FountainPen.it Forum

Premetto che non sono un collezionista. Nel senso che tutte le penne che ho le inchiostro e le uso o meglio, le vorrei usare abitualmente.
Proprio perchè mi piace scriverci, indipendentemente dal loro valore.
Non ne ho molte. In tutto sarannno una trentina circa. ma quelle con cui veramente mi piace scriverci sono una quindicina, di varie marche (Aurora, Pelikan, Pilot, Monteverde, Twsbi, Parker, Waterman, Omas più alcune artigianali /anonime, ma che scrivono bene)e tutte di fascia media o economica, a parte la Aurora 88 Big.
Qual' è il problema?
Il problema è che vorrei usarle tutte regolarmente e quotidianamente, anche perchè ognuna ha un inchiostro diverso, come colore e marca, ma, francamente, non ci riesco.
Eppure faccio un lavoro nel quale si scrive non poco (ed io scrivo sempre rigorosamente a mano e poi al pc), ma non riesco ad utilizzarle tutte come vorrei e come loro meriterebbero.
Allora mi cimento in scarabocchi, parole incrociate, disegnini, appunti volanti, ecc. Il tutto per cercare di non trascurare troppo qualche penna, ma alla fine non ci riesco e qualcuna rimane ferma troppo a lungo, tanto che quando vado a riprenderla può capitare che l'inchiostro stenti a ripartire oppure, nelle penne a cartuccia noto che questa è vuota perchè l'inchiostro è nel frattempo evaporato....
E ora sta per arrivare anche la Aleph.... Aiutoooo!!!!!
Ma voi come fate con tutte le vostre penne?

Io ho più o meno la metà delle tue penne e le uso tutte ma diciamo, che "anticipo il fine corsa", cioè le cambio ogni settimana, certo, non si possono usare trenta penne in un mese, è proprio impossibile, ma così più o meno sono tutte utilizzate in modo omogeneo.

Ciao Fabio,
avendo anch'io un buon numero di penne e avendo effettivamente piacere ad usarle tutte, adotto il metodo della "rotazione breve".
Tre o quattro (max) penne inchiostrate per volta e una o due ricariche di converter per ciascuna e poi cambio del "parco macchine" in uso

Idem, la mia rotazione è composta di 2-3 "cavalli di battaglia", che non cambiano mai.
Il resto delle penne sono in un portapenne in pelle da 48 posti, dal quale "prelevo" di volta in volta 2-3 penne che inchiostro e uso per un po', anche a seconda delle necessità del momento.
Idem per gli inchiostri. In pratica nel giro di un anno riesco ad usare almeno una volta ognuna delle mie penne.

Carissimo Fabio, ho grosso modo lo stesso numero di penne. Qualche penna di valore, qualche penna molto economica, qualche penna media.
Eccetto qualche penna che reputo più bisognosa di attenzioni di altre - ma si contano sulle dita di una mano - tutte le altre mi accompagnano quotidianamente qui in ufficio. Sono usate per qualsiasi cosa: schizzi, appunti, ghirigori antistress durante le telefonate, firme.
Ne porto sempre due: una caricata con un inchiostro più serioso, e con pennino fine, per scrivere sulla carta da fotocopie. Un'altra, con l'inchiostro che più mi piace, che uso per i miei appunti personali sui miei quaderni. La rotazione è tipicamente settimanale.

Anche io cerco di usare tutte le mie penne a rotazione, di solito dopo un paio di settimane di utilizzo di un gruppo di penne mi viene voglia di cambiare, allora mi passo una bella serata a pulire quelle appena utilizzate e preparare le nuove per il giorno dopo.
Ovviamente tra il numero di quelle che tengo inchiostrate (di solito circa 3 o 4 alla volta) c'è qualche esemplare dal quale non riesco a separarmi e che lascio a riposo solo raramente.

Io sono uno che scrive molto nonostante tante, troppe cose al giorno d'oggi debbano essere scritte al computer, quindi le occasioni per usare le mie penne le ho e quando non mi capitano me le invento con scarabocchi o simili

Io faccio la stessa cosa. Porto sempre con me almeno due penne, con inchiostro e pennino diversi, di cui una più "seria" per ogni tipo di documento e l'altra per appunti e schizzi vari. Ogni 2/3 settimane le ripulisco e cambio penne scegliendo quella che più mi va in quel momento ma effettuando comunque una rotazione tale da poterle usare tutte o quasi.

Ciao Fabio, anche io grosso modo ho una quarantina di penne.
Quasi tutte vivono circa un turno di opera mensile, ovviamente qualche volta salta,
ma più per pigrizia che per altro. Una invece è sempre presente, la Homo Sapiensa Bronze della Visconti:
è un ciuccio di fatica!
Per alcune, quelle a caricamento lever filler, non vengono inserite
nel giro d'uso a causa della loro delicatezza, le ritengo particolari, e non mi va di pensare ad un
eventuale manutenzione del sacchetto, per cui le lascio a riposo.
Il bello sta proprio nel farle girare e ogni volta che riprendi una penna per il suo uso, sembra ridarle vita.