Recensione Delta Markiaro Trentaremi
Inviato: giovedì 10 aprile 2014, 14:13
Dopo mesi di "apprendistato" leggendo molto, e dopo aver ampliato la mia esperienza diretta del mondo delle stilografiche con una penna "vintage" (la Delta Everest 17) e una penna nuova (la Delta The Journal Fusion), ed in attesa dell'Aleph, finalmente provo a dare il mio primo, piccolo, contributo al forum.
La Delta Markiaro Trentaremi è stata la mia porta d'ingresso in questo mondo affascinante.
Per Natale mia moglie decide di regalarmi la versione refill di questa penna, e me ne innamoro talmente che il 7 gennaio acquisto la sorella gemella stilografica.
Ma andiamo con ordine.
Aspetto:
La penna ha uno stile derivato dalle flat top, con il corpo della penna leggermente bombato, ma con il cappuccio viceversa "svasato", e questo elemento slancia moltissimo la linea dell'insieme.
Le dimensioni sono 12,9 cm chiusa, 12 cm aperta senza cappuccio, 16 cm aperta con il cappuccio calzato. Diametro massimo 1,4 cm; diametro all'impugnatura 1,1 cm. Il Cappuccio presenta una clip leggermente arcuata (che si inserisce sul cappuccio con una anella) che termina con una piccola rondella. Sul bordo inferiore del cappuccio è presente una seconda anella. Le finiture di queste parti metalliche sono rodiate. La sommità del capuccio, piatta, presenta l'incisione di una piccola stella marina a cinque braccia, emblema della Markiaro.
Il corpo della penna presenta una piccola veretta verso il fondello di circa 2 mm di spessore con finitura in simil madreperla.
Materiali:
La penna è realizzata in resina di alta qualita lavorata al tornio dal pieno.
Il mio esemplare è in colore bronzo con effetto perlescente, che personalmente trovo molto elegante.
Finiture:
Tra le mie penne non stilografiche c'è anche una Dolcevita Zen. Questo mi permette di dire che il livello di finitura della Trentaremi è assolutamente confrontabile con quello della sorella più blasonata. Certo non c'è la vera in argento inserita nel cappuccio, ma viceversa la filettatura del gruppo di scrittura è realizzata in metallo: evidentemente hanno pensato che la Trentaremi possa essere una di quelle penne che scrive realmente, e quindi si sono immaginati un numero di aperture e chiusure della penna tale da richiedere quel particolare in metallo.
In sintesi: le finiture sono ottime in assoluto, ancora di più considerando il prezzo della penna. Pennino:
È in acciaio. È incisa la stessa stella marina riportata anche sul cappuccio. Sono incisi sia il marchio "Marchiaro" che la misura del tratto (F nel mio caso). Il foro di sfiato è circolare. Ricordo che per questa penna sono disponibili solo pennini F o M. Sistema di caricamento:
Sono le classiche cartucce standard, o eventualmente un converter da acquistare separatamente e che si inserisce a pressione.
Qualità di scrittura:
Che dire?
Adesso che ho potuto fare il confronto con altre penne stilografiche posso tranquillamente affermare che la penna scrive veramente molto bene e che non teme il confronto con modelli più blasonati.
Si impugna bene, anche se forse è un pelo sottile per i miei gusti.
Senza il cappuccio è troppo corta e troppo leggera, con il cappuccio calzato diventa perfetta e ben equilibrata nella mano
Ma quello che stupisce è il pennino. È vero che è in acciaio, ed è altrettanto vero che è molto rigido, ma è veramente scorrevolissimo ed il flusso molto abbondante, quasi un innaffiatoio.
Con l'Aurora Black pare di volare ed il tratto diventa quasi da pennino M.
Ho fatto la quasi follia di caricarla con quella brutta bestia del J. Herbin Café des Iles e.... funziona! Anche se gratta un po' Conclusioni:
- Aspetto: 9 Bella penna, realizzata ottimamente, senza tanti orpelli e fronzoli ma elegante.
- Scrittura: 9 Non è un pennino d'oro giapponese, ma la mia Trentaremi scrive veramente bene.
- Sistema di caricamento: 6 Un classico cartuccia/converter senza infamia e senza lode, adatto al prezzo della penna.
