Recensione Visconti Homo Sapiens Bronze
Inviato: martedì 4 marzo 2014, 16:20
PRESENTAZIONE
Anch'io mi unisco ai numerosi utenti che già hanno parlato della Visconti Homo Sapiens, scrivendo una mia personale recensione.
Visconti non ha certo bisogno di presentazioni.
Fondata nel 1988, l' azienda fiorentina è guidata da Dante Del Vecchio, deus ex machina del dinamismo creativo Visconti. La sua personale passione per le penne d'epoca ha generato il desiderio di nuove espressioni dell' arte della scrittura.
Proprio per il loro carattere indiscusso e il loro carisma, le penne Visconti sono state selezionate per firmare lo storico trattato Nato-Russia del 28 maggio 2002 che ha segnato la fine della guerra fredda e per la costituzione europea del 2005.
MATERIALI, DESIGN, FINITURE
La Visconti Homo Sapiens è una stilografica di grandi dimensioni, paragonabile alla M1000 di Pelikan.
Il corpo e il cappuccio sono realizzati con un materiale molto particolare, brevettato da Visconti, composto da una miscela di lava basaltica dell' Etna e resina.
Si tratta di un materiale unico del suo genere: antigraffio, virtualmente infrangibile, resistente alla fiamma e igroscopico, in grado di assorbire l' umidità esterna cosi' come il sudore delle dita, diventando più scuro con il trascorrere del tempo.
E' un materiale che mi ha convinto al solo sentirne parlare, in grado di comunicarmi quella sensazione di solidità che generalmente cerco in una stilografica, soddisfando anche la mia tendenza al perfezionismo, puntualmente delusa dalle stilografiche in resina nera che si graffiano molto facilmente.
La sensazione al tatto è molto particolare, assolutamente unica e difficile da descrivere.
La lava basaltica di Visconti sembrerebbe una gomma dura ma vellutata, a differenza di ciò che potrebbe far pensare la porosità del materiale.
Il corpo penna è mancante di una finestra di ispezione per controllare il livello d'inchiostro. E' una mancanza antipatica ma che comprendo in funzione del design che ne sarebbe stato compromesso.
La testina del cappuccio, la clip e le verette, sono in bronzo, in linea con il nome del modello che richiama le origini dell' essere umano.
Il bronzo tende naturalmente ad ossidarsi, diventando sempre più opaco con il trascorrere del tempo.
Per ovviare a questo problema Visconti fornisce, assieme alla penna, un panno per la lucidatura del bronzo.
La clip a molla, a forma di "mezzaluna", presenta la scritta Visconti su ambo i lati.
La testina del cappuccio è magnetica, personalizzabile con le proprie iniziali, una particolarità che ho gradito moltissimo.
Il sistema di chiusura del cappuccio è simpatico e ingegnoso: denominato Hafe Safe Lock(H.S.L), per essere azionato è necessario premere e girare il senso orario o antiorario.
Il sistema H.S.L ha la pretesa di essere più sicuro dei classici metodi di chiusura dei cappucci; io avrei comunque preferito un semplice cappuccio a vite, più comodo e altrettanto sicuro.
Ho potuto verificare anche una certa resistenza iniziale nell' apertura del cappuccio che poi è andata diminuendo, segno di un certo consumo per sfregamento da parte del materiale.
Le finiture sono perfette in ogni dettaglio, nulla da eccepire.
Sistema di caricamento
Questo merita senza dubbio un capitolo a parte. Il sistema di caricamento è di tipo proprietario ed è chiamato "power filler". Differisce in qualche modo dal classico sistema di caricamento a siringa rovesciata ma non ne ho compreso del tutto il funzionamento.
Dopo aver immerso il pennino nell' inchiostro è necessario svitare il fondello ed estrarre la staffa in titanio(resistente alla corrosione) e, in un secondo momento, premere con decisione sul fondello per riportare l' asta nella posizione originaria, generando cosi' una depressione in grado di permettere la risalita dell' inchiostro.
Il power filler funzionerebbe esattamente come un sistema di caricamento a siringa rovesciata se non fosse che questo si è dimostrato incapace di vincere la forza di gravità e riempire a sufficienza il serbatoio quando la penna viene caricata tenendo il pennino con la punta verso il basso.
Per ovviare a questo problema Visconti ha ideato un utilissimo calamaio da viaggio(ne ho parlato qui: viewtopic.php?f=10&t=6893) che permette di caricare completamente il serbatoio della stilografica, tenendo questa con il pennino verso l' alto.
Il calamaio da viaggio è un acquisto quasi obbligato per i possessori di una Homo Sapiens in quanto, caricandola con una normale boccetta d'inchiostro, si avrebbe un' autonomia di poche pagine.
Il calamaio da viaggio permette di caricare la penna senza sporcare l' impugnatura; questo è compatibile con gran parte delle stilografiche in commercio, quindi utile anche a chi non ne possiede una.
