LE TIGRE by Conway Stewart
Inviato: lunedì 6 aprile 2015, 21:16
Il Prologo
Prodotta in Inghilterra quasi cent'anni fa, rivestita e marchiata in Belgio, venduta in Francia, io l'ho comprata da un Austriaco sabato mattina a Bolzano...
Al mercatino di Bolzano sono arrivato verso le 10, dopo essere stato a quello di Rovereto: le stilografiche interessanti (e anche belle, direi) proprio non le vuole nessuno dalle mie parti...
La penna
LE TIGRE produzione CONWAY STEWART, misura piccola, in ebanite con rivestimento laminato oro 18 ct R., pennino Warranted in oro 18 Car., caricamento a levetta, fine anni 1920, Belgio/Inghilterra. La Marca
"LE TIGRE"
Établissements René Kintz
Boulevard du Jubilé
BRUXELLES
MANUFACTURE DE PORTE-PLUME A RÉSERVOIR - PORTE-MINE "Le Tigre"
Penne in oro - Inchiostri - Riparazioni «René Kintz, belga, sua moglie Bertha (conosciuta come "Madame") ed il loro figlioletto Jean avevano passato la maggior parte degli anni di guerra [la Prima Guerra Mondiale] come rifugiati a Londra, ove avevano preso gusto alle "cose" inglesi... A guerra finita, [nel 1918] Kintz comprò qualche dozzina di stilografiche Conway Stewart e fece ritorno a Bruxelles. La sua residenza distava dalla Gare du Nord poco meno di 300 metri: narra la leggenda che nel breve tragitto verso casa Kintz fosse riuscito a vendere tutte le penne, avesse quindi fatto dietro-front e subito ripreso il treno per Londra per approvvigionarsi al più presto di altre stilografiche Conway Stewart... [Se non è vera, è ben trovata!].
Le stilografiche Conway Stewart venivano già vendute in Belgio da prima della Guerra. Kintz volle quindi creare un Marchio suo proprio di stilografiche e portamine per il mercato belga, "LE TIGRE" appunto, cosa che fece all'inizio degli anni 1920 [il Marchio "Le Tigre" risulta depositato già nel 1918], e che portò avanti per oltre 40 anni di attività.
[Solo] alcuni dei modelli marchiati Le Tigre differiscono dall'originale Conway Stewart standard [e la numerazione, molto complicata, a volte non coincide].
L'attività divenne presto fiorente ed un laboratorio vide la luce nei sotterranei della casa di famiglia dei Kintz al 190 di Boulevard du Jubilé a Bruxelles.
Alla morte del fondatore, il figlio Jean raccolse il testimone degli affari familiari: egli sposò in prime nozze una donna poi accusata di collaborazionismo con l'occupante tedesco durante la Seconda Guerra Mondiale, ottenendo per questo fatto l'annullamento del matrimonio dalla Sacra Rota. La sua seconda moglie (sposata nel 1950) era una donna d'affari molto dotata che si occupava della gestione del magazzino e della contabilità generale, mentre Jean promuoveva di persona il prodotto...» *. Il mercato belga fu per Conway Stewart il terzo per importanza dopo Inghilterra ed Australia.
Le penne Le Tigre riportavano il nome e/o il marchio "Le Tigre" sul pennino (sempre 14 carati), sul fusto (dove era anche riportata la dicitura "Made by Conway Stewart") e sul fermaglio.
La Manifattura Kintz poteva contare per il marchio "Le Tigre" su tre rivendite a Bruxelles, due ad Anversa ed una a Parigi, oltre a numerosi punti vendita convenzionati.
Sugli ultimi decenni di attività lo scritto di Hull denuncia una certa incoerenza nella ricostruzione: dal 1920 al 1960 le stilo sarebbero state marchiate "Le Tigre prodotto da Conway Stewart", mentre dal 1955 al 1985 (?) "le penne Le Tigre non riporterebbero più alcun riferimento a Conway Stewart" [e sarebbero state prodotte anche da altri, forse in Germania].
Queste le SOTTOMARCHE della "Le Tigre":
Alberteum
Dixi
Jubilé Pen
Le Regional
Libérator Pen
Lyceum Pen
Max Pen
Regency
The Mascot
La Conway Stewart chiuse i battenti nel 1975: non è riportata una data certa di cessazione delle attività della Le Tigre.
FONTI:
1) * Interessante discussione sul Forum http://www.stylo-plume.org con materiale cartaceo originale:
http://www.stylo-plume.org/viewtopic.php?f=29&t=5322
Nella discussione è citato (e riassunto) in Francese il passaggio che Stephen Hull dedica alla "Le Tigre" (pag. 176) nel suo enciclopedico libro sulla Conway Stewart: Stephen Hull - Fountain Pens for the Million, The History Of Conway Stewart 1905 - 2005; Shelley and Peacock, Marlow 2010. Quella riportata fra virgolette è la mia traduzione del testo; tra parentesi quadre le mie integrazioni.
