Pelikan M400 calligrafica
Inviato: mercoledì 11 febbraio 2015, 9:52
La mia bella Pelikan M400 Souveran pennino M 14C giaceva ormai da tempo in un cassetto, causa la mia impossibilità di scrivere un corsivo decente.
Più di una volta mi era punto vaghezza di trasformarla in una calligrafica ma mi ero sempre astenuto dal deturpare la bellezza del suo pennino in oro.
Un amico mi ha però trovato in rete un pennino Italic in acciaio con punta da 2mm, specifico per la M400, e la trasformazione si è compiuta in cinque minuti con estrema facilità.
Una bella carica di 4001 Brilliant Black e via a scrivere: il pennino offre una sensazione veramente gradevole e, pur realizzando un tratto ben definito e con un’ottima evidenziazione del gioco grosso-sottile, non gratta assolutamente, neppure nei tratti “spinti”.
Ecco una prova realizzata in fretta e furia su cartaccia per fotocopie, peraltro già usata sull’altra faccia, come si intravede in trasparenza.
Oggi la M400 “calligrafica” mi accompagna ovunque e non perdo occasione per sfoggiare la sua bella livrea in “rigatino” (non ricorda, infatti, la stoffa a righe verdi/nere dei panciotti degli inservienti degli hotel di lusso detta appunto, nella mia bella Firenze, rigatino?); per proteggerla dai danni che potrebbero derivarle dallo sfregamento con le altre numerose penne che compongono il mio necessaire, la conservo nel portapenne in pelle arancione della Delta che vedete in foto che, oltre ad essere utile, devo dire che mi piace assai.
Più di una volta mi era punto vaghezza di trasformarla in una calligrafica ma mi ero sempre astenuto dal deturpare la bellezza del suo pennino in oro.
Un amico mi ha però trovato in rete un pennino Italic in acciaio con punta da 2mm, specifico per la M400, e la trasformazione si è compiuta in cinque minuti con estrema facilità.
Una bella carica di 4001 Brilliant Black e via a scrivere: il pennino offre una sensazione veramente gradevole e, pur realizzando un tratto ben definito e con un’ottima evidenziazione del gioco grosso-sottile, non gratta assolutamente, neppure nei tratti “spinti”.
Ecco una prova realizzata in fretta e furia su cartaccia per fotocopie, peraltro già usata sull’altra faccia, come si intravede in trasparenza.
Oggi la M400 “calligrafica” mi accompagna ovunque e non perdo occasione per sfoggiare la sua bella livrea in “rigatino” (non ricorda, infatti, la stoffa a righe verdi/nere dei panciotti degli inservienti degli hotel di lusso detta appunto, nella mia bella Firenze, rigatino?); per proteggerla dai danni che potrebbero derivarle dallo sfregamento con le altre numerose penne che compongono il mio necessaire, la conservo nel portapenne in pelle arancione della Delta che vedete in foto che, oltre ad essere utile, devo dire che mi piace assai.