Delta Italiana
Inviato: sabato 1 marzo 2014, 8:31
Torno a tediarvi con le mie impressioni/osservazioni su questa penna che mi colpì sin dalla prima volta che ho visto e che, finalmente, ho deciso di far mia. Cercavo il modello color ambra e, fortunosamente, sono riuscito a trovarlo. Quando ho aperto il pacchetto, mi sono sorpreso del fatto che la penna, dal vivo, fosse molto molto più bella di quanto apparisse nelle fotografie, facendomene innamorare perdutamente. Non vedevo l'ora di inchiostrarla e, siccome nello stesso pacchetto c'era anche una boccetta di Pelikan 4001 Blu/Nero, ho pensato bene di utilizzare questo inchiostro.
Il materiale di costruzione è una bella resina lucida, disponibile in diverse fantasie; quella ambra, che oggi recensisco, mi sembra decisamente la più bella ma anche le altre sono molto gradevoli. Le finiture sono in metallo placcato in oro. Il cappuccio, che funziona a vite, ha la medesima colorazione della penna, con clip dorata, così come la parte superiore che riporta il logo dell'azienda. La clip è molto "dura" e garantisce un'ottima tenuta nel taschino.
Anche l'impugnatura è colorata come il fusto e se ne separa mediante un piccolo anello in metallo dorato, che, a penna chiusa, si adagia con un identico anello posto all'estremità del cappuccio. Anche il fusto è chiuso, all'estremità superiore, da un cerchio in metallo dorato. La filettatura sull'impugnatura è del tutto impercettibile, poiché molto sottile e incavata sotto il livello della superficie, garantendo un comfort di scrittura eccellente.
Il caricamento avviene mediante cartucce (standard internazionale) o converter, fornito in dotazione.
L'impressione è quella di una cura dei dettagli e di una lavorazione ai massimi livelli, anche se la Italiana rientra in una fascia di prezzo media. Peso e dimensioni 10
Si tratta di uno strumento di dimensioni generose, anche se non eccessive. La forma è il classico sigaro e la penna chiusa misura 14,0 cm, aperta 12,4 cm, incappucciata 15,7 cm. Il diametro passa dagli 0,6 cm dell'estremità del fusto, agli 1,3 cm del diametro massimo della parte centrale.
Nonostante le dimensioni non si tratta affatto di una penna pesante, ma neppure di una penna leggera. Il peso "medio" la rende eccellente nella comodità di scrittura e anche il tappo, leggero anch'esso, non aggiunge peso quando la si usa incappucciata. Insomma, l'equilibrio è perfetto sia usandola col cappuccio che senza. Per me è perfetta.
Scrittura 9
Il pennino medio in acciaio svolge egregiamente il suo lavoro. Non posso dire che la penna scorra sulla carta senza feedback, tuttavia esso è davvero ridotto al solo dare la sensazione della scrittura. Come dire: usare la Delta Italiana non equivale a farsi una corsa su una Ferrari Testarossa, ma su una confortevole e comodissima monovolume, solida, spedita ed affidabilissima.
Il flusso non è abbondante, ma neppure scarso, garantendo un tratto deciso, robusto, ma non umido.
Il pennino è molto rigido, e preclude quindi in maniera quasi totale la possibilità di variazioni del tratto.
La prova di scrittura, al solito, è avvenuta su un foglio di bloc notes A5 di scarsa qualità; l'inchiostro usato è, come accennato, il serioso Pelikan 4001 Blu/nero. Qualità/prezzo 9,5
Per un prezzo di circa 100 euro, ho trovato uno strumento di scrittura ideale, comodo, confortevole, preciso e, il che non guasta, decisamente bello da vedere. Cosa chiedere di più? Il caricamento a cartuccia/converter rende questa penna molto pratica anche per l'utente occasionale, che magari guarda con apprensione alla boccetta d'inchiostro. Per me, nella mia breve carriera da appassionato, è stato uno degli acquisti migliori.
p.s.: scusatemi per la qualità delle foto, non ho una fotocamera digitale e mi debbo arrangiare col cellulare. Aggiungete pure la mia ben nota incapacità (direi quasi avversione) per la fotografia e avrete delle foto pessime come quelle qui pubblicate.
Materiali e caricamento 9Il materiale di costruzione è una bella resina lucida, disponibile in diverse fantasie; quella ambra, che oggi recensisco, mi sembra decisamente la più bella ma anche le altre sono molto gradevoli. Le finiture sono in metallo placcato in oro. Il cappuccio, che funziona a vite, ha la medesima colorazione della penna, con clip dorata, così come la parte superiore che riporta il logo dell'azienda. La clip è molto "dura" e garantisce un'ottima tenuta nel taschino.
Anche l'impugnatura è colorata come il fusto e se ne separa mediante un piccolo anello in metallo dorato, che, a penna chiusa, si adagia con un identico anello posto all'estremità del cappuccio. Anche il fusto è chiuso, all'estremità superiore, da un cerchio in metallo dorato. La filettatura sull'impugnatura è del tutto impercettibile, poiché molto sottile e incavata sotto il livello della superficie, garantendo un comfort di scrittura eccellente.
Il caricamento avviene mediante cartucce (standard internazionale) o converter, fornito in dotazione.
L'impressione è quella di una cura dei dettagli e di una lavorazione ai massimi livelli, anche se la Italiana rientra in una fascia di prezzo media. Peso e dimensioni 10
Si tratta di uno strumento di dimensioni generose, anche se non eccessive. La forma è il classico sigaro e la penna chiusa misura 14,0 cm, aperta 12,4 cm, incappucciata 15,7 cm. Il diametro passa dagli 0,6 cm dell'estremità del fusto, agli 1,3 cm del diametro massimo della parte centrale.
Nonostante le dimensioni non si tratta affatto di una penna pesante, ma neppure di una penna leggera. Il peso "medio" la rende eccellente nella comodità di scrittura e anche il tappo, leggero anch'esso, non aggiunge peso quando la si usa incappucciata. Insomma, l'equilibrio è perfetto sia usandola col cappuccio che senza. Per me è perfetta.
