Sailor Procolor 500 Shikisai Special Edition Black
Inviato: martedì 15 luglio 2014, 14:51
Ciao a tutti!
Questa è la mia prima recensione vera e propria..quindi se sbaglio qualcosa o se ometto qualcosa, ditemi pure e provvederò a colmare la lacuna! Ho preso ispirazione come struttura della recensione, dalle varie recensioni di molte penne che ho letto in questo forum, quindi spero vada bene!
Allora, ho visto che la Sailor Procolor 500 è già stata recensita, ma volevo dire la mia opinione su questa edizione speciale limitata che è la Shikisai
Per chi non conoscesse la Procolor 500, giusto dire che si tratta di una delle Sailor economiche (prezzo intorno ai 60€) con il pennino in acciaio che esce di fabbrica Fine (F).
La Shikisai (o meglio, per esser pignoli, la Sailor Procolor 500 Shikisai) è una edizione speciale della Sailor, che rimarrà in produzione solo per un tempo limitato. Si tratta di una penna di fascia media/economica, con caricamento a cartuccia o converter (che la Sailor include nel prezzo e nella confezione), realizzata in plastica colorata blu scuro/nero con un effetto "cielo stellato", con la forma della Sailor 1911.
Dal punto di vista estetico/stilistico, ricalcando le forme della 1911, si tratta di una penna "classico", dalla forma di sigaro, che risulta elegante ed allo stesso tempo comoda per scrivere, anche alla lunga.
Sebbene appartenga ad una fascia media/economica, la realizzazione ed i materiali scelti sono veramente eccezionali, con una cura al dettaglio maniacale che Sailor offre in tutte le sue penne, a prescindere dal prezzo.
Le finiture son davvero eccellenti.
Questa penna appartiene ad una serie dedicata ai colori stagionali, e questa versione è dedicata all'inverno: Shikisai Black infatti fa riferimento al cielo stellato invernale, e per questo adotta il colore blu scuro screziato da dettagli luminosi, con finiture cromate. Rispetto al rosa della Sakura (Primavera), al rosso della Akenazora (Autunno) ed alla demonstrator Uchimizu (Estate), la penna risulta molto interessante ed elegante, rifacendosi ai vari modelli "Galaxy" di altre marche (tipo la Platinum, con la versione Galaxy Sparkle e la Pilot con la molto più colorata Capless Raden) o la stessa Sailor con un'edizione limitata, bellissima, ma decisamente più costosa che si chiamava Sailor Galaxy Raden.
Veniamo comunque al dunque, questi sono i dati "di fabbrica" per questa penna (come per le Procolor 500 in genere)
DATI TECNICI:
Lunghezza da chiusa: 13,6 cm.
Lunghezza da aperta: 12 cm. (la Sailor Sapporo è di 11,2 cm.)
Lunghezza con cappuccio posted: 14,8
Spessore impugnatura: 0,9 cm.
Lunghezza pennino: 2 cm.
Spazio impugnatura: 1,7 cm. prima di incontrare 0,5 cm. di filettatura di avvitamento.
Capacità converter: 0,7 ml.
PESO:
- da carica: 20 gr.
- senza cappuccio: 12 gr.
- del cappuccio: 8 gr.
Sistema di caricamento: cartuccia proprietaria / converter fornito in dotazione
Pennino F in acciaio
Cappuccio ad avvitamento (non a pressione).
Il pennino è solo F, quindi teniamo presente che si tratta di un F Sailor, che è spesso e volentieri più sottile di un EF di molte altre marche.
Passiamo al giudizio...
Estetica e design: 10
La forma è la classica ogivale Sailor, che contraddistingue tutta la linea “1911” ad eccezione delle Professional Gear (tra cui la Sapporo) che hanno le estremità tronche e risultano quindi più smussate e meno dinoccolate.
La peculiarità del modello in questione è data da una costellazione glitterata molto discreta, su uno sfondo blu scuro/nero. I dettagli sono molto curati e ben rifiniti, c'è un piccolo anello alla sommità del cappuccio per corredare la solida e robusta clip, la quale ha uno spazio di ancoraggio di 3,8 cm, ed una fascia di 0,8 cm nella parte bassa del cappuccio con la solita scritta che contraddistingue Salir: “SAILOR JAPAN FOUNDED 1911”.
