Diamine Graphite
Inviato: venerdì 7 novembre 2014, 15:15
[attachment=3]Diamine Graphite su Rhodia.jpg[/attachment]
Lo ammetto: ho un debole particolare per l'inchiostro grigio, perchè è un colore indefinito, dotato d'un alone di mistero che manca a tutti gli altri. Non è nero, e dal nero è talvolta difficile carpire dominanti, anzi se ci sono dominanti cromatiche, appaiono quasi come un difetto. Il grigio invece, quando ci si trova a definire la sua fuggente essenza, si presta a mille interpretazioni. Sarà un grigio con viraggio bordeaux o con un tono leggero di seppia, con un tocco caldo e autunnale di beige o magari avrà un viraggio freddo e invernale e una vaga dominante blu-azzurra? Magari sarà un vero e proprio grigio neutro, senza ...segreti! Insomma, a dire “grigio scuro” si farebbe prima, se non fosse che anche il Diamine Graphite nasconde un'anima. Un'anima verde. Ma un verde tutto particolare, un verde ombroso, scuro, una nota appena accennata, un verde discreto. Grafite. Il nome è azzeccato anche se a causa del viraggio verde-oliva, chi è avvezzo alle matite e al disegno fatica a collegare la tonalità di questo inchiostro con gli ...strumenti di lavoro.
Cromaticamente, restando in ambito minerale, mi ricorda semmai di più certe pareti delle Alpi occidentali: il colore dell'Eiger, il colore del Mönch. Quel riflesso appena percettibilmente verde che la roccia assume in certe stagioni, in certe ore del giorno, che è difficile da intrappolare in una fotografia più che nella memoria.
Quel colore che lo scopri in qualche mattina di freddo pungente, prima che si stagli il sole sopra le vette e se ti distrai un momento poi ti volti, lo cerchi sulle rocce fra neve ed erba, e non lo trovi più.
Insomma, la nota casa produttrice britannica è riuscita di nuovo a sorprendermi con un colore che non è un vero e proprio colore, ma che ha comunque qualcosa di ...colorato!
Un ringraziamento speciale a Giovanni Paolo (il nostro formidabile GPMP) e a Pietro (il mitico Gandalff) che mi hanno fatto scoprire questo Diamine che, da un po', non riesco a non usare tutti i giorni.
Ma passiamo a conoscerlo meglio...
La confezione è sempre la stessa: flaconi in vetro da 80 ml o in plastica da 30 ml. Consolidati, affidabili, economici, di facile reperibilità.
Caratteristiche:
Carta utilizzata: Rhodia A4 - blocco a fogli bianchi da 80 gr\mq
Bristol Blasetti A4 blocco a fogli bianchi 50 gr\mq
Fabriano Traccia blocco fogli bianchi A5 da 60 gr\mq
Carta da fotocopie A4 bianca uso ufficio da 80 gr\mq
Penne utilizzate per la recensione: TWSBI Daimond 540 pennino F - Sheaffer calligraphy tratto M - Cross ATX tratto M
Saturazione: buona, è un inchisotro non certo slavato, ma scuro e tendente al nero.
Effetto chiaroscuro (Shading): accentuato con penne dal tratto umido e sulle carte più lisce e compatte.
Spiumaggio (Feathering): spiumaggio non presente su carta Rhodia da 80gr\mq e su Blasetti Bristol (carta liscia, compatta, anche se leggera); è invece piuttosto vistoso su carta da fotocopie e su blocchi per appunti economici con carta più porosa, sulle quali il tratto appare visibilmente più largo e meno netto e preciso.
Trapasso sulla pagina opposta (Bleed through): apprezzabile solo su carta economica da fotocopie. Sulla carta più compatta, anche la più leggera e con pennini da tratto umido e spesso, non ci sono manifestazioni di bleed through.
Trasparenza sulla pagina opposta (See-through): assente sulle carte più compatte, leggero sulla carta economica e sottile.
Scorrevolezza: molto buona su tutte le penne! Non ho rilevato nessuna macchia o alone persistente sui serbatoi, nessun deposito, etc. Un inchisotro sicuro! E' fluido e scorrevole e non ho rilevato mai false partenze e intasamenti.
Resistenza all'acqua: la caratteristica peculiare di questo Diamine è la sua (parziale) resistenza all'acqua sulla buona parte delle carte provate. Solo su carte particolarmente lisce e compatte, anche a distanza di più giorni dalla scrittura, lasciando asciugare una goccia d'acqua sul foglio si nota un dilavamento totale dello scritto. Sulla gran parte della carta però, soprattutto su quella più porosa, si manifesta al limite una leggera decolorazione dello scritto e un alone grigio-verde il luogo delle gocce d'acqua orami asciutte.
Su carte di media compattezza e porosità - la gran parte - si produce un discioglimento parziale dell'inchiostro che, in soluzione, lascia sulla pagina una macchia colorata sotto la quale comunque lo scritto resta ben leggibile.
Asciugatura: in genere abbastanza rapida. Sulle carte uso fotocopia è pressochè istantanea, massimo due secondi con tratti molto umidi e spessi, per salire a più di 10” su carte di buona compattezza come Rhodia. Con un tratto umido però, come quello del pennino M della Cross ATX, su carte particolarmente compatte si può arrivare a dover attendere anche 28”.
