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Marco, apprendista non stregone

Inviato: mercoledì 2 novembre 2011, 9:52
da iangall
Salve a tutti.
Mi chiamo Marco e da qualche mese mi sono appassionato alle penne stilografiche, anche perché usandole ho visto che la mia scrittura diventa più leggibile.
Per ora ho una Pelikan P1 Rolled gold doublé L, una Pelikan MK 10, alcune Reform 1745, che uso ogni giorno, una penna senza marca, a cartuccia, forse cinese, pacchianotta, acquistata per pochissimi euro, ma che funziona bene.
Ho anche recuperato da un cassetto della scrivania di mio nonno una misteriosa stilografica Castello, marmorizzata, con pennino di vetro, priva però di serbatoio o cartuccia. Ho provato a scrivere intingendola nella boccetta dell'inchiostro Parker Quink (ho "disciplinatamente" abbandonato il Pelikan da quando frequento questo forum) ed ho visto che scrive con un segno largo, senza difficoltà.
Per documentarmi ho comprato alcuni libri sulle stilografiche, ma spero di poter eventualmente contare sui vostri consigli quando vorrò comprarne qualcuna.
Che cosa posso aggiungere? Sono appassionato di storia, di ferrovie, di vecchi strumenti da lavoro (per i quali purtroppo non ho più posto) e d’altro.
Musicalmente sono un paolocontista, ma non mi dispiace il rock del tempo che fu.

Re: Marco, apprendista non stregone

Inviato: mercoledì 2 novembre 2011, 10:41
da vikingo60
Benvenuto tra noi caro Marco!Il problema della grafia leggibile non è solo tuo (anche io ho questo problema) e tra i vantaggi dell'uso della stilografica c'è anche quello di "addolcire" grafie un pò nervose.A mio avviso la differenza aumenta se si usa spesso la stilografica.Ormai molto raramente io uso la biro,e posso assicurarti che in quel caso anche la mia grafia diventa meno leggibile;sembra quasi quella di un'altra persona.
Cordiali saluti

Re: Marco, apprendista non stregone

Inviato: mercoledì 2 novembre 2011, 10:54
da klapaucius
iangall ha scritto: Ho anche recuperato da un cassetto della scrivania di mio nonno una misteriosa stilografica Castello, marmorizzata, con pennino di vetro, priva però di serbatoio o cartuccia. Ho provato a scrivere intingendola nella boccetta dell'inchiostro Parker Quink (ho "disciplinatamente" abbandonato il Pelikan da quando frequento questo forum) ed ho visto che scrive con un segno largo, senza difficoltà.
Benvenuto!

A rigore quella misteriosa Castello non dovrebbe essere una stilografica, che per definizione deve avere un serbatoio. Credo che sia un pennino calligrafico di vetro da intingere nell'inchiostro.

Re: Marco, apprendista non stregone

Inviato: mercoledì 2 novembre 2011, 12:45
da iangall
Grazie per il vostro benvenuto.

Quanto alla penna Castello non voglio discutere sulla sua classificazione, ma svitando il fondello si nota un elemento metallico che sembra la parte inziale di un sistema di aspirazione. Anche all'interno del corpo della penna nella parte superiore s'intravede qualcosa.
Quindi non mi sembra che potesse funzionare esclusivamente intingendola nel calamaio. Ma da apprendista posso sbagliarmi.

Ciao.

Re: Marco, apprendista non stregone

Inviato: mercoledì 2 novembre 2011, 14:46
da piccardi
Le penne a pennino di vetro sono di classificazione incerta in italiano, gli anglosassoni credo le classifichino senza ombra di dubbio nelle fountain pen. Da come l'hai descritta e` senz'altro una penna a serbatoio, anche se probabilmente il meccanismo di caricamento e` andato. I due piu` comuni erano la levetta, che si dovrebbe notare, o il pulsante di fondo, che in genere e` meno evidente essendo questo mascherato da un fondello.

Pero` potrebbe anche trattarsi di tutt'altro, se fai una foto magari si riesce a capire meglio. Per la ditta non ho sottomano il libro di Letizia Jacopini, quando torno a casa se mi ricordo vedo di dare un'occhiata.

Simone

Re: Marco, apprendista non stregone

Inviato: mercoledì 2 novembre 2011, 14:59
da iangall
Il sistema di caricamento mi sembra a pulsante di fondo, considerata la brevità della corsa.

