peculiarità principe del pennino flessibile non è quanto si allarga ma quanto velocemente torna in posizione chiusa.
Probabilmente, dico probabilmente, forse la 142 lo fa meglio delle altre... ;)
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Pennini attuali Montblanc rigidi?... non è vero

Messaggio da persson »

no, mi spiace contraddirti, ma qui è un discorso che si basa sui fatti, il comportamento dei pennini è praticamente identico, tutti si aprono e si richiudono immediatamente ed hanno la stessa capacità di "memoria di forma".
la sola sensazione appena percepibile è che sulla 142, per farlo serva soltanto un po' meno forza, ma davvero è un qualcosa di appena percettibile, come se lo spessore della lamina che lo costituisce sia leggermente più sottile.
Con questo nn voglio dire che la lega e le necessarie tempere siano identiche o simili a quelle di una volta, questo nn ho strumenti per dirlo, quello che dico è che il comportamento (ed il risultato quindi) è lo stesso e questo lo potete provare tutti voi, se avete una vintage ed una moderna.
Voglio anche essere chiaro su questo punto, io mi riferisco solo ed esclusivamente a Montblanc, nn ho mai scritto con pennini flessibili di altre case ma relativamente a questo brand, se 60-70 anni erano in grado di fare una "magia" o hanno continuato a farla fino ad oggi, o nn l'hanno mai fatta.
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Messaggio da piccardi »

Quelle moderne che ho provato io (poche e per intinzione) non erano flessibili per nulla. Lo stesso dicasi anche per la gran parte delle Montblanc antiche che ho.

Per nulla intendo dire che con una pressione inferiore a 200gr non si aprono che impercettibilmente. Un flessibile appena decente con 250 gr deve andare oltre il millimetro, uno buono ci arriva con 150gr, un wet noodle con ancora meno. La mia Doric, che uso per le prove degli inchiostri, arriva al mm con circa 220 gr, una Patrician con 170, l'unico wet noodle che ho, una Crocker, con 65. Misure fatte con una bilancia elettronica da cucina ed un righello millimetrato trasparente su cui premere, il mm è di divaricazione netta, non del tratto, se no con un BB ci si arriva anche a pressione nulla.

Anche la mia Custom 823 si apre se vado sopra i 300gr (circa mezzo millimetro arrivando a circa 350 gr, non mi fido ad andare oltre). Ritorna anche subito a posto (come gli altri), ma con questo non è assolutamente classificabile come flessibile. Scrivere costantemente con pressioni simili sarebbe estremamente scomodo (e su carta normale l'impuntatura è praticamente garantita). Inoltre non conoscendo il limite di elasticità personalmente avrei pure il dubbio di danneggiare il pennino, a premere come un dannato in quel modo.

Non ho Montblanc moderne (non ne possiedo e non credo ne possiederò) per cui fintanto che non troverò chi me ne presta una per fare test non ho termini di confronto con quelle, ma con una 142 M anni '50 per arrivare ad 1mm di grammi non sono bastati oltre 400gr (di più non ho intenzione di rischiare). Come pennino quello è sicuramente rigido.

Simone
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Pennini attuali Montblanc rigidi?... non è vero

Messaggio da persson »

confermi quello che ho scritto sopra... e che nn era proprio quello che sostenevi in questi tuoi interventi (perchè sapendo che anche i pennini di allora erano praticamente rigidi, avresti dovuto convenire con me che quel venditore era un pazzo)
viewtopic.php?f=23&t=1427&start=15
io ho sempre e solo parlato di questo brand e delle migliorie o peggioramenti che sono occorsi nel tempo tra i suoi modelli...
quanto alla qualità e caratteristiche dei pennini, nn mi sembra che le cose siano poi così cambiate, possiamo convenirlo, anche se sia nel mondo dei venditori che degli utenti in genere c'è questa convinzione (errata) che quelli degli anni 50 (mi sto sempre e solo riferendo a MB, lo ripeto) siano di gran lunga migliori di quelli oggi.... basta guardare nelle inserzioni di vendita o ai video di prove di scritture su youtube che parlano 9 volte su 10 di flex nib o addirittura di super flex nib per i modelli anni 40-60 delle varie fasce di produzione MB
Andrea_R

