Diamine Asa Blue (30 ml)
Inviato: giovedì 28 agosto 2014, 13:00
Ho comprato sei boccette di inchiostro Diamine, tutte da 30 ml. Non avevo mai provato questi inchiostri, e mi incuriosiva la gran quantità di tinte. Ho deciso di aprirli uno per volta, e portarli con me in ufficio per usarli tutti i giorni, per almeno un mese ciascuno. Dopo il Sapphire Blue e il Chocolate Brown, è finalmente il momento dell'Asa Blue. Trattandosi di inchiostri prodotti dalla stessa ditta, e confezionati allo stesso modo, ometto i paragrafi dedicati all'azienda e alla boccetta, per le quali valgono le considerazioni già fatte.
Penna e carta
Ho scoperto di apprezzare gli inchiostri blu, senza sfumature violacee. Ho maturato questo gusto dopo aver consumato alcune scatole di cartucce di inchiostro Pilot Blue, che ho recensito qualche mese fa (cfr. qui). In alcune discussioni qui sul forum si discuteva la sua somiglianza con l'Iroshizuku Asa-Gao, e la probabile somiglianza con l'Asa Blue di Diamine. Per esaltare somiglianze ed evidenziare le differenze tra quest'ultimo ed il Pilot Blue ho voluto mantenere le scelte fatte per la recensione di questo. Ho usato quindi la mia Pilot Custom Heritage 91*, equipaggiata con il converter CON-50, e un blocco Rhodia n° 13 (80 g/mq, a quadretti).
La prova
Iniziando a scrivere con questo inchiostro si apprezza subito la sua brillantezza, come correttamente mostrato dal campione disponibile sul sito del produttore.
La saturazione è ottima, così come la luminosità; non manca un piacevole shading. La carta Rhodia non ha bisogno di presentazioni, e molti la ritengono la migliore tra quelle disponibili in Italia; non stupisce quindi che usando questo inchiostro su questa carta non si osservino spiumaggio, see-through e bleed-through. Conoscendo la penna e la carta (molto liscia), devo osservare che la scorrevolezza offerta da quest'inchiostro non è elevatissima; anche questo, come tutti gli altri inchiostri Diamine che ho provato, non lubrifica il punto di contatto tra pennino e carta. Il flusso, in compenso, è molto controllato. Il tempo di asciugatura è accettabile (poco superiore ai 12 secondi, su questa carta così liscia), la resistenza all'acqua è appena accettabile.
Su carta da fotocopie (scadente) questo inchiostro è invece purtroppo inutilizzabile: spiumaggio molto evidente, see-through e bleed-through alla massima potenza (si imbratta anche la pagina successiva). Questi difetti, uniti alla scorrevolezza molto scarsa ed al tratto molto ingrossato mi inducono a sconsigliarne l'uso in queste occasioni.**
Un giudizio
"Asa" = mattino (più o meno), quindi asa blue dovrebbe significare blue del mattino. Come colore ci siamo, ed è proprio bello - e pazienza che le sue caratteristiche di scrittura non siano perfette.
E il confronto con il Pilot Blue? Sono due inchiostri diversi: il Diamine è più brillante (e tende al turchese), il Pilot è invece un blu assoluto. Quest'ultimo, inoltre, ha secondo me migliori caratteristiche di scrittura. Insomma, non sono intercambiabili, ma va bene così.
* Questa penna passa dalla bocca della boccetta da 30 ml, ed è possibile caricarla direttamente da lì.
** E a non proporvene nemmeno la fotografia.
Penna e carta
Ho scoperto di apprezzare gli inchiostri blu, senza sfumature violacee. Ho maturato questo gusto dopo aver consumato alcune scatole di cartucce di inchiostro Pilot Blue, che ho recensito qualche mese fa (cfr. qui). In alcune discussioni qui sul forum si discuteva la sua somiglianza con l'Iroshizuku Asa-Gao, e la probabile somiglianza con l'Asa Blue di Diamine. Per esaltare somiglianze ed evidenziare le differenze tra quest'ultimo ed il Pilot Blue ho voluto mantenere le scelte fatte per la recensione di questo. Ho usato quindi la mia Pilot Custom Heritage 91*, equipaggiata con il converter CON-50, e un blocco Rhodia n° 13 (80 g/mq, a quadretti).
La prova
Iniziando a scrivere con questo inchiostro si apprezza subito la sua brillantezza, come correttamente mostrato dal campione disponibile sul sito del produttore.
La saturazione è ottima, così come la luminosità; non manca un piacevole shading. La carta Rhodia non ha bisogno di presentazioni, e molti la ritengono la migliore tra quelle disponibili in Italia; non stupisce quindi che usando questo inchiostro su questa carta non si osservino spiumaggio, see-through e bleed-through. Conoscendo la penna e la carta (molto liscia), devo osservare che la scorrevolezza offerta da quest'inchiostro non è elevatissima; anche questo, come tutti gli altri inchiostri Diamine che ho provato, non lubrifica il punto di contatto tra pennino e carta. Il flusso, in compenso, è molto controllato. Il tempo di asciugatura è accettabile (poco superiore ai 12 secondi, su questa carta così liscia), la resistenza all'acqua è appena accettabile.
Su carta da fotocopie (scadente) questo inchiostro è invece purtroppo inutilizzabile: spiumaggio molto evidente, see-through e bleed-through alla massima potenza (si imbratta anche la pagina successiva). Questi difetti, uniti alla scorrevolezza molto scarsa ed al tratto molto ingrossato mi inducono a sconsigliarne l'uso in queste occasioni.**
Un giudizio
"Asa" = mattino (più o meno), quindi asa blue dovrebbe significare blue del mattino. Come colore ci siamo, ed è proprio bello - e pazienza che le sue caratteristiche di scrittura non siano perfette.
E il confronto con il Pilot Blue? Sono due inchiostri diversi: il Diamine è più brillante (e tende al turchese), il Pilot è invece un blu assoluto. Quest'ultimo, inoltre, ha secondo me migliori caratteristiche di scrittura. Insomma, non sono intercambiabili, ma va bene così.
* Questa penna passa dalla bocca della boccetta da 30 ml, ed è possibile caricarla direttamente da lì.
** E a non proporvene nemmeno la fotografia.