Attraverso il mio lavoro ho conosciuto persone che sono finite sott'acqua per 4, forse 5, volte nell'ultimo mese qui in città. La Liguria, e Genova, sono in grave difficoltà. C'è bisogno di aiuto per l'emergenza, l'intero territorio cittadino è stato colpito, molte zone a più riprese. Anche il resto della Liguria è in grave difficoltà, per fortuna a questo giro il levante è stato risparmiato.
Genova è una grande città: 30km c.ca da un punto all'altro, ma ha il grande problema di avere il mare a sud e le montagne a nord, di conseguenza ha fondamentalmente 2 arterie di collegamento: a mare l'aurelia e a monte l'autostrada. Ieri entrambe sono saltate per l'intera lunghezza. La città non era tagliata in due: era frammentata in più punti proprio per il disastro diffuso (non capitava da decenni).
Non solo, era una città che negli anni '60-'70 prevedeva di arrivare a 1-2 milioni di abitati, dunque si è costruito ovunque sulle colline, tanto per dare un'idea:

le conseguenze idrologiche potete immaginarle.
Per dare un'idea della situazione vissuta ieri, un bambino nel quartiere di Prà (ponente) ha avuto una grave reazione allergica (assegnato codice rosso), non è stato possibile mandarlo al Gaslini (levante) perchè non c'erano strade transitabili nemmeno per le ambulanze. Fortunatamente i medici hanno potuto somministrare medicine e monitorare il bambino sul posto.
Questo da una minima idea della situazione che si è vissuta. E di come si possa dire che complessivamente sia andata bene.
Un altra fortuna è stata che le piogge, intensissime e persistenti, si sono spostate al momento giusto sopratutto dalla val bisagno dove si è sfiorato per la terza volta in un mese l'esondazione del torrente (e i conseguenti disastri in centro). Anche in Val Polcevera dove l'omonimo torrente è esondato creando grandi danni, se la pioggia fosse continuata avrebbe generato un disastro di dimensioni molto, molto, più grandi.
Sono esondati poi praticamente tutti i rivi/torrenti affluenti ai torrenti principali della città creando danni pesanti un po' ovunque. Senza contare le esondazioni di torrenti maggiori in Val Polcevera e nella zona di Voltri.
Ora il pericolo maggiore viene dalle frane, diffuse, che minacciano anche abitazioni (se già non se le sono portate via) e strade.
Oggi ci si rimbocca le maniche un altra volta e si cerca di mettere in ordine quello che si può, domani piove di nuovo, si guarda con preoccupazione a martedì. Ma il peggio dovrebbe essere passato e dovremmo star tranquilli per qualche tempo.
Un pensiero va naturalmente agli amici del Basso Piemonte (o alta liguria come alcuni la chiamano da queste parti) e agli abitanti sul percorso di seveso e lambro che pagano anche loro decisioni scellerate del passato...
edit,
aggiungo un breve commento di Alessandro Ravera (architetto "eclettico") sull'iconografia storica dei torrenti genovesi...
Tempo di corrivazione: i fiumi liguri gonfiano in poco/pochissimo tempo; Mary Shelley, presente all'alluvione del 1822, descrisse la "meteora" (a suo dire gli assessori del tempo usavano quella parola invece di "autorigenerante") come qualcosa che si scatenò in una ventina di minuti, anche se dopo un giorno di pioggia battente. Nell'affresco di Palazzo Adorno-Durazzo di Via del Campo 12 (II metà XVIII secolo) il Bisagno - e gli altri fiumi - ti rovesciano in testa un orcio d'acqua... molto significativo. Il Bisagno è un omaccione che tiene una spada lunga... è quella che serve a tenere a bada i nemici e in gergo significa "Statemi lontani". Ecco... non aggiungerei altro