La capienza del serbatoio della Homo Sapiens è enorme, credo raggiunga i 2ml di capacità e permette lunghe sessioni di scrittura.
QUALITA' DI SCRITTURA
Diversi pennini Visconti non scrivono al primo colpo.
Io stesso, dopo aver riscontrato alcune difficoltà, ho preferito chiedere la sostituzione.
Il problema sembra essere "banale", relativo al fatto che le punte, dopo essere uscite dalla fabbrica, risultano troppo strette.
Dopo aver chiesto la sostituzione mi sono ritrovato tra le mani un pennino scrivente ma con ancora qualche indecisione di tratto.
Consiglio in questi casi di provare ad affrontare serenamente un periodo di rodaggio della punta o di rivolgersi al servizio di assistenza Visconti che, da quanto ho letto in giro, sembra essere rapido e disponibile in questo genere di operazioni.
Nonostante le difficoltà, il pennino in palladio 23kt è ottimo e ha una scorrevolezza eccellente.
Compete con i migliori pennini in oro presenti sul mercato ma, a differenza di questi è morbido, oserei dire "burroso", più gradevole di molti altri in oro che invece sono rigidi.
Il flusso è abbondante; il tratto è un medio abbastanza largo, per il mio gusto decisamente l' ideale.
L' alimentatore non sembra avere problemi a gestire il notevole quantitativo di inchiostro nel serbatoio e il flusso rimane costante pagina dopo pagina.
CONCLUSIONI
Materiali: 10
Finiture: 10
Scrittura: 9
Qualità/prezzo: 8
E' una stilografica che, per il materiale di cui è fatta, deve essenzialmente piacere.
Per le sue caratteristiche peculiari è forse una delle più interessanti nel panorama internazionale.
E' molto confortevole da impugnare ma, con i suoi 50 grammi di peso(cappuccio compreso) è forse poco adatta a lunghe sessioni di scrittura.
Nonostante il palladio con cui è realizzato il pennino abbia un valore inferiore all' oro, la ritengo ugualmente una stilografica con un buon rapporto qualità/prezzo in quanto considero il materiale utilizzato da Visconti di maggior pregio rispetto a qualunque altra resina plastica impiegata sui modelli della stessa fascia di prezzo.
Qualche rimostranza solo per i pennini che dovrebbero essere testati, considerando anche il fatto che si sta parlando di una stilografica di un certo pregio.
Ciao a tutti!
Raffaele
Anch'io mi unisco ai numerosi utenti che già hanno parlato della Visconti Homo Sapiens, scrivendo una mia personale recensione.
Visconti non ha certo bisogno di presentazioni.
Fondata nel 1988, l' azienda fiorentina è guidata da Dante Del Vecchio, deus ex machina del dinamismo creativo Visconti. La sua personale passione per le penne d'epoca ha generato il desiderio di nuove espressioni dell' arte della scrittura.
Proprio per il loro carattere indiscusso e il loro carisma, le penne Visconti sono state selezionate per firmare lo storico trattato Nato-Russia del 28 maggio 2002 che ha segnato la fine della guerra fredda e per la costituzione europea del 2005.
MATERIALI, DESIGN, FINITURE
La Visconti Homo Sapiens è una stilografica di grandi dimensioni, paragonabile alla M1000 di Pelikan.
Il corpo e il cappuccio sono realizzati con un materiale molto particolare, brevettato da Visconti, composto da una miscela di lava basaltica dell' Etna e resina.
Si tratta di un materiale unico del suo genere: antigraffio, virtualmente infrangibile, resistente alla fiamma e igroscopico, in grado di assorbire l' umidità esterna cosi' come il sudore delle dita, diventando più scuro con il trascorrere del tempo.
E' un materiale che mi ha convinto al solo sentirne parlare, in grado di comunicarmi quella sensazione di solidità che generalmente cerco in una stilografica, soddisfando anche la mia tendenza al perfezionismo, puntualmente delusa dalle stilografiche in resina nera che si graffiano molto facilmente.
La sensazione al tatto è molto particolare, assolutamente unica e difficile da descrivere.
La lava basaltica di Visconti sembrerebbe una gomma dura ma vellutata, a differenza di ciò che potrebbe far pensare la porosità del materiale.
Il corpo penna è mancante di una finestra di ispezione per controllare il livello d'inchiostro. E' una mancanza antipatica ma che comprendo in funzione del design che ne sarebbe stato compromesso.
La testina del cappuccio, la clip e le verette, sono in bronzo, in linea con il nome del modello che richiama le origini dell' essere umano.
Il bronzo tende naturalmente ad ossidarsi, diventando sempre più opaco con il trascorrere del tempo.
Per ovviare a questo problema Visconti fornisce, assieme alla penna, un panno per la lucidatura del bronzo.