2) http://jonathandonahaye.conwaystewart.info/index.html
Sul sito Jonathan Donahaye passa in rassegna nel suo "Libro dei Numeri Conway Stewart" anche la numerazione dei modelli "Le Tigre" ed indica, ove possibile, il corrispondente numero Conway Stewart di riferimento.
3) David Wells, http://conway-stewart.old-pens.co.uk/le_tigre.htm
4) Sito "Les Stylos Belges": http://lesstylosbelges.skynetblogs.be/introduction/
Recente (2013), con molte fotografie, tiene conto dei precedenti (2 e 3 sono già citati nel Wiki come riferimenti esterni sotto alla voce "Conway Stewart") con ulteriori integrazioni di materiali tratti dal web.
Le misure
Chiusa: cm. 9,5
Cappuccio: cm. 4,3
Fusto: cm. 7,3
Con cappuccio calzato: cm. 10,5
Diametro massimo (alla testina): cm. 1,0
Peso (a vuoto): gr. 11
Cappuccio: gr.4
Fusto: gr. 7 Il cappuccio
Partendo dall'alto, in perfetto stile flat-top troviamo:
- la testina, che è lunga 5 mm., ha la sommità morbidamente stondata e liscia che prosegue in una fascia lucida sulla quale è inciso:
LE TIGRE. 18 CT R.
Al di sotto, è presente una godronatura su 3 livelli che inserisce un ulteriore, significativo elemento di decorazione nell'insieme, permettendo all'atto pratico anche di afferrare senza incertezze la testina in caso di svitamento. La testina va quindi ad inserirsi come un perno nel cappuccio sottostante compiendo 4 giri completi sulla filettatura. Il cilindro cavo di ebanite va a poggiare direttamente sulla sezione, richiudendo così completamente il pennino al suo interno. - Il cappuccio, perfettamente cilindrico al di sotto della godronatura,
è decorato con un motivo che gli Inglesi definiscono "gothic design" (alternanza di piccoli rettangoli lisci e guilloche a gruppi di tre, alternati ad una fascia liscia) ripetuto per cinque volte.
Sul cappuccio è presente un solo foro di aerazione.
Il labbro, il cui inizio è segnato da una sottile linea di circonferenza, è leggermente ricurvo (per potersi raccordare al diametro inferiore del fusto) e privo di decorazioni, a richiamare elegantemente la parte superiore della testina.
Il cappuccio si avvita al fusto compiendo poco meno di un giro sulla filettatura.
Il fusto Partendo dal basso, troviamo un fondello a tronco di cono disegnato sulla superficie della laminatura: il fusto vero e proprio è cilindrico e riprende il motivo decorativo del cappuccio, adattato alla minor superficie.
Sul fusto fa bella mostra di sè la levetta di caricamento che si può manovrare mediante una snella paletta circolare (lollipop, per gli Inglesi) ove è inciso l'elegante monogramma CS del Produttore: Conway Stewart.
Prima della filettatura, la decorazione si interrompe e la laminatura torna liscia per mostrare lo stesso marchio presente sulla testina:
LE TIGRE. 18 CT R.
Il sistema di caricamento
Il sistema di caricamento è la classica levetta, al tempo, però, in uso solo da pochi anni...
Il pennino
Il pennino, con foro circolare è in oro 18 ct. e reca inciso:
WARRANTED
18 CAR. (in un occhio)
1ST QUALITY
La sezione, ben disegnata, è sottile e caratterizzata da un attacco del gruppo scrittura proteso a seguire il pennino, e ciò conferisce slancio al puntale. Le stilografiche Le Tigre montavano sempre pennini Le Tigre 14 carati (ed in seguito 585), ma non ho trovato un solo pennino Le Tigre da 18 carati... Avendo la Le Tigre una rivendita parigina, l'esemplare in mio possesso potrebbe provenire dal mercato francese, che come è noto richiedeva il titolo 750 per l'oro: ciò qualificherebbe come originale il pennino Warranted 18 car(ats) montato sull'esemplare in esame.
La punta è un M (come "morbido" ma) non flessibile.
Considerazioni conclusive
La penna va impugnata con cappuccio calzato, cosa per la quale è stata perfettamente realizzata: La prova di scrittura è stata condotta con inchiostro MontBlanc Burgundy Red su carta Rhodia 80 gr/m2. L'eccellente concezione e la perfetta realizzazione, l'eleganza, la geometrica purezza e la preziosità dei dettagli, l'opulenza e financo la monacale sobrietà..... C'è poco da fare: io adoro questi gioiellini e, qualcuno mi perdonerà, li trovo addirittura pratici...