I dettagli sono cromati, così come il pennino in acciaio.
Realizzazione e qualità: 10
Il materiale è resina (plastica) ma la qualità è tangibile, come sempre quando si parla di Sailor. La realizzazione è, come sempre per le Sailor, curata in maniera maniacale. La penna è molto leggera, la resina non è pesante, l'unica parte più "robusta" e "pesante" è il cappuccio, probabilmente anche per gli inserti in metallo, ma anche per l'intenzione di proteggere la parte più importante di tutte le penne: il pennino.
Peso e dimensioni: 10
Leggera, maneggevole, di dimensioni adeguate.
Indifferente l’utilizzo con o senza cappuccio, la penna è molto leggera e ben bilanciata, per cui risulta comoda in ogni situazione.
Pennino e prestazioni: 10
La prima penna Sailor che ho avuto, che corrisponde in fin dei conti anche alla mia prima e vera penna (ne ho avute altre, ma non le ho mai usate quanto quella) è la Sailor Sapporo, una delle più blasonate Sailor e tra i pennini più apprezzati di sempre. Onestamente ero veramente curioso di vedere se l'estrema qualità di quel pennino Sailor in oro, fosse possibile riprodurla su un pennino d'acciaio e, devo ammettere, di non essere rimasto deluso dalla qualità del pennino della Shikisai Black. Indubbiamente l'acciaio è un materiale rigido, sicuramente più dell'oro, per cui la differenza si sente, ma rigidità a parte, risulta veramente un signor pennino, super scorrevole, sebbene il suo "Fine" sia veramente molto sottile, non perde mai di flusso, nessuna falsa partenza. La rigidità, per chi è abituato a pennini più morbidi, può essere un problema le prime volte che si decise di scrivere con la Shikisai, ma una volta "trovato un accordo" con quel pennino, si scivolerà che è una bellezza. Ovviamente tra il pennino d'oro della Sapporo e la Shikisai con pennino in acciaio vi è differenza, ma non non c'è affatto un abisso in ambito di affidabilità, precisione e scorrevolezza, anzi, la differenza è veramente minima, se si è abituati alla Sapporo con pennino F o EF, la Shikisai risulterà veramente familiare.
Non ho ancora trovato, nell'uso, incertezze di scrittura o false partenze, sebbene il tratto sottile si presti normalmente a questo gioco, il pennino della Shikisai non delude.
Su carta normale da stampa o su quadernetti moleskine il tratto è preciso come un rapidografo, non ci sono sbavature, ne slargamenti. Calcando un po' la mano si ottiene (ovviamente) un tratto più grosso, e sebbene il pennino sia rigido, consente il gioco dell'incremento del tratto senza nessun problema.
Mi è stato chiesto se il pennino in acciaio fosse lavorato o (come per la Lamy Safari, ad esempio) fosse più "easy".
Allego due scatti in cui si vedono nel dettaglio i pennini della Shikisai Black (quello di sopra) e della Sapporo (quello di sotto)
Con luce leggermente differente:
Qualità / Prezzo: 10
Per una penna dal costo così ridotto (60€) ci si aspetta una qualità scarsa (dopotutto non è raro trovare penne da 500€), ma onestamente questa penna è sbalorditiva sia come qualità, sia come rapporto qualità/prezzo. Per cui il mio voto è massimo, direi che non ci sono paragoni per quello che ho provato, una penna che non ha mai incertezze.
In definitiva è una penna che consiglio veramente spassionatamente, a parte la bellezza (soggettiva), che secondo me è veramente alta (adoro il colore ed il design), è una penna perfetta per chi cerca l'alta qualità ad un prezzo contenuto.
Personalmente l'ho provata con l'inchiostro nero che preferisco, cioè il Sailor Kiwa-Guro Black, ma leggendo sul web, non vengono segnalati problemi con altri inchiostri, anzi, pare che questa penna li digerisca tutti senza batter ciglio.