Pennini attuali Montblanc rigidi?... non è vero

Messaggio da Andrea_R »

la differenza c'è fra i vintage ed i moderni premi quanto vuoi, lo "snap back" sui moderni non è quello delle vintage
https://www.youtube.com/watch?v=gurnpVLKe8k
un video a caso, visto che si parlava di doric, fai le prove che fa dal minuto 5 in poi brian prima con le mb moderne e poi con le vintage ALLA STESSA VELOCITA' di cui è capace la vintage, quelle moderne magari si aprono quanto la vintage ma farai tutto molto piu' lentamente
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Messaggio da Daniele »

persson ha scritto:... ma qui è un discorso che si basa sui fatti...
Basato sui fatti delle penne in tuo possesso.
Per fare una comparazione più credibile bisognerebbe confrontare i pennini della stessa misura. Se il piccolo pennino della 142 (n. 2) ti risulta "un pelo" più flessibile degli altri, immagina cosa possa essere un n. 6.
Il confronto migliore che tu possa fare è quello di confrontare la 149 degli anni 50 con quella moderna: al di là dei materiali e della qualità costruttiva, siamo su pianeti diversi, anzi direi galassie, per quanto riguarda il feeling del pennino.
In quel caso ti assicuro che non saresti più così convinto della tua affermazione.
Daniele

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Messaggio da persson »

Andrea_R ha scritto: fai le prove che fa dal minuto 5 in poi brian prima con le mb moderne e poi con le vintage ALLA STESSA VELOCITA' di cui è capace la vintage, quelle moderne magari si aprono quanto la vintage ma farai tutto molto piu' lentamente
guarda, mi spiace solo che nn ho una telecamera decente (ho solo una fotocamera canon A1100 IS e sulle riprese macro è una sfocatura continua) per farti vedere che rispondono allo stesso identico modo... e cioè hanno gli stessi tempi di ritorno, e lasciano la stessa traccia... e sono, in confronto di quello della Doric che mi mi mostri in quel video, appena flessibili come sostiene effettivamente Piccardi.
Daniele ha scritto: Basato sui fatti delle penne in tuo possesso.
Per fare una comparazione più credibile bisognerebbe confrontare i pennini della stessa misura. Se il piccolo pennino della 142 (n. 2) ti risulta "un pelo" più flessibile degli altri, immagina cosa possa essere un n. 6.
Il confronto migliore che tu possa fare è quello di confrontare la 149 degli anni 50 con quella moderna: al di là dei materiali e della qualità costruttiva, siamo su pianeti diversi, anzi direi galassie, per quanto riguarda il feeling del pennino.
In quel caso ti assicuro che non saresti più così convinto della tua affermazione.
ed io ti assicuro che nn è così.
quello della 142 e quello della boheme sono della stessa dimensione (misurate con calibro digitale):

lunghezza totale dall'uscita del puntale: 142 17.74mm boheme 17.72 mm
lunghezza rebbi (dal centro del foro di areazione alla punta): 142 9.37mm boheme 9.32 mm
larghezza massima: 142 6,74 mm boheme 6.81 mm
larghezza minima: 142 4.93 mm boheme 4.84 mm
nn vedo quindi il motivo per cui il pennino di una silver ring dovrebbe comportarsi differentemente da quello di una diplomate moderna, quando quello della 142 si comporta in modo identico a quello di una bohemè.
Ultima modifica di persson il mercoledì 8 aprile 2015, 16:00, modificato 1 volta in totale.
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Messaggio da Daniele »

