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Ho iniziato a usare questo quaderno, tramite la mia stilografica Visconti; all'inizio, sia l'inchiostro, che la resa, erano eccelse; pian piano, invece, si è alleggerito il medesimo. Ora mi domando, come sia possibile ciò? La carta è troppo dura? ruvida? presenta troppe pieghe?

grazie,

Ciao Giancarlo,
scusami ma non ho capito cosa intendi con "si è alleggerito"...ti riferisci all'intensità del colore dell'inchiostro?

Irishtales ha scritto:Ciao Giancarlo,
scusami ma non ho capito cosa intendi con "si è alleggerito"...ti riferisci all'intensità del colore dell'inchiostro?

Sì, esatto; mi scusi se non sono stato sufficientemente chiaro.

Ti scuso a patto che tu non mi dia del "lei"

L'inconveniente che ti è capitato, se ne frattempo non hai lavato e ricaricato la penna con il rischio che qualche gocciolina d'acqua residua abbia diluito un poco l'inchiostro, probabilmente dipende da variazioni della carta. A me è capitato con alcune Moleskine di trovare pagine in cui era proprio impossibile scrivere e altre, nello stesso diario, in cui l'inchiostro appariva ora più chiaro, ora più scuro e anche il tratto sembrava diverso, usando sempre la stessa penna e lo stesso inchiostro!
Se posso chiedere, che carta stai usando?

Vada per il "tu".

In merito alla carta, non ho la più pallida idea, è quella di cui ho fatto le foto; ho acquistato il suddetto quaderno perché mi piaceva, sembrava 'qualcosa di serio'. La stilografica è stata pulita dopo il problema denunciato; anzi, l'ho pulita proprio per questo. Dunque non mi devo "allarmare"?

Confermo quanto scritto da Daniela:
mi è successo con carta da fotocopie di qualità economica
(i Biellesi sono parenti di Genovesi, Ebrei e Scozzesi, ma siamo il ramo tirchio della familia )
che il tratto e la saturazione cambiassero non solo fra le due facciate del foglio, ma anche fra destra e sinistra della stessa facciata.
Probabilmente è causato da irregolarità nella composizione dell'impasto. Questo non avviene (o non dovrebbe avvenire) con carta di alta gamma.

BernardoGui ha scritto:Questo non avviene (o non dovrebbe avvenire) con carta di alta gamma.

Quali sono, pertanto, i quaderni di questo tipo? Intendo pregiati.

la carta mi sembra fatta a mano (si vedono i segni quadrati lasciati dal setaccio), perciò credo sia normale che alcuni fogli abbiano un impasto diverso, magari quelli in cui si reso necessario aggiungere dei collanti perché le fibre usate quel giorno erano di minore qualità. Una carta artigianale così bianca di solito è fatta con fibre di canapa o lino o cotone...

Personalmente la trovo splendida

Scusate, ma ho ingrandito soltanto ora la foto
Da quello che vedo, dovrebbe trattarsi di carta telata: una tecnica che di solito si riserva a prodotti di qualità alta o medio-alta (ma non metteteci una mano sul fuoco )

Non posso che ribadire l'esigenza di sapere con precisione di quale prodotto stiamo parlando.

BernardoGui ha scritto:Non posso che ribadire l'esigenza di sapere con precisione di quale prodotto stiamo parlando.

Perciò avevo postato anche la foto della copertina del quaderno in questione; altro in esso, quale codice, nome, serie, titolo, non v'è. Posso dire che l'ho pagato dieci euro, cioè poco, ma neppur troppo per un 'semplice' quadernino.

passo avanti: non riuscendo a decifrare le scritte sulla copertina, che credevo in arabo, ho mostrato la foto a un mio amico e maestro. Secondo lui, le scritte non sono in arabo ma in persiano. Purtroppo, nessuno di noi due è in grado di leggerlo, ma possiamo immaginare che il quaderno provenga dall'IRAN.

sim0161 ha scritto:passo avanti: non riuscendo a decifrare le scritte sulla copertina, che credevo in arabo, ho mostrato la foto a un mio amico e maestro. Secondo lui, le scritte non sono in arabo ma in persiano. Purtroppo, nessuno di noi due è in grado di leggerlo, ma possiamo immaginare che il quaderno provenga dall'IRAN.

La faccenda si fa 'interessante', allora non ho fatto un acquisto sbagliato; caspita, mi ha quasi emozionato la faccenda.

Grazie per la delucidazioni.

Da profano delle carte, io mi accorgo del problema citato quando la carta accidentalmente si unge leggermente anche del solo grasso o sudore della mano, crea un leggero velo su cui l'inchiostro scivola o non scrive.
Su carte pregiate di cui non voglio buttare il foglio io ovvio al problema passandole leggermente con un telo leggermente imbevuto ti alcool, lascio asciugare e poi di solito il problema si risolve.

Probabilmente, questa é carta da pennello, non da penna.
A vederla somiglia molto alla carta di Amalfi ma un pó meno raffinata.
Probabilmente é troppo porosa in alcuni punti per la penna.
Non mi sembra neppure fatta a mano quanto con un'attrezzatura un po' vecchiotta.
Ma la scrittura non é una tipo tailandese?
Orlando

Max1966 ha scritto:Da profano delle carte, io mi accorgo del problema citato quando la carta accidentalmente si unge

Non credo che sia questo il problema, dacché mi capita con pagine nuove, mai usate, appena 'aperte'.

Orlandoemme ha scritto:Probabilmente, questa é carta da pennello, non da penna.
A vederla somiglia molto alla carta di Amalfi ma un pó meno raffinata.
Probabilmente é troppo porosa in alcuni punti per la penna.
Non mi sembra neppure fatta a mano quanto con un'attrezzatura un po' vecchiotta.

Comincio forse a capirci qualcosa di più: in effetti, con nessuna penna scrivo ivi bene... e se non lo fosse?