Un inchiostro che chi ama i grigi non può assolutamente perdere!
Lo ammetto: ho un debole particolare per l'inchiostro grigio, perchè è un colore indefinito, dotato d'un alone di mistero che manca a tutti gli altri. Non è nero, e dal nero è talvolta difficile carpire dominanti, anzi se ci sono dominanti cromatiche, appaiono quasi come un difetto. Il grigio invece, quando ci si trova a definire la sua fuggente essenza, si presta a mille interpretazioni. Sarà un grigio con viraggio bordeaux o con un tono leggero di seppia, con un tocco caldo e autunnale di beige o magari avrà un viraggio freddo e invernale e una vaga dominante blu-azzurra? Magari sarà un vero e proprio grigio neutro, senza ...segreti! Insomma, a dire “grigio scuro” si farebbe prima, se non fosse che anche il Diamine Graphite nasconde un'anima. Un'anima verde. Ma un verde tutto particolare, un verde ombroso, scuro, una nota appena accennata, un verde discreto. Grafite. Il nome è azzeccato anche se a causa del viraggio verde-oliva, chi è avvezzo alle matite e al disegno fatica a collegare la tonalità di questo inchiostro con gli ...strumenti di lavoro.
Cromaticamente, restando in ambito minerale, mi ricorda semmai di più certe pareti delle Alpi occidentali: il colore dell'Eiger, il colore del Mönch. Quel riflesso appena percettibilmente verde che la roccia assume in certe stagioni, in certe ore del giorno, che è difficile da intrappolare in una fotografia più che nella memoria.
Quel colore che lo scopri in qualche mattina di freddo pungente, prima che si stagli il sole sopra le vette e se ti distrai un momento poi ti volti, lo cerchi sulle rocce fra neve ed erba, e non lo trovi più.
Insomma, la nota casa produttrice britannica è riuscita di nuovo a sorprendermi con un colore che non è un vero e proprio colore, ma che ha comunque qualcosa di ...colorato!
Un ringraziamento speciale a Giovanni Paolo (il nostro formidabile GPMP) e a Pietro (il mitico Gandalff) che mi hanno fatto scoprire questo Diamine che, da un po', non riesco a non usare tutti i giorni.
Ma passiamo a conoscerlo meglio...
La confezione è sempre la stessa: flaconi in vetro da 80 ml o in plastica da 30 ml. Consolidati, affidabili, economici, di facile reperibilità.
Caratteristiche:
Carta utilizzata: Rhodia A4 - blocco a fogli bianchi da 80 gr\mq
Bristol Blasetti A4 blocco a fogli bianchi 50 gr\mq
Fabriano Traccia blocco fogli bianchi A5 da 60 gr\mq
Carta da fotocopie A4 bianca uso ufficio da 80 gr\mq
Penne utilizzate per la recensione: TWSBI Daimond 540 pennino F - Sheaffer calligraphy tratto M - Cross ATX tratto M
Saturazione: buona, è un inchisotro non certo slavato, ma scuro e tendente al nero.
Effetto chiaroscuro (Shading): accentuato con penne dal tratto umido e sulle carte più lisce e compatte.
Spiumaggio (Feathering): spiumaggio non presente su carta Rhodia da 80gr\mq e su Blasetti Bristol (carta liscia, compatta, anche se leggera); è invece piuttosto vistoso su carta da fotocopie e su blocchi per appunti economici con carta più porosa, sulle quali il tratto appare visibilmente più largo e meno netto e preciso.
Trapasso sulla pagina opposta (Bleed through): apprezzabile solo su carta economica da fotocopie. Sulla carta più compatta, anche la più leggera e con pennini da tratto umido e spesso, non ci sono manifestazioni di bleed through.
Trasparenza sulla pagina opposta (See-through): assente sulle carte più compatte, leggero sulla carta economica e sottile.
Scorrevolezza: molto buona su tutte le penne! Non ho rilevato nessuna macchia o alone persistente sui serbatoi, nessun deposito, etc. Un inchisotro sicuro! E' fluido e scorrevole e non ho rilevato mai false partenze e intasamenti.
Resistenza all'acqua: la caratteristica peculiare di questo Diamine è la sua (parziale) resistenza all'acqua sulla buona parte delle carte provate. Solo su carte particolarmente lisce e compatte, anche a distanza di più giorni dalla scrittura, lasciando asciugare una goccia d'acqua sul foglio si nota un dilavamento totale dello scritto. Sulla gran parte della carta però, soprattutto su quella più porosa, si manifesta al limite una leggera decolorazione dello scritto e un alone grigio-verde il luogo delle gocce d'acqua orami asciutte.
Su carte di media compattezza e porosità - la gran parte - si produce un discioglimento parziale dell'inchiostro che, in soluzione, lascia sulla pagina una macchia colorata sotto la quale comunque lo scritto resta ben leggibile.
Asciugatura: in genere abbastanza rapida. Sulle carte uso fotocopia è pressochè istantanea, massimo due secondi con tratti molto umidi e spessi, per salire a più di 10” su carte di buona compattezza come Rhodia. Con un tratto umido però, come quello del pennino M della Cross ATX, su carte particolarmente compatte si può arrivare a dover attendere anche 28”.
Un inchiostro che chi ama i grigi non può assolutamente perdere!