Grazie per l'attenzione!
Giorgio
Prodotta in Inghilterra quasi cent'anni fa, rivestita e marchiata in Belgio, venduta in Francia, io l'ho comprata da un Austriaco sabato mattina a Bolzano...
Al mercatino di Bolzano sono arrivato verso le 10, dopo essere stato a quello di Rovereto: le stilografiche interessanti (e anche belle, direi) proprio non le vuole nessuno dalle mie parti...
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La penna
LE TIGRE produzione CONWAY STEWART, misura piccola, in ebanite con rivestimento laminato oro 18 ct R., pennino Warranted in oro 18 Car., caricamento a levetta, fine anni 1920, Belgio/Inghilterra. La Marca
"LE TIGRE"
Établissements René Kintz
Boulevard du Jubilé
BRUXELLES
MANUFACTURE DE PORTE-PLUME A RÉSERVOIR - PORTE-MINE "Le Tigre"
Penne in oro - Inchiostri - Riparazioni «René Kintz, belga, sua moglie Bertha (conosciuta come "Madame") ed il loro figlioletto Jean avevano passato la maggior parte degli anni di guerra [la Prima Guerra Mondiale] come rifugiati a Londra, ove avevano preso gusto alle "cose" inglesi... A guerra finita, [nel 1918] Kintz comprò qualche dozzina di stilografiche Conway Stewart e fece ritorno a Bruxelles. La sua residenza distava dalla Gare du Nord poco meno di 300 metri: narra la leggenda che nel breve tragitto verso casa Kintz fosse riuscito a vendere tutte le penne, avesse quindi fatto dietro-front e subito ripreso il treno per Londra per approvvigionarsi al più presto di altre stilografiche Conway Stewart... [Se non è vera, è ben trovata!].
Le stilografiche Conway Stewart venivano già vendute in Belgio da prima della Guerra. Kintz volle quindi creare un Marchio suo proprio di stilografiche e portamine per il mercato belga, "LE TIGRE" appunto, cosa che fece all'inizio degli anni 1920 [il Marchio "Le Tigre" risulta depositato già nel 1918], e che portò avanti per oltre 40 anni di attività.
[Solo] alcuni dei modelli marchiati Le Tigre differiscono dall'originale Conway Stewart standard [e la numerazione, molto complicata, a volte non coincide].
L'attività divenne presto fiorente ed un laboratorio vide la luce nei sotterranei della casa di famiglia dei Kintz al 190 di Boulevard du Jubilé a Bruxelles.
Alla morte del fondatore, il figlio Jean raccolse il testimone degli affari familiari: egli sposò in prime nozze una donna poi accusata di collaborazionismo con l'occupante tedesco durante la Seconda Guerra Mondiale, ottenendo per questo fatto l'annullamento del matrimonio dalla Sacra Rota. La sua seconda moglie (sposata nel 1950) era una donna d'affari molto dotata che si occupava della gestione del magazzino e della contabilità generale, mentre Jean promuoveva di persona il prodotto...» *. Il mercato belga fu per Conway Stewart il terzo per importanza dopo Inghilterra ed Australia.
Le penne Le Tigre riportavano il nome e/o il marchio "Le Tigre" sul pennino (sempre 14 carati), sul fusto (dove era anche riportata la dicitura "Made by Conway Stewart") e sul fermaglio.
La Manifattura Kintz poteva contare per il marchio "Le Tigre" su tre rivendite a Bruxelles, due ad Anversa ed una a Parigi, oltre a numerosi punti vendita convenzionati.
Sugli ultimi decenni di attività lo scritto di Hull denuncia una certa incoerenza nella ricostruzione: dal 1920 al 1960 le stilo sarebbero state marchiate "Le Tigre prodotto da Conway Stewart", mentre dal 1955 al 1985 (?) "le penne Le Tigre non riporterebbero più alcun riferimento a Conway Stewart" [e sarebbero state prodotte anche da altri, forse in Germania].
Queste le SOTTOMARCHE della "Le Tigre":
Alberteum
Dixi
Jubilé Pen
Le Regional
Libérator Pen
Lyceum Pen
Max Pen
Regency
The Mascot
La Conway Stewart chiuse i battenti nel 1975: non è riportata una data certa di cessazione delle attività della Le Tigre.
FONTI:
1) * Interessante discussione sul Forum http://www.stylo-plume.org con materiale cartaceo originale:
http://www.stylo-plume.org/viewtopic.php?f=29&t=5322
Nella discussione è citato (e riassunto) in Francese il passaggio che Stephen Hull dedica alla "Le Tigre" (pag. 176) nel suo enciclopedico libro sulla Conway Stewart: Stephen Hull - Fountain Pens for the Million, The History Of Conway Stewart 1905 - 2005; Shelley and Peacock, Marlow 2010. Quella riportata fra virgolette è la mia traduzione del testo; tra parentesi quadre le mie integrazioni.