Facciamo ordine.
Il titolo dell'argomento è: i pennini attuali Montblanc sono rigidi? La risposta anche per me è no. Almeno in termini assoluti. Rigido è un pennino Sailor 14K o un Pelikan in acciaio.
Però non usiamo la parola flessibile a caso, su questo punto sono molto "rigido" ( :D ) io: non si possono mettere le parole "Montblanc" - "pennino moderno" - "flessibile" nella stessa frase. Semplicemente perchè un pennino flessibile è questo:
In ogni caso se penso a un pennino flessibile la casa che mi viene in mente non è sicuramente quella di Amburgo.
Ad oggi l'unico pennino moderno con un feeling simil vintage è il Pilot FA (non quello della Falcon ma della Heritage 912) che però per far funzionare come si deve ho dovuto reimpiantare su un vecchio conduttore Parker.
Daniele

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Messaggio da piccardi »

persson ha scritto:confermi quello che ho scritto sopra... e che nn era proprio quello che sostenevi in questi tuoi interventi (perchè sapendo che anche i pennini di allora erano praticamente rigidi, avresti dovuto convenire con me che quel venditore era un pazzo)
viewtopic.php?f=23&t=1427&start=15
io ho sempre e solo parlato di questo brand e delle migliorie o peggioramenti che sono occorsi nel tempo tra i suoi modelli...
No, non convengo assolutamente perché esistono pennini Montblanc anni '50 flessibili (che si aprono a modo con meno di 250 gr di pressione). Sono rari, e la maggior parte delle penne, anche anni '50, non li hanno, ma li facevano ancora, oggi non li fanno proprio più. Io non ne ho, purtroppo, ma esistono e li ho provati. Se ce li hai fra le mani e sai di che si tratta li riconosci all'instante, e non ho motivo di dubitare che quel venditore avesse perfettamente chiaro quello che aveva in mano. D'altronde non ci vuole molto, se ne hai usato uno, a renderti conto della differenza di pressione che devi applicare.

Casomai tenderei a dare più che del pazzo, dell'avventato a chi cerca di usare in quel modo un pennino attuale, il rischio di rovinarlo è abbastanza alto.

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Messaggio da Romolo »

OT: ho visto il video...ma che spettacolo è quel pennino??? :o :clap: :clap:
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Pennini attuali Montblanc rigidi?... non è vero

Messaggio da persson »

su questo hai ragione, e difatti ho cambiato il titolo del thread
piccardi ha scritto: No, non convengo assolutamente perché esistono pennini Montblanc anni '50 flessibili (che si aprono a modo con meno di 250 gr di pressione). Sono rari, e la maggior parte delle penne, anche anni '50, non li hanno, ma li facevano ancora, oggi non li fanno proprio più. Io non ne ho, purtroppo, ma esistono e li ho provati. Se ce li hai fra le mani e sai di che si tratta li riconosci all'instante, e non ho motivo di dubitare che quel venditore avesse perfettamente chiaro quello che aveva in mano. D'altronde non ci vuole molto, se ne hai usato uno, a renderti conto della differenza di pressione che devi applicare.

Casomai tenderei a dare più che del pazzo, dell'avventato a chi cerca di usare in quel modo un pennino attuale, il rischio di rovinarlo è abbastanza alto.

Simone
aspetta aspetta, tu mi stai dicendo che una azienda strutturata come la Montblanc, nn l'aziendina di dimensioni artigiane che potrebbe lavorare praticamente su commissione, ma una azienda che già da decenni era una multinazionale che vendeva i suoi prodotti nella maggior parte dei paesi del mondo, praticamente produceva e montava, nello stesso periodo di tempo (perchè l'alimentatore è il medesimo della mia 142) pennini, apparentemente identici tra loro, senza nessun minimo segno di distinzione o di riconoscimento, montati su penne della medesima serie (l'alta gamma), e che a loro volta non avevano nessuna incisione o dettaglio identificativo che permettesse di evincere una così sostanziale differenza???... praticamente ne mettevano qua e la qualcuno ogni tanto (visto che sono rari)... a random?!?!? è questo che mi stai dicendo?
guarda, ma nn ci crederei neppure se venisse qua l' Amministratore Delegato di allora a raccontarmelo... :lol: dai su... seriamente...
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p.s. ti tranquillizzo sul fatto la Bohème e tutte le altre continuano a ad essere quelle di prima, il fargli aprire i rebbi nn gli ha provocato nulla, poi certo, se ti ci butti sopra di peso... succede quello che succederebbe a qualsiasi altro pennino.
Ultima modifica di persson il mercoledì 8 aprile 2015, 16:04, modificato 2 volte in totale.
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Messaggio da Ottorino »

Penso che nella metà degli anni '50, la necessità del flessibile fosse tramontata ormai da un pezzo.
Quindi è poco probabile trovare dei flessibili in penne di quel periodo.

