Recensione Osama mini
Inviato: mercoledì 7 maggio 2014, 19:10
E' una penna che avrà (a detta della titolare del negozio dove l'ho presa) almeno 15 anni e me la sono portata a casa per 10 euro.
Una immagine vale più di 1000 parole
La penna è costruita in legno e metallo...molto molto solida e compatta a vedersi.
Una volta disassemblata si presenta così (da notare la cartuccia in dotazione con l'inchiostro che è quasi completamente evaporato dopo tutti questi anni)
Il fusto è molto leggero e tutto il peso viene bilanciato nell'impugnatura che è in metallo molto pesante con effetto satinato molto gradevole al tatto.
Nel complesso il peso si fa sentire sia usandola con il cappuccio (per chi ha le mani grandi) sia senza tendendo a stancare la mano dopo un utilizzo prolungato.
Qui senza cappuccio
E qui con il cappuccio (sul quale troviamo impresso il marchio della osama)
Ribadisco la grande sensazione di solidità che sa regalare una volta impugnata e vorrei segnalare inoltre la forma che se al primo colpo d'occhio potrebbe risultare bizzara...si rivela invece dispensatrice di grande ergonomia.
Inoltre le finiture e gli accoppiamenti tra i material isono molto curati facendomi pensare che forse questa penna costaa ben più di 10 euro (o dovrei dire 20.000 lire?) all'epoca.
Poco sopra l'impugnatura c'è una parte rivestita in gomma morbida che serve a dare maggior grip e che trovo molto pratica.
Il pennino è uno schmidt iridium point ed è di misura M.
Proprio sul pennino vorrei spendere due parole perchè regala un comfort di scrittura veramente gradevole!
Scorre morbidissimo e sembra accarezzare la carta producendo solo un limitatissimo fruscio sulle carte più grossolane.
E' inoltre leggermente (leggermente) flessibile.
Il tratto M mi sembra corretto in questo caso perchè la linea non è troppo doppia o troppo fine.
Ovviamente (visto lo stato in cui si trovava l'inchiostro all'interno) non ho utilizzato la cartuccia in dotazione ma una classica pelikan 4001 brilliant black (la penna può ospitare una singola cartuccia standard o una singola large come la waterman però non 2 standard insieme).
E' partita subito e senza incertezze.
Il tratto è fluido e costante, molto preciso per essere un M.
Dopo averci scritto qualche pagina l'ho posata perchè mi aveva stancato leggermente la mano, forse è più una penna da "firme" o da piccoli appunti più che da scrivano ma posso assicurarvi che scriverci è veramente gradevole e appagante!
Veniamo alla prova di scrittura (in fondo c'è pure una mini comparativa con il pennino 18k M della mia montblanc meisterstuck 144)
In definitiva è una penna che consiglio e che mi ha positivamente colpito, oltre che per il fatto di essere una serie penso limitata e quindi forse avrà pure un minimo valore collezionistico.
L'unica nota negativa è il non poter alloggiare una cartuccia di riserva nel fusto, anche se potendo inserire una in misura large il problema non è poi così importante.
Giudizio finale: 9/10
Una immagine vale più di 1000 parole
La penna è costruita in legno e metallo...molto molto solida e compatta a vedersi.
Una volta disassemblata si presenta così (da notare la cartuccia in dotazione con l'inchiostro che è quasi completamente evaporato dopo tutti questi anni)
Il fusto è molto leggero e tutto il peso viene bilanciato nell'impugnatura che è in metallo molto pesante con effetto satinato molto gradevole al tatto.
Nel complesso il peso si fa sentire sia usandola con il cappuccio (per chi ha le mani grandi) sia senza tendendo a stancare la mano dopo un utilizzo prolungato.
Qui senza cappuccio
E qui con il cappuccio (sul quale troviamo impresso il marchio della osama)
Ribadisco la grande sensazione di solidità che sa regalare una volta impugnata e vorrei segnalare inoltre la forma che se al primo colpo d'occhio potrebbe risultare bizzara...si rivela invece dispensatrice di grande ergonomia.
Inoltre le finiture e gli accoppiamenti tra i material isono molto curati facendomi pensare che forse questa penna costaa ben più di 10 euro (o dovrei dire 20.000 lire?) all'epoca.
Poco sopra l'impugnatura c'è una parte rivestita in gomma morbida che serve a dare maggior grip e che trovo molto pratica.
Il pennino è uno schmidt iridium point ed è di misura M.
Proprio sul pennino vorrei spendere due parole perchè regala un comfort di scrittura veramente gradevole!
Scorre morbidissimo e sembra accarezzare la carta producendo solo un limitatissimo fruscio sulle carte più grossolane.
E' inoltre leggermente (leggermente) flessibile.
Il tratto M mi sembra corretto in questo caso perchè la linea non è troppo doppia o troppo fine.
Ovviamente (visto lo stato in cui si trovava l'inchiostro all'interno) non ho utilizzato la cartuccia in dotazione ma una classica pelikan 4001 brilliant black (la penna può ospitare una singola cartuccia standard o una singola large come la waterman però non 2 standard insieme).
E' partita subito e senza incertezze.
Il tratto è fluido e costante, molto preciso per essere un M.
Dopo averci scritto qualche pagina l'ho posata perchè mi aveva stancato leggermente la mano, forse è più una penna da "firme" o da piccoli appunti più che da scrivano ma posso assicurarvi che scriverci è veramente gradevole e appagante!
Veniamo alla prova di scrittura (in fondo c'è pure una mini comparativa con il pennino 18k M della mia montblanc meisterstuck 144)
In definitiva è una penna che consiglio e che mi ha positivamente colpito, oltre che per il fatto di essere una serie penso limitata e quindi forse avrà pure un minimo valore collezionistico.
L'unica nota negativa è il non poter alloggiare una cartuccia di riserva nel fusto, anche se potendo inserire una in misura large il problema non è poi così importante.
Giudizio finale: 9/10