2) http://jonathandonahaye.conwaystewart.info/index.html
Sul sito Jonathan Donahaye passa in rassegna nel suo "Libro dei Numeri Conway Stewart" anche la numerazione dei modelli "Le Tigre" ed indica, ove possibile, il corrispondente numero Conway Stewart di riferimento.
3) David Wells, http://conway-stewart.old-pens.co.uk/le_tigre.htm
4) Sito "Les Stylos Belges": http://lesstylosbelges.skynetblogs.be/introduction/
Recente (2013), con molte fotografie, tiene conto dei precedenti (2 e 3 sono già citati nel Wiki come riferimenti esterni sotto alla voce "Conway Stewart") con ulteriori integrazioni di materiali tratti dal web.
Le misure
Chiusa: cm. 9,5
Cappuccio: cm. 4,3
Fusto: cm. 7,3
Con cappuccio calzato: cm. 10,5
Diametro massimo (alla testina): cm. 1,0
Peso (a vuoto): gr. 11
Cappuccio: gr.4
Fusto: gr. 7 Il cappuccio
Partendo dall'alto, in perfetto stile flat-top troviamo:
- la testina, che è lunga 5 mm., ha la sommità morbidamente stondata e liscia che prosegue in una fascia lucida sulla quale è inciso:
LE TIGRE. 18 CT R.
Al di sotto, è presente una godronatura su 3 livelli che inserisce un ulteriore, significativo elemento di decorazione nell'insieme, permettendo all'atto pratico anche di afferrare senza incertezze la testina in caso di svitamento. La testina va quindi ad inserirsi come un perno nel cappuccio sottostante compiendo 4 giri completi sulla filettatura. Il cilindro cavo di ebanite va a poggiare direttamente sulla sezione, richiudendo così completamente il pennino al suo interno. - Il cappuccio, perfettamente cilindrico al di sotto della godronatura,
è decorato con un motivo che gli Inglesi definiscono "gothic design" (alternanza di piccoli rettangoli lisci e guilloche a gruppi di tre, alternati ad una fascia liscia) ripetuto per cinque volte.
Sul cappuccio è presente un solo foro di aerazione.
Il labbro, il cui inizio è segnato da una sottile linea di circonferenza, è leggermente ricurvo (per potersi raccordare al diametro inferiore del fusto) e privo di decorazioni, a richiamare elegantemente la parte superiore della testina.
Il cappuccio si avvita al fusto compiendo poco meno di un giro sulla filettatura.
Il fusto Partendo dal basso, troviamo un fondello a tronco di cono disegnato sulla superficie della laminatura: il fusto vero e proprio è cilindrico e riprende il motivo decorativo del cappuccio, adattato alla minor superficie.
Sul fusto fa bella mostra di sè la levetta di caricamento che si può manovrare mediante una snella paletta circolare (lollipop, per gli Inglesi) ove è inciso l'elegante monogramma CS del Produttore: Conway Stewart.
Prima della filettatura, la decorazione si interrompe e la laminatura torna liscia per mostrare lo stesso marchio presente sulla testina:
LE TIGRE. 18 CT R.
Il sistema di caricamento
Il sistema di caricamento è la classica levetta, al tempo, però, in uso solo da pochi anni...
Il pennino
Il pennino, con foro circolare è in oro 18 ct. e reca inciso:
WARRANTED
18 CAR. (in un occhio)
1ST QUALITY
La sezione, ben disegnata, è sottile e caratterizzata da un attacco del gruppo scrittura proteso a seguire il pennino, e ciò conferisce slancio al puntale. Le stilografiche Le Tigre montavano sempre pennini Le Tigre 14 carati (ed in seguito 585), ma non ho trovato un solo pennino Le Tigre da 18 carati... Avendo la Le Tigre una rivendita parigina, l'esemplare in mio possesso potrebbe provenire dal mercato francese, che come è noto richiedeva il titolo 750 per l'oro: ciò qualificherebbe come originale il pennino Warranted 18 car(ats) montato sull'esemplare in esame.
La punta è un M (come "morbido" ma) non flessibile.
Considerazioni conclusive
La penna va impugnata con cappuccio calzato, cosa per la quale è stata perfettamente realizzata: La prova di scrittura è stata condotta con inchiostro MontBlanc Burgundy Red su carta Rhodia 80 gr/m2. L'eccellente concezione e la perfetta realizzazione, l'eleganza, la geometrica purezza e la preziosità dei dettagli, l'opulenza e financo la monacale sobrietà..... C'è poco da fare: io adoro questi gioiellini e, qualcuno mi perdonerà, li trovo addirittura pratici...
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Grazie per l'attenzione!
Giorgio