Se penso ai vecchi documenti che ho visto in giro e che ricordo, azzarderei l'ipotesi che il flessibile fosse imprescindibile e necessario fino agli anni 30/40, quando si insegnava a scrivere e si scriveva unicamente col pennino da intinzione.

Dalle testimonianze che raccolgo, infatti, solo pochi ricchi avevano la stilografica: la norma era la cannuccia e il pennino.

D'altra parte la necessità della carta carbone nei documenti contabili imponeva invece pennini rigidi, addirittura con rebbi accorciati per farli ancora piu' rigidi.
In questo campo "copiativo" la biro vince manifestamente a mani basse.
E' sicuramente una coincidenza di date, ma la Parker Jotter è proprio del 1954 !
http://en.wikipedia.org/wiki/Ballpoint_pen

Quindi concluderei che il confronto tra le MB odierne e quelle del 1954 sia inutile.
Non in senso assoluto, ma qualora si cerchino differenze nella flessibilità.

A meno di non inciampare in una con un pennino "poco probabile".
Pero' è interessante che se ne discuta e si facciano delle prove come ha fatto persson.
C'è rimedio ? Perché preoccuparsi ? Non c'è rimedio ? Perché preoccuparsi ?
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Messaggio da Ottorino »

persson ha scritto:praticamente ne mettevano qua e la qualcuno ogni tanto (visto che sono rari)... a random?!?!?
Magari a caso no: semmai su richiesta del cliente. Un cliente poco frequente anche al tempo.

Valuta questo

Come vedi di pennini ce ne sono di 17 tipi e reclamizzati anche nel foglietto istruzioni.
Non sono sicuramente esperto come chi vende e colleziona penne di mestiere (leggi: ha maggiore probabilità di trovare pennini poco probabili), ma io una 88 con il tronco non l'ho mai vista. Ma sono sicuro che da qualche parte esiste.

Come vedi, lo potevano specificare anche nel foglietto. Non c'era bisogno di scriverlo sul pennino.
C'è rimedio ? Perché preoccuparsi ? Non c'è rimedio ? Perché preoccuparsi ?
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Messaggio da persson »

che una azienda del genere accordasse richieste a clienti finali per prodotti in fin dei conti di produzione standard, lo trovo poco probabile, ora come allora, ma ma nn posso averne la certezza
cmq vedi che Aurora anche che per pennini più rigidi utilizzava una specifica denominazione atta ad identificarli l' H, e se trasportassimo questo esempio su MB allora sul fondello avrebbero inciso quel codice oltre a quello della dimensione, questo sarebbe il minimo che la logica imporrebbe, vuoi per praticità e statndardizzazione produttiva, vuoi per un discorso di visibilità e completezza del marchio... che senso avrebbe "tener nascosta" una caratteristica così importante, che oltre tutto ti amplia la gamma di prodotti da offrire??? e questo nn oggi ma a pochi anni dalla caduta in disuso dei pennino da intinzione? (leggi "quando ancora tantissime persone erano in grado di utilizzarli?")
Ottorino ha scritto: Pero' è interessante che se ne discuta e si facciano delle prove come ha fatto persson.
grazie.
anche io penso sia importante, più che altro per restare sull'oggettività delle cose, perchè a volte l'approccio "un po' morboso" dell'appassionato o del collezionista tende con il tempo a far propri dei convincimenti un po' troppo "amplificati" e nn sempre del tutto corrispondenti alla realtà dei fatti
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