Un vecchio, nuovissimo pennino extra-fine
Inviato: venerdì 9 gennaio 2015, 23:11
Per l'Epifania, oltre a un fantastico maglione color verde irlandese - davvero utile per chi come me ha ormai un fisico tropicalizzato -, la Befana mi ha portato una bella edizione del Liber emblemata del giurista milanese Andrea Alciato (1492-1550). È da questo magnifico libro, in particolare dalla sua edizione parigina del 1543, che ho tratto l'emblema che vi presento oggi, simbolo della vera amicizia che dura anche oltre la morte.
Il disegno l'ho fatto con un pennino per me davvero "storico", l'extra-fine con il quale acquistai la mia prima Montblanc Meisterstück 149 nel lontano 1980. All'epoca, dopo qualche giorno di prova, decisi di far sostituire il pennino con una punta fine. Da allora il pennino originale è rimasto, per quasi 35 anni, riposto in una scatoletta, dalla quale ho deciso di riscattarlo proprio in questi giorni. Ieri mattina, il mio buon amico Brunori ha rimesso mano all'opera e in dieci minuti ha restituito la penna alla sua condizione originale, reinstallando il vecchio e fiammante, glorioso pennino EF! Da ieri, dopo quasi una vita di conoscenza, con Giuseppe Brunori abbiamo finalmente deciso di darci del "tu". Grazie, Brunori! La mia vita di pennofilo non sarebbe mai stata la stessa senza di te.
Il pennino extra-fine degli anni '70, da 14 carati, è favoloso, con una speciale morbidezza che non definirei flessibile ma certamente elastica. Paragonato all'EF della mia Hemingway, un 18 carati di una dozzina d'anni più giovane, è decisamente più "pastoso" e con una variazione arabica tra il tratto orizzontale (più largo) e il verticale (più sottile) chiaramente maggiore.
Per il disegno, ho caricato la 149 con il nuovo inchiostro Montblanc grigio permanente (è un'edizione speciale per celebrare il 90 anniversario della linea Meisterstück), regalo natalizio della mia "fuflunina". È un inchiostro molto bello e fluido, quasi nero nelle zone più dense, ma con una bella trasparenza nelle aree più leggere, impossibile in un nero "vero". La scritta inferiore è stata fatta con la Hemingway EF e inchiostro MB Collodi.
Il disegno l'ho fatto con un pennino per me davvero "storico", l'extra-fine con il quale acquistai la mia prima Montblanc Meisterstück 149 nel lontano 1980. All'epoca, dopo qualche giorno di prova, decisi di far sostituire il pennino con una punta fine. Da allora il pennino originale è rimasto, per quasi 35 anni, riposto in una scatoletta, dalla quale ho deciso di riscattarlo proprio in questi giorni. Ieri mattina, il mio buon amico Brunori ha rimesso mano all'opera e in dieci minuti ha restituito la penna alla sua condizione originale, reinstallando il vecchio e fiammante, glorioso pennino EF! Da ieri, dopo quasi una vita di conoscenza, con Giuseppe Brunori abbiamo finalmente deciso di darci del "tu". Grazie, Brunori! La mia vita di pennofilo non sarebbe mai stata la stessa senza di te.
Il pennino extra-fine degli anni '70, da 14 carati, è favoloso, con una speciale morbidezza che non definirei flessibile ma certamente elastica. Paragonato all'EF della mia Hemingway, un 18 carati di una dozzina d'anni più giovane, è decisamente più "pastoso" e con una variazione arabica tra il tratto orizzontale (più largo) e il verticale (più sottile) chiaramente maggiore.
Per il disegno, ho caricato la 149 con il nuovo inchiostro Montblanc grigio permanente (è un'edizione speciale per celebrare il 90 anniversario della linea Meisterstück), regalo natalizio della mia "fuflunina". È un inchiostro molto bello e fluido, quasi nero nelle zone più dense, ma con una bella trasparenza nelle aree più leggere, impossibile in un nero "vero". La scritta inferiore è stata fatta con la Hemingway EF e inchiostro MB Collodi.