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Questa è una Mabie Todd "Blackbird" lever filler degli anni Trenta, di fattura assai semplice, la
cui unica particolaritá è la celluloide dal bel colore "Lapislazuli" ...
Riporta una scritta da cui si evince che fu usata come premio o ricordo per un pranzo di gala tenutosi al
Municipio di Londra il 6 Aprile 1938 per la chiusura del "National Council of Girls Clubs", presenziato
da un componente femminile della famiglia Reale ed al quale probabilmente partecipò anche la
futura Regina Elisabetta, che a quel tempo era una ragazzina...

Max, complimenti, il colore della celluloide è stupendo, e la storia della penna, da te così ben documentata, è interessantissima!
Una penna "importante"; sotto molti punti di vista...

Che dire, Max? Eccezionale! A differenza delle penne pubblicitarie, queste "commemorative" le trovo incredibilmente interessanti.

Che dire, ha una celluloide da urlo, colore spettacolare e conservazione perfetta.
Di Blackbird sul wiki non ce n'erano, sarà una partenza col botto.

Simone

Ma sei certo che la colorazione sia "Lapislazzuli" e non piuttosto "Turquoise"?

Comunque sia, complimenti è una penna di rara bellezza, con un valore aggiunto, perchè quando le penne raccontano una storia hanno un fascino in più, sono ancora più vive.

[quote="Papo56"]Ma sei certo che la colorazione sia "Lapislazzuli" e non piuttosto "Turquoise"?

Ebbene sì, ne sono certo, e ti potrai cerziorare tu stesso medesimo in persona di questa semplice veritá
osservando, questa volta con attenzione e senza pregiudizi, queste foto che seguono...
Lo so anch'io che un cervellone americano negli anni Venti denominò "turquoise" la celluloide color
lapislazuli della Patrician blu, seguito pedissequamente da vari epigoni italo- americani o genovesi di oggidì,
tuttavia che il Cielo mi fulmini se mi adeguerò ad un palese errore, sia pure "nobilitato" dal tempo e dall'uso...
Una bischerata resta una bischerata, l'avessero detta pure Aristotele o Platone...
Ecco dunque due esempi di Turchese naturale nelle due caratteristiche varianti azzurra e verde pastello,
e di seguito uno di Lapislazuli grezzo...

Con tutta la stima, l'ammirazione e anche la venerazione che provo per il Gran Genovese, in questo caso condivido in pieno la tua posizione.


Aggiungo tuttavia, dopo il confronto con mia moglie sull'argomento, che se per convenzione è stato assegnato un nome ad un colore, quel nome ha la valenza di un codice, indipendentemente dalla sua rispondenza alla realtà.