Un regalo: Aurora 88!
Inviato: sabato 22 marzo 2014, 15:29
Buon pomeriggio a tutti.
Ieri ho ricevuto un regalo inaspettato e molto piacevole: un’Aurora 88.
Parlo di quella originaria: Ha le dimensioni seguenti (ho notato che sul wiki mancano, magari può essere interessante aggiungerle):
- Lunghezza chiusa: 136 mm
- Lunghezza aperta: 124,5 mm
- Lunghezza aperta con il cappuccio calzato: 145,5 mm
- Diametro massimo del fusto: 12 mm
- Lunghezza del cappuccio: 66,2 mm
- Diametro massimo del cappuccio: 12,9 mm
Reca il numero di serie 1880410. Non so di che anno sia di preciso, ma mi sono chiare alcune cose:
- è un’Aurora 88, non una 88k, dato che lo scudetto ovoidale impresso sulla sezione reca la scritta “Aurora 88” (cfr. http://www.fountainpennetwork.com/forum ... 8-dynasty/); - il cappuccio è in acciaio cromato: non reca, infatti, la scritta “Nikargenta” e presenta segni evidenti d’ossidazione;
- è probabile che non sia mai stata riparata, perché il minuscolo tappino in cima al fondello evidenzia ancora il puntino verniciato di bianco, dettaglio che con tutta probabilità si sarebbe perso altrimenti;
- seguendo le istruzioni del wiki, ho fatto un paio di test e sembra che le guarnizioni siano in ordine. Il che è molto sorprendente, perché è stata lasciata ferma, con l’inchiostro all’interno, per almeno 30 anni;
- non presenta trafilature e lo scorrimento dello stantuffo è regolare.
Detto questo, chiedo aiuto agli esperti del forum, perché sul wiki non ho trovato suggerimenti a proposito:
- del significato del puntino bianco; so che indicava il tipo di pennino, ma non so in che senso e non sono riuscito a trovare alcuna informazione in merito; - della possibilità di eliminare l’ossidazione dal cappuccio;
- della possibilità di pulire l’interno del cappuccio; - di come, sempre che sia possibile, far tornare apprezzabilmente nera l’ebanite del fondello.
Ossequioso della regola che impone, per la salute della penna, di non smontare ciò che funziona bene, sto tenendo la penna immersa in acqua, caricandola e scaricandola con lo stantuffo un paio di volte al giorno, per pulirla nel miglior modo possibile e, in seguito, provarla con un inchiostro moderno. Concludo ringraziando di cuore la persona che me l’ha regalata conoscendo la mia passione per le stilografiche, anche perché ha rinunciato a un ricordo di famiglia!
Ieri ho ricevuto un regalo inaspettato e molto piacevole: un’Aurora 88.
Parlo di quella originaria: Ha le dimensioni seguenti (ho notato che sul wiki mancano, magari può essere interessante aggiungerle):
- Lunghezza chiusa: 136 mm
- Lunghezza aperta: 124,5 mm
- Lunghezza aperta con il cappuccio calzato: 145,5 mm
- Diametro massimo del fusto: 12 mm
- Lunghezza del cappuccio: 66,2 mm
- Diametro massimo del cappuccio: 12,9 mm
Reca il numero di serie 1880410. Non so di che anno sia di preciso, ma mi sono chiare alcune cose:
- è un’Aurora 88, non una 88k, dato che lo scudetto ovoidale impresso sulla sezione reca la scritta “Aurora 88” (cfr. http://www.fountainpennetwork.com/forum ... 8-dynasty/); - il cappuccio è in acciaio cromato: non reca, infatti, la scritta “Nikargenta” e presenta segni evidenti d’ossidazione;
- è probabile che non sia mai stata riparata, perché il minuscolo tappino in cima al fondello evidenzia ancora il puntino verniciato di bianco, dettaglio che con tutta probabilità si sarebbe perso altrimenti;
- seguendo le istruzioni del wiki, ho fatto un paio di test e sembra che le guarnizioni siano in ordine. Il che è molto sorprendente, perché è stata lasciata ferma, con l’inchiostro all’interno, per almeno 30 anni;
- non presenta trafilature e lo scorrimento dello stantuffo è regolare.
Detto questo, chiedo aiuto agli esperti del forum, perché sul wiki non ho trovato suggerimenti a proposito:
- del significato del puntino bianco; so che indicava il tipo di pennino, ma non so in che senso e non sono riuscito a trovare alcuna informazione in merito; - della possibilità di eliminare l’ossidazione dal cappuccio;
- della possibilità di pulire l’interno del cappuccio; - di come, sempre che sia possibile, far tornare apprezzabilmente nera l’ebanite del fondello.
Ossequioso della regola che impone, per la salute della penna, di non smontare ciò che funziona bene, sto tenendo la penna immersa in acqua, caricandola e scaricandola con lo stantuffo un paio di volte al giorno, per pulirla nel miglior modo possibile e, in seguito, provarla con un inchiostro moderno. Concludo ringraziando di cuore la persona che me l’ha regalata conoscendo la mia passione per le stilografiche, anche perché ha rinunciato a un ricordo di famiglia!