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Eccola qua, la Etiopia fabbricata in Germania...

Questa è l'equivalente della penna italiana Aurora Etiopa.
Erano penne concepite per i soldati sul campo, da utilizzare con dell'inchiostro concentrato e acqua.
Etiopia era una penna a contagocce che conteneva, nel serbatoio posteriore, granuli di inchiostro che poi venivano mescolati ad acqua.
Questa penna ODO automatica a pistone è dotata di un complicato sistema a due camere.
La parte superiore veniva riempita dalla ditta con un denso concentrato di inchiostro mentre la parte inferiore era riempita con acqua.
Il pistone, infatti e un pistone con due sugheri, spostandosi in avanti, arriva in una piccola scanalatura che si trova all'interno del fusto e che si riempe del concentrato di inchiostro. Tirando il pistone indietro il concentrato si mescola all'acqua che si trova nella parte inferiore del serbatoio creando così l'inchiostro.
La penna è nuova, mai usata ma siccome il concentrato d'inchiostro, inserito nel 1939, ha colorato l'interno del cappuccio e il fusto è diventato un poco ambrato.
Questa penna è una versione speciale con una piccola scultura della testa di Federico re di Prussia, il suo soprannome era "Der alte Fritz". Per vedere le foto della versione normale vedere nel dabase di penboard.de: http://www.penboard.de/shop/details/06524

Saluti
Tom

Veramente bella, giustamente complicata tecnicamente e dalla massiccia linea militaresca non priva di una severa e virile eleganza (nella versione normale, però!!!).
La versione con il vecchio Imperatore, invece, evocativa di glorie passate (settecentesche! Federico era amico ed estimatore di J.S. Bach), ma davvero eccessiva...
E, veramente impagabile, la poesia di accompagnamento della "stilografica automatica" per "il soldato di ogni rango"!
Grazie, Maestro Tom!

Giorgio

Grazie Tom, oltre alla bellezza e alla rarità delle penne, questo tuo contributo è un tassello di storia!

Bella e con un sistema di caricamento davvero ingegnoso e funzionale.
Un pezzo di storia.
Grazie per questo intervento.

Davvero un oggetto interessante, grazie per avercelo fatto conoscere! E questa è anche interessante sul piano tecnico, anche se mi chiedo quanto potesse essere davvero pratica. Strano che per queste penne però si fossero fissati sull'avorio come colore, per l'Etiopia forse aveva senso per via della campagna cui si richiamava ed i colori del deserto, per questa mi chiedo da cosa derivasse.

Simone

Si, un pezzo davvero interessante.

Curiosamente, la penna e garantita per tutta la durata della guerra, (pero massimo fino al 1946....)
Simone - non existe solo la versione bianca. c´e anche la versione nera.

il sistema non e tanto stabile - specialmente l´interno di metallo che regge i due sugheri - la parte immersa nel concentrato di inchiostro
si corrode facilmente. Ho alcune penne versione nera - mai usata - ma all´interno rovinato lo stesso, perche rimasta piena di concentrato per sempre.

Saluti
Tom

La trovo veramente interessante! Anche se gli esemplari sono rovinati internamente, sono tuttavia dei fantastici reperti! Davvero un pezzo di storia!
Grazie per avermi fatto conoscere questa penna!

Complimenti Tom, bella penna peccato si rovini anche senza usarla.

Ciao Tom,

grazie per avermela fatta conoscere, non ne avevo mai sentito parlare!

A presto risentirci.
Stammi bene.
Marco

Forse risolto un mistero!

Tempo fa ho comperato una penna tedesca, della Mercedes, che mi ha lasciato di stucco per la presenza di due sugheri sul pistone. La devo ancora riparare perché non ho mai capito come funzionasse:

roccopin ha scritto:Forse risolto un mistero!

Tempo fa ho comperato una penna tedesca, della Mercedes, che mi ha lasciato di stucco per la presenza di due sugheri sul pistone. La devo ancora riparare perché non ho mai capito come funzionasse:

Ciao Rocco,
non ancora risolto mistero.. Per la Etiopia Tedesca, i due sugheri creano un serbatoio separato, per la tua, non si crea una camera separata.
secondo me, hanno messo una doppia sicurezza, come vedi, il sughero principale si e rotto, il secondo no. sughero due dovrebbe evitare, che inchiostro sporca e corrode il meccanismo.

Saluti Tom