Recensione Aurora Style pennino F
Inviato: domenica 1 febbraio 2015, 22:52
L’Aurora “Style” è una penna il cui costo si aggira intorno ai cinquanta euro salendo poi di prezzo a seconda delle finiture che si scelgono. L'esemplare in mio possesso è costruito in plastica di colore blu scuro, quindi il modello base. Il pennino è in acciaio inciso con un discreto ricamo e la scritta AURORA F. Dello stesso materiale metallico si presenta l'anello tra il corpo e il puntale così come il fermaglio, cromato, di forma sinuosa e di ottima fattura. La fascetta posta sulla base del cappuccio è in metallo cromato e riporta l'incisione AURORA ITALY. La punta del cappuccio ha una finitura metallica di forma ogivale, esteticamente piacevole e utile per chi volesse personalizzare l'oggetto con delle iniziali o con il proprio nome.
La penna è stata acquistata nel febbraio 2013. Ad oggi, quindi, compie due anni di vita. Spesso trattata con incuria totale, abbandonata nello zaino della scuola insieme ad altre penne bic usa e getta oppure lasciata per giorni nel taschino della giacca tra la pioggia, il freddo e gli sbalzi termici. Non ricordo più nemmeno l'ultima volta in cui l'ho lavata, forse in due anni una volta sola. Insomma, una penna che ha lavorato molto e che ha scritto pagine e pagine di quaderni (quaderni comuni Pigna per intenderci) e sulle peggiori carte di bloc notes in commercio. Ha resistito alla mia mano pesante mentre nervosamente preparavo gli esami universitari, di notte. La mia recensione, seppur breve, può ritenersi un test totale della penna e non una prima impressione d'uso.
Materiali:
non sono un esperto di materiali ma non credo che quella della Style sia una resina plastica tornita a mano: mi riferisco all'apice del corpo penna che presenta un buchetto. Questo mi lascia pensare che il corpo della penna sia ottenuto con un semplice stampo. Stessa cosa vale per la plastica nera del puntale che presenta due leggerissime righe sopraelevate (appena percepibili al tatto ma non si vedono).
In realtà chiamarla “plastica” mi sembra riduttivo perché è estremamente piacevole al tatto e vi assicuro che la penna è indistruttibile, immune anche ai raschi di superficie, quelli che possono esserci quando la si tiene in un astuccio assieme a un mazzo di penne usa e getta che sbatacchiano l'una contro l'altra in uno zaino!
Funzionale il fermaglio, molto morbido da azionare. La chiusura del tappo a click è perfetta e non tende ad allentarsi nemmeno dopo mesi di intenso utilizzo: si suppone che ormai possa durare per sempre.
VOTO 8
Scrittura:
la penna può essere utilizzata con cartucce Aurora o Parker oppure con relativo converter (non incluso nel prezzo).
Per mio gusto personale il tratto denominato F è perfetto: non sottile come un capello (che a me non piace perché non mette in luce il colore dell’inchiostro) né troppo spesso al punto da strabordare sul quaderno a righe. È estremamente scorrevole ma allo stesso tempo riesce a farmi sentire la carta su cui scrivo. Non sopporto i pennini burrosi. L’F Aurora è un pennino tecnicamente ottimo: mai uno sbalzo, mai un tratto mancato, mai una mancata ripartenza, flusso di inchiostro regolare e costante. Le stesse caratteristiche le ho trovate sul pennino di gradazione M ma lo ritengo troppo largo per i miei gusti. Quest’ultimo, rispetto a quello F, presenta anche una minima flessibilità.
Dato il rapporto qualità/prezzo, date le numerose comparazioni che ho potuto fare con altre penne in mio possesso (es. Pelikan M151 F, Twsbi Mini M, Visconti Rembrandt M, Stipula Passaporto F, Pilot Prera M) il voto, senza ombra di dubbio, è 10.
VOTO 10
Ultime considerazioni
Quando comprai la penna in un negozio specializzato di Trento (contattatemi se volete info), uscì dalla scatola difettosa: la lavorazione del pennino era incompleta e mancavano i rebbi finali. Mi è stata prontamente sostituita (il giorno stesso) con una identica che è quella con cui scrivo.
Solo per questo motivo il voto finale sarà 8 perché credo che simili difetti di lavorazione non facciano bene al made in Italy. Per il resto, ritengo che l’esemplare in mio possesso abbia il miglior pennino nella fascia dei 50 euro. Uguale soddisfazione l'ho provata, forse, solo con un Lamy Stub (per quanto diverso).