La clip a molla, a forma di "mezzaluna", presenta la scritta Visconti su ambo i lati.
La testina del cappuccio è magnetica, personalizzabile con le proprie iniziali, una particolarità che ho gradito moltissimo.
Il sistema di chiusura del cappuccio è simpatico e ingegnoso: denominato Hafe Safe Lock(H.S.L), per essere azionato è necessario premere e girare il senso orario o antiorario.
Il sistema H.S.L ha la pretesa di essere più sicuro dei classici metodi di chiusura dei cappucci; io avrei comunque preferito un semplice cappuccio a vite, più comodo e altrettanto sicuro.
Ho potuto verificare anche una certa resistenza iniziale nell' apertura del cappuccio che poi è andata diminuendo, segno di un certo consumo per sfregamento da parte del materiale.
Le finiture sono perfette in ogni dettaglio, nulla da eccepire.
Sistema di caricamento
Questo merita senza dubbio un capitolo a parte. Il sistema di caricamento è di tipo proprietario ed è chiamato "power filler". Differisce in qualche modo dal classico sistema di caricamento a siringa rovesciata ma non ne ho compreso del tutto il funzionamento.
Dopo aver immerso il pennino nell' inchiostro è necessario svitare il fondello ed estrarre la staffa in titanio(resistente alla corrosione) e, in un secondo momento, premere con decisione sul fondello per riportare l' asta nella posizione originaria, generando cosi' una depressione in grado di permettere la risalita dell' inchiostro.
Il power filler funzionerebbe esattamente come un sistema di caricamento a siringa rovesciata se non fosse che questo si è dimostrato incapace di vincere la forza di gravità e riempire a sufficienza il serbatoio quando la penna viene caricata tenendo il pennino con la punta verso il basso.
Per ovviare a questo problema Visconti ha ideato un utilissimo calamaio da viaggio(ne ho parlato qui: viewtopic.php?f=10&t=6893) che permette di caricare completamente il serbatoio della stilografica, tenendo questa con il pennino verso l' alto.
Il calamaio da viaggio è un acquisto quasi obbligato per i possessori di una Homo Sapiens in quanto, caricandola con una normale boccetta d'inchiostro, si avrebbe un' autonomia di poche pagine.
Il calamaio da viaggio permette di caricare la penna senza sporcare l' impugnatura; questo è compatibile con gran parte delle stilografiche in commercio, quindi utile anche a chi non ne possiede una.
La capienza del serbatoio della Homo Sapiens è enorme, credo raggiunga i 2ml di capacità e permette lunghe sessioni di scrittura.
QUALITA' DI SCRITTURA
Diversi pennini Visconti non scrivono al primo colpo.
Io stesso, dopo aver riscontrato alcune difficoltà, ho preferito chiedere la sostituzione.
Il problema sembra essere "banale", relativo al fatto che le punte, dopo essere uscite dalla fabbrica, risultano troppo strette.
Dopo aver chiesto la sostituzione mi sono ritrovato tra le mani un pennino scrivente ma con ancora qualche indecisione di tratto.
Consiglio in questi casi di provare ad affrontare serenamente un periodo di rodaggio della punta o di rivolgersi al servizio di assistenza Visconti che, da quanto ho letto in giro, sembra essere rapido e disponibile in questo genere di operazioni.
Nonostante le difficoltà, il pennino in palladio 23kt è ottimo e ha una scorrevolezza eccellente.
Compete con i migliori pennini in oro presenti sul mercato ma, a differenza di questi è morbido, oserei dire "burroso", più gradevole di molti altri in oro che invece sono rigidi.
Il flusso è abbondante; il tratto è un medio abbastanza largo, per il mio gusto decisamente l' ideale.
L' alimentatore non sembra avere problemi a gestire il notevole quantitativo di inchiostro nel serbatoio e il flusso rimane costante pagina dopo pagina.
CONCLUSIONI
Materiali: 10
Finiture: 10
Scrittura: 9
Qualità/prezzo: 8
E' una stilografica che, per il materiale di cui è fatta, deve essenzialmente piacere.
Per le sue caratteristiche peculiari è forse una delle più interessanti nel panorama internazionale.
E' molto confortevole da impugnare ma, con i suoi 50 grammi di peso(cappuccio compreso) è forse poco adatta a lunghe sessioni di scrittura.
Nonostante il palladio con cui è realizzato il pennino abbia un valore inferiore all' oro, la ritengo ugualmente una stilografica con un buon rapporto qualità/prezzo in quanto considero il materiale utilizzato da Visconti di maggior pregio rispetto a qualunque altra resina plastica impiegata sui modelli della stessa fascia di prezzo.
Qualche rimostranza solo per i pennini che dovrebbero essere testati, considerando anche il fatto che si sta parlando di una stilografica di un certo pregio.
Ciao a tutti!
Raffaele