- Qualità/Prezzo: 10 Per me é IMBATTIBILE. È una bella penna, è realizzata con cura e con materiali di pregio, scrive molto bene e costa relativamente poco!
Spero di non avervi annoiato con le mie chiacchere.
Antonio
La Delta Markiaro Trentaremi è stata la mia porta d'ingresso in questo mondo affascinante.
Per Natale mia moglie decide di regalarmi la versione refill di questa penna, e me ne innamoro talmente che il 7 gennaio acquisto la sorella gemella stilografica.
Ma andiamo con ordine.
Aspetto:
La penna ha uno stile derivato dalle flat top, con il corpo della penna leggermente bombato, ma con il cappuccio viceversa "svasato", e questo elemento slancia moltissimo la linea dell'insieme.
Le dimensioni sono 12,9 cm chiusa, 12 cm aperta senza cappuccio, 16 cm aperta con il cappuccio calzato. Diametro massimo 1,4 cm; diametro all'impugnatura 1,1 cm. Il Cappuccio presenta una clip leggermente arcuata (che si inserisce sul cappuccio con una anella) che termina con una piccola rondella. Sul bordo inferiore del cappuccio è presente una seconda anella. Le finiture di queste parti metalliche sono rodiate. La sommità del capuccio, piatta, presenta l'incisione di una piccola stella marina a cinque braccia, emblema della Markiaro.
Il corpo della penna presenta una piccola veretta verso il fondello di circa 2 mm di spessore con finitura in simil madreperla.
Materiali:
La penna è realizzata in resina di alta qualita lavorata al tornio dal pieno.
Il mio esemplare è in colore bronzo con effetto perlescente, che personalmente trovo molto elegante.
Finiture:
Tra le mie penne non stilografiche c'è anche una Dolcevita Zen. Questo mi permette di dire che il livello di finitura della Trentaremi è assolutamente confrontabile con quello della sorella più blasonata. Certo non c'è la vera in argento inserita nel cappuccio, ma viceversa la filettatura del gruppo di scrittura è realizzata in metallo: evidentemente hanno pensato che la Trentaremi possa essere una di quelle penne che scrive realmente, e quindi si sono immaginati un numero di aperture e chiusure della penna tale da richiedere quel particolare in metallo.
In sintesi: le finiture sono ottime in assoluto, ancora di più considerando il prezzo della penna. Pennino:
È in acciaio. È incisa la stessa stella marina riportata anche sul cappuccio. Sono incisi sia il marchio "Marchiaro" che la misura del tratto (F nel mio caso). Il foro di sfiato è circolare. Ricordo che per questa penna sono disponibili solo pennini F o M. Sistema di caricamento:
Sono le classiche cartucce standard, o eventualmente un converter da acquistare separatamente e che si inserisce a pressione.
Qualità di scrittura:
Che dire?
Adesso che ho potuto fare il confronto con altre penne stilografiche posso tranquillamente affermare che la penna scrive veramente molto bene e che non teme il confronto con modelli più blasonati.
Si impugna bene, anche se forse è un pelo sottile per i miei gusti.
Senza il cappuccio è troppo corta e troppo leggera, con il cappuccio calzato diventa perfetta e ben equilibrata nella mano
Ma quello che stupisce è il pennino. È vero che è in acciaio, ed è altrettanto vero che è molto rigido, ma è veramente scorrevolissimo ed il flusso molto abbondante, quasi un innaffiatoio.
Con l'Aurora Black pare di volare ed il tratto diventa quasi da pennino M.
Ho fatto la quasi follia di caricarla con quella brutta bestia del J. Herbin Café des Iles e.... funziona! Anche se gratta un po' Conclusioni:
- Aspetto: 9 Bella penna, realizzata ottimamente, senza tanti orpelli e fronzoli ma elegante.
- Scrittura: 9 Non è un pennino d'oro giapponese, ma la mia Trentaremi scrive veramente bene.
- Sistema di caricamento: 6 Un classico cartuccia/converter senza infamia e senza lode, adatto al prezzo della penna.
- Qualità/Prezzo: 10 Per me é IMBATTIBILE. È una bella penna, è realizzata con cura e con materiali di pregio, scrive molto bene e costa relativamente poco!
Spero di non avervi annoiato con le mie chiacchere.
Antonio