FountainPen.it Forum

Cari amici
mi rivolgo a voi per un piccolo aiuto per sapere quali penne stilografiche erano più diffuse agli inizi degli anni ottanta.

La domanda non è puramente accademica, ma ha lo scopo di scegliere quali penne stilografiche far usare ad un nuovo personaggio, che in questo periodo sto caratterizzando.

Per non commettere errori sui modelli potrei agevolmente cavarmela mettendo sulla scrivania un' Aurora nera ed una Pelikan verde-nera e poi nel taschino una Parker in oro.
Però mi sono chiesto se a queste penne un po' "anonime", con l'aiuto degli amici del forum, non potrei aggiungerne altrettante, indicando marca e modello, così da creare una piccola collezione molto più simpatica.

Le tre penne, che al momento, ho messo in mano a questo personaggio sono quelle che usavo da anni prima di imbattermi in un certo Marco Moricci di Firenze ed in questo forum, tanto che il numero di penne attualmente in uso è moltiplicato sei volte!

In attesa dei vostri suggerimenti ringrazio chi ha avuto la pazienza di leggermi e chi avrà la cortesia di rispondermi.

Ciao

L' MB 149, l'Aurora Hastil.
La produzione è antecedente, ma agli inizi anni '80 erano ancora usate.
Le Omas ad ogiva e le sfaccettate ma con la clip sfaccettata senza rotella.

Negli anni 80 ero ancora un bambino, però di primo acchito mi vengono in mente alcuni strumenti di scrittura dal design molto riconoscibile o comunque originale:

Aurora Thesi - Marco Zanuso (1974)
Lamy Safari - Wolfgang Fabian (anni 80)
Parafernalia Revolution - Sergio Carpani (1978)
Pilot Capless - (1964)

Waterman Man 100

Negli anni '80 c'ero ed utilizzavo anche se poco alcune stilografiche,
nell'82 comperai una Hastil in acciaio e con il resto Killers degli Iron Maiden (che fu un acquisto migliore della penna )
mi regalarono una 75 in argento nell'84, poi una Omas Milord nel l'86, dopo non ricordo mi spiace...

Scusate il fuori argomento, ma Killers dei Maiden merita una sgridata
GM, che disco!!
Ricordo molte Auretta Lusso...Ricordo male?

Eh, anche più di una..... mitici Irons

Io negli anni 80 c'ero, e ricordo come penne diffuse:
Parker 75
Omas classica sfaccettata nelle diverse misure
Waterman 100
Montblanc varie
Cross quelle sottili e affusolate (non ricordo il modello)
Mio padre usava una biro aurora hastil (quella a sezione rettangolare) e una biro nazareno gabrielli.

C'ero anch'io e direi senzaltro parker 75 e anche le sheaffer imperial, targa e nononsense.
Aggiungo parker arrow.
Non avevo soldi per i dischi e quei pochi, li spendevo in cassette (intese come nastri), attrezzi e componenti elettronici.

Io negli anni 80 ricordo di aver avuto per le mani una waterman in acciaio satinato, ma non saprei indicarne il modello, una bellissima Hastil in acciaio, una Pelikan M150 (verde e nera, appunto!), la mitica Sheaffer nononsense, che ho anche recensito lo scorso anno e una Sheaffer Prelude, ahimè, smarrita nel 2001...

Paper Mate, nelle sue varie declinazioni. La biro invece era la Jotter, sia in acciaio che placcata oro. Tutti ne avevamo almeno una, era il classico regalo di comunioni e cresime. Negli anni '80 erano molto di moda le penne placcate oro.

Sinceramente non saprei dire i modelli, ma negli anni 80 non erano molto, molto, considerate le Parker?

Parker senz'altro, 75 per la fascia alta, 45 per le economiche. Ma all'epoca ero ancora a sfera e a parte la Jotter che dominava ricordo la ballograf che scriveva da dio e le paper mate.

Simone

....e i primi roller?
Mi ricordo nei primi anni 80 quelli della pentel, tutti di plastica color verde, con il tappino sul retro e un fermaglino sul cappuccio, entrambi del colore dell'inchiostro

Aggiunta: trovati su google; pentel R50

Bravo Fabri00!! I roller della Pentel. Io ricordo di averne ricevuto uno in regalo il 12 aprile 1980 (compivo 17 anni!!). Se lo ritrovassi nella sua scatola e con le istruzioni a casa di mia madre, vi potrei dire anche il modello!! Era in metallo satinato con sezione in plastica, non mi ricordo se il refill fosse un tutt'uno con la sezione... Mah. Non scriveva benissimo, lo provai per curiosità, ma lo accantonai quasi subito per tornare alla stilo.