Il pennino Bramah
Inviato: domenica 23 novembre 2014, 17:26
Tempo fa un partecipante al forum pose alla nostra attenzione, nel suo messaggio di presentazione, un oggetto veramente interessante (oltre che tutt’altro che comune) dal punto di vista della storia e della evoluzione degli strumenti calligrafici, tanto che fu invitato da Daniela a pubblicare un apposito intervento nella sezione Calligrafia.
Visto però che l’amico non si è fatto più vivo e l’argomento mi intriga, l’intervento lo faccio io sfruttando, comunque, la sua foto dell’oggetto più due immagini prese in rete: la difficile reperibilità di quanto illustrato ( ho trovato qualcosa solo sul mercato inglese) rende infatti rarissime le fotografie disponibili e, d’altra parte, l’alto costo (tutta roba che supera abbondantemente le centocinquanta sterline) esclude la possibilità che ne possa scattare qualcuna personalmente.
Ma veniamo a noi: il raro reperto di cui parlo sono dei pennini Joseph Bramah.
Tutto sto “puzzo” per dei pennini, direte voi? Si, dico io, perché si tratta di pennini in penna d’oca anziché in acciaio e sono un prodotto unico, mai realizzato da altri!
Joseph Bramah (1748 – 1814) è stato un notissimo inventore inglese considerato uno dei padri fondatori dell’Ingegneria Idraulica. Il suo nome è solitamente associato all’invenzione della pressa idraulica, ma numerose sono le sue invenzioni ,diciamo così, minori: tra queste c’è anche la realizzazione, nel 1809, di una macchinario che permetteva di tagliare in quattro parti lo stelo di una penna d’oca e di produrre dei pennini di forma simile a quella cui siamo usi oggi, con un ovvio miglior sfruttamento di ogni singola penna. I pennini venivano montati su dei cannucci con un particolare sistema di bloccaggio da lui stesso inventato, costituito da una bascula che da una estremità serrava la coda del pennino mentre l’altra veniva fermata da un anello che scorreva lungo il corpo del cannuccio.
Come potete notare nelle foto sopra il pennino è in metallo: anche l’antiquario che ha messo in vendita il cannuccio non aveva i relativi pennini, a testimonianza della attuale rarità degli stessi: infatti questa particolare invenzione di Bramah non ebbe il successo sperato e la causa di questo fu , paradossalmente, proprio la realizzazione più famosa del nostro inventore, la pressa idraulica, che aprì nuove frontiere nella tecnica della lavorazione dei metalli, permettendo di ottenere lamine di acciaio di una elasticità paragonabile a quella della penna d’oca: iniziò così la produzione industriale del pennino in acciaio che nell’arco di tre decenni soppiantò totalmente l’uso della penna animale, pensionando definitivamente quello che per secoli era stato il principale strumento di scrittura.
Visto però che l’amico non si è fatto più vivo e l’argomento mi intriga, l’intervento lo faccio io sfruttando, comunque, la sua foto dell’oggetto più due immagini prese in rete: la difficile reperibilità di quanto illustrato ( ho trovato qualcosa solo sul mercato inglese) rende infatti rarissime le fotografie disponibili e, d’altra parte, l’alto costo (tutta roba che supera abbondantemente le centocinquanta sterline) esclude la possibilità che ne possa scattare qualcuna personalmente.
Ma veniamo a noi: il raro reperto di cui parlo sono dei pennini Joseph Bramah.
Tutto sto “puzzo” per dei pennini, direte voi? Si, dico io, perché si tratta di pennini in penna d’oca anziché in acciaio e sono un prodotto unico, mai realizzato da altri!
Joseph Bramah (1748 – 1814) è stato un notissimo inventore inglese considerato uno dei padri fondatori dell’Ingegneria Idraulica. Il suo nome è solitamente associato all’invenzione della pressa idraulica, ma numerose sono le sue invenzioni ,diciamo così, minori: tra queste c’è anche la realizzazione, nel 1809, di una macchinario che permetteva di tagliare in quattro parti lo stelo di una penna d’oca e di produrre dei pennini di forma simile a quella cui siamo usi oggi, con un ovvio miglior sfruttamento di ogni singola penna. I pennini venivano montati su dei cannucci con un particolare sistema di bloccaggio da lui stesso inventato, costituito da una bascula che da una estremità serrava la coda del pennino mentre l’altra veniva fermata da un anello che scorreva lungo il corpo del cannuccio.
Come potete notare nelle foto sopra il pennino è in metallo: anche l’antiquario che ha messo in vendita il cannuccio non aveva i relativi pennini, a testimonianza della attuale rarità degli stessi: infatti questa particolare invenzione di Bramah non ebbe il successo sperato e la causa di questo fu , paradossalmente, proprio la realizzazione più famosa del nostro inventore, la pressa idraulica, che aprì nuove frontiere nella tecnica della lavorazione dei metalli, permettendo di ottenere lamine di acciaio di una elasticità paragonabile a quella della penna d’oca: iniziò così la produzione industriale del pennino in acciaio che nell’arco di tre decenni soppiantò totalmente l’uso della penna animale, pensionando definitivamente quello che per secoli era stato il principale strumento di scrittura.