Allego qualche foto.
Grazie a tutti!
Questa è la mia prima recensione vera e propria..quindi se sbaglio qualcosa o se ometto qualcosa, ditemi pure e provvederò a colmare la lacuna! Ho preso ispirazione come struttura della recensione, dalle varie recensioni di molte penne che ho letto in questo forum, quindi spero vada bene!
Allora, ho visto che la Sailor Procolor 500 è già stata recensita, ma volevo dire la mia opinione su questa edizione speciale limitata che è la Shikisai
Per chi non conoscesse la Procolor 500, giusto dire che si tratta di una delle Sailor economiche (prezzo intorno ai 60€) con il pennino in acciaio che esce di fabbrica Fine (F).
La Shikisai (o meglio, per esser pignoli, la Sailor Procolor 500 Shikisai) è una edizione speciale della Sailor, che rimarrà in produzione solo per un tempo limitato. Si tratta di una penna di fascia media/economica, con caricamento a cartuccia o converter (che la Sailor include nel prezzo e nella confezione), realizzata in plastica colorata blu scuro/nero con un effetto "cielo stellato", con la forma della Sailor 1911.
Dal punto di vista estetico/stilistico, ricalcando le forme della 1911, si tratta di una penna "classico", dalla forma di sigaro, che risulta elegante ed allo stesso tempo comoda per scrivere, anche alla lunga.
Sebbene appartenga ad una fascia media/economica, la realizzazione ed i materiali scelti sono veramente eccezionali, con una cura al dettaglio maniacale che Sailor offre in tutte le sue penne, a prescindere dal prezzo.
Le finiture son davvero eccellenti.
Questa penna appartiene ad una serie dedicata ai colori stagionali, e questa versione è dedicata all'inverno: Shikisai Black infatti fa riferimento al cielo stellato invernale, e per questo adotta il colore blu scuro screziato da dettagli luminosi, con finiture cromate. Rispetto al rosa della Sakura (Primavera), al rosso della Akenazora (Autunno) ed alla demonstrator Uchimizu (Estate), la penna risulta molto interessante ed elegante, rifacendosi ai vari modelli "Galaxy" di altre marche (tipo la Platinum, con la versione Galaxy Sparkle e la Pilot con la molto più colorata Capless Raden) o la stessa Sailor con un'edizione limitata, bellissima, ma decisamente più costosa che si chiamava Sailor Galaxy Raden.
Veniamo comunque al dunque, questi sono i dati "di fabbrica" per questa penna (come per le Procolor 500 in genere)
DATI TECNICI:
Lunghezza da chiusa: 13,6 cm.
Lunghezza da aperta: 12 cm. (la Sailor Sapporo è di 11,2 cm.)
Lunghezza con cappuccio posted: 14,8
Spessore impugnatura: 0,9 cm.
Lunghezza pennino: 2 cm.
Spazio impugnatura: 1,7 cm. prima di incontrare 0,5 cm. di filettatura di avvitamento.
Capacità converter: 0,7 ml.
PESO:
- da carica: 20 gr.
- senza cappuccio: 12 gr.
- del cappuccio: 8 gr.
Sistema di caricamento: cartuccia proprietaria / converter fornito in dotazione
Pennino F in acciaio
Cappuccio ad avvitamento (non a pressione).
Il pennino è solo F, quindi teniamo presente che si tratta di un F Sailor, che è spesso e volentieri più sottile di un EF di molte altre marche.
Passiamo al giudizio...
Estetica e design: 10
La forma è la classica ogivale Sailor, che contraddistingue tutta la linea “1911” ad eccezione delle Professional Gear (tra cui la Sapporo) che hanno le estremità tronche e risultano quindi più smussate e meno dinoccolate.
La peculiarità del modello in questione è data da una costellazione glitterata molto discreta, su uno sfondo blu scuro/nero. I dettagli sono molto curati e ben rifiniti, c'è un piccolo anello alla sommità del cappuccio per corredare la solida e robusta clip, la quale ha uno spazio di ancoraggio di 3,8 cm, ed una fascia di 0,8 cm nella parte bassa del cappuccio con la solita scritta che contraddistingue Salir: “SAILOR JAPAN FOUNDED 1911”.