VOTO COMPLESSIVO: 8
Spero di esservi stato utile.
Saluti al Forum. Anche se questa è la mia prima recensione, vi seguo da anni… sono uno dei primi iscritti.
Siberia
ps
scusatemi per le pessime foto ma alla luce della lampada e con un cellulare da quattro soldi non posso fare di meglio
La penna è stata acquistata nel febbraio 2013. Ad oggi, quindi, compie due anni di vita. Spesso trattata con incuria totale, abbandonata nello zaino della scuola insieme ad altre penne bic usa e getta oppure lasciata per giorni nel taschino della giacca tra la pioggia, il freddo e gli sbalzi termici. Non ricordo più nemmeno l'ultima volta in cui l'ho lavata, forse in due anni una volta sola. Insomma, una penna che ha lavorato molto e che ha scritto pagine e pagine di quaderni (quaderni comuni Pigna per intenderci) e sulle peggiori carte di bloc notes in commercio. Ha resistito alla mia mano pesante mentre nervosamente preparavo gli esami universitari, di notte. La mia recensione, seppur breve, può ritenersi un test totale della penna e non una prima impressione d'uso.
Materiali:
non sono un esperto di materiali ma non credo che quella della Style sia una resina plastica tornita a mano: mi riferisco all'apice del corpo penna che presenta un buchetto. Questo mi lascia pensare che il corpo della penna sia ottenuto con un semplice stampo. Stessa cosa vale per la plastica nera del puntale che presenta due leggerissime righe sopraelevate (appena percepibili al tatto ma non si vedono).
In realtà chiamarla “plastica” mi sembra riduttivo perché è estremamente piacevole al tatto e vi assicuro che la penna è indistruttibile, immune anche ai raschi di superficie, quelli che possono esserci quando la si tiene in un astuccio assieme a un mazzo di penne usa e getta che sbatacchiano l'una contro l'altra in uno zaino!
Funzionale il fermaglio, molto morbido da azionare. La chiusura del tappo a click è perfetta e non tende ad allentarsi nemmeno dopo mesi di intenso utilizzo: si suppone che ormai possa durare per sempre.
VOTO 8
Scrittura:
la penna può essere utilizzata con cartucce Aurora o Parker oppure con relativo converter (non incluso nel prezzo).
Per mio gusto personale il tratto denominato F è perfetto: non sottile come un capello (che a me non piace perché non mette in luce il colore dell’inchiostro) né troppo spesso al punto da strabordare sul quaderno a righe. È estremamente scorrevole ma allo stesso tempo riesce a farmi sentire la carta su cui scrivo. Non sopporto i pennini burrosi. L’F Aurora è un pennino tecnicamente ottimo: mai uno sbalzo, mai un tratto mancato, mai una mancata ripartenza, flusso di inchiostro regolare e costante. Le stesse caratteristiche le ho trovate sul pennino di gradazione M ma lo ritengo troppo largo per i miei gusti. Quest’ultimo, rispetto a quello F, presenta anche una minima flessibilità.
Dato il rapporto qualità/prezzo, date le numerose comparazioni che ho potuto fare con altre penne in mio possesso (es. Pelikan M151 F, Twsbi Mini M, Visconti Rembrandt M, Stipula Passaporto F, Pilot Prera M) il voto, senza ombra di dubbio, è 10.
VOTO 10
Ultime considerazioni
Quando comprai la penna in un negozio specializzato di Trento (contattatemi se volete info), uscì dalla scatola difettosa: la lavorazione del pennino era incompleta e mancavano i rebbi finali. Mi è stata prontamente sostituita (il giorno stesso) con una identica che è quella con cui scrivo.
Solo per questo motivo il voto finale sarà 8 perché credo che simili difetti di lavorazione non facciano bene al made in Italy. Per il resto, ritengo che l’esemplare in mio possesso abbia il miglior pennino nella fascia dei 50 euro. Uguale soddisfazione l'ho provata, forse, solo con un Lamy Stub (per quanto diverso).
VOTO COMPLESSIVO: 8
Spero di esservi stato utile.
Saluti al Forum. Anche se questa è la mia prima recensione, vi seguo da anni… sono uno dei primi iscritti.
Siberia
ps
scusatemi per le pessime foto ma alla luce della lampada e con un cellulare da quattro soldi non posso fare di meglio