Re: Marco, apprendista non stregone

Inviato: mercoledì 2 novembre 2011, 22:16
da piccardi
Ho consultato i sacri testi (Storia della stilografica italiana, voll. 1 e 2, di Letizia Jacopini) ma non vi è proprio traccia, almeno nell'indice, di una marca Castello. A questo punto però approfitto della mia Wikimania per provare a lanciare una operazione di raccolta dati. Metterò un elenco sulla seguente pagina:

http://www.fountainpen.it/Marchi_Italiani_Sconosciuti

Chi ha segnalazioni, magari corredate anche da foto, si faccia avanti!

Simone

Re: Marco, apprendista non stregone

Inviato: giovedì 3 novembre 2011, 17:03
da iangall
Se qualcuno mi spiega come postare una foto posso provare ad inserirla.
Non si riuscirà però a leggere la marca, il cui nome è impresso nella penna in maniera assai poco visibile, tanto che all'inizio non l'avevo nemmeno trovato. Poi, insistendo e con condizioni di luce migliori, l'ho scoperto.

Re: Marco, apprendista non stregone

Inviato: giovedì 3 novembre 2011, 18:37
da Tom Lee
Ciao e Benvenuto
Caricale come allegati. Puoi farlo cliccando Invia Allegato subito dopo Salva Anteprima Invia

Re: Marco, apprendista non stregone

Inviato: sabato 5 novembre 2011, 9:26
da iangall
Foto non nitide, purtroppo.
IMG_1607.JPG
IMG_1607.JPG (325.99 KiB) Visto 3630 volte

Re: Marco, apprendista non stregone

Inviato: sabato 5 novembre 2011, 11:31
da klapaucius
Ah ok, quando dicevi «priva però di serbatoio o cartuccia» intendevi che sono andati perduti...

Re: Marco, apprendista non stregone

Inviato: sabato 5 novembre 2011, 14:02
da Tom Lee
Ci vorrebbe una foto più nitida sul pennino

Re: Marco, apprendista non stregone

Inviato: lunedì 7 novembre 2011, 10:56
da iangall
Effettivamente il serbatoio non esiste più.

Quanto alle foto non capisco per quale motivo sono riuscito a scattarne di leggibilissime a pagine di libri antichi e di manoscritti mentre quelle della penna sono risultate poco nitide benchè le abbia rifatte più volte.
Riproverò ancora.

La penna, appartenuta a mio nonno, scomparso circa mezzo secolo fa, potrebbe essere stata acquistata prima della seconda guerra mondiale o negli anni immediatamente successivi a Bologna o a Faenza. E' possibile che all'epoca proprio in Emilia-Romagna, esistessero produttori di penne stilografiche così poco importanti che il nome della loro ditta sia rimasto ignoto agli esperti?

Re: Marco, apprendista non stregone

Inviato: lunedì 7 novembre 2011, 12:44
da piccardi
In Italia esistono migliaia di produzioni fatte su commissione per conto di negozi/aziende/ecc. marchiate a richiesta di quest'ultime. Conoscerle tutte è praticamente impossibile, per questo uno può dilettarsi a recuperare i marchi, ma anche solo capire se sono una produzione diretta di una piccola azienda o produzioni fatte da altri è praticamente impossibile.

Discorsi su lavorazione sicuramente XXX (con XXX azienda nota qualunque) lasciano francamente il tempo che trovano, mi ricordo cosa riuscivano a fare al tornio (copie perfette di pezzi altrui gli ex colleghi di mio nonno (operaio specializzato della Pignone, che riparava torni, e che mi portava spesso a visitare gli amici che avevano aperto una officina meccanica).

Si possono trarre conclusioni un po' meno ipotetiche nel caso di marchiatura di penne che già sono note (per altre vie, come fatture, cataloghi, ecc.) essere state prodotte da qualcuno con altri marchi.

Ciao
SImone

Re: Marco, apprendista non stregone

Inviato: lunedì 7 novembre 2011, 18:28
da iangall
In Italia un tempo in tutti i settori operava una miriade di artigiani bravissimi e versatili. Non mi meraviglio che non si riesca a sapere qualcosa su tutti o quasi i produttori di stilografiche.
Riprovo ad inserire la foto del pennino. Ora è più nitida.
IMG_1617.JPG
IMG_1617.JPG (834.17 KiB) Visto 3506 volte