I dettagli sono cromati, così come il pennino in acciaio.
Realizzazione e qualità: 10
Il materiale è resina (plastica) ma la qualità è tangibile, come sempre quando si parla di Sailor. La realizzazione è, come sempre per le Sailor, curata in maniera maniacale. La penna è molto leggera, la resina non è pesante, l'unica parte più "robusta" e "pesante" è il cappuccio, probabilmente anche per gli inserti in metallo, ma anche per l'intenzione di proteggere la parte più importante di tutte le penne: il pennino.
Peso e dimensioni: 10
Leggera, maneggevole, di dimensioni adeguate.
Indifferente l’utilizzo con o senza cappuccio, la penna è molto leggera e ben bilanciata, per cui risulta comoda in ogni situazione.
Pennino e prestazioni: 10
La prima penna Sailor che ho avuto, che corrisponde in fin dei conti anche alla mia prima e vera penna (ne ho avute altre, ma non le ho mai usate quanto quella) è la Sailor Sapporo, una delle più blasonate Sailor e tra i pennini più apprezzati di sempre. Onestamente ero veramente curioso di vedere se l'estrema qualità di quel pennino Sailor in oro, fosse possibile riprodurla su un pennino d'acciaio e, devo ammettere, di non essere rimasto deluso dalla qualità del pennino della Shikisai Black. Indubbiamente l'acciaio è un materiale rigido, sicuramente più dell'oro, per cui la differenza si sente, ma rigidità a parte, risulta veramente un signor pennino, super scorrevole, sebbene il suo "Fine" sia veramente molto sottile, non perde mai di flusso, nessuna falsa partenza. La rigidità, per chi è abituato a pennini più morbidi, può essere un problema le prime volte che si decise di scrivere con la Shikisai, ma una volta "trovato un accordo" con quel pennino, si scivolerà che è una bellezza. Ovviamente tra il pennino d'oro della Sapporo e la Shikisai con pennino in acciaio vi è differenza, ma non non c'è affatto un abisso in ambito di affidabilità, precisione e scorrevolezza, anzi, la differenza è veramente minima, se si è abituati alla Sapporo con pennino F o EF, la Shikisai risulterà veramente familiare.
Non ho ancora trovato, nell'uso, incertezze di scrittura o false partenze, sebbene il tratto sottile si presti normalmente a questo gioco, il pennino della Shikisai non delude.
Su carta normale da stampa o su quadernetti moleskine il tratto è preciso come un rapidografo, non ci sono sbavature, ne slargamenti. Calcando un po' la mano si ottiene (ovviamente) un tratto più grosso, e sebbene il pennino sia rigido, consente il gioco dell'incremento del tratto senza nessun problema.
Mi è stato chiesto se il pennino in acciaio fosse lavorato o (come per la Lamy Safari, ad esempio) fosse più "easy".
Allego due scatti in cui si vedono nel dettaglio i pennini della Shikisai Black (quello di sopra) e della Sapporo (quello di sotto)
Con luce leggermente differente:
Qualità / Prezzo: 10
Per una penna dal costo così ridotto (60€) ci si aspetta una qualità scarsa (dopotutto non è raro trovare penne da 500€), ma onestamente questa penna è sbalorditiva sia come qualità, sia come rapporto qualità/prezzo. Per cui il mio voto è massimo, direi che non ci sono paragoni per quello che ho provato, una penna che non ha mai incertezze.
In definitiva è una penna che consiglio veramente spassionatamente, a parte la bellezza (soggettiva), che secondo me è veramente alta (adoro il colore ed il design), è una penna perfetta per chi cerca l'alta qualità ad un prezzo contenuto.
Personalmente l'ho provata con l'inchiostro nero che preferisco, cioè il Sailor Kiwa-Guro Black, ma leggendo sul web, non vengono segnalati problemi con altri inchiostri, anzi, pare che questa penna li digerisca tutti senza batter ciglio.
Allego qualche foto.
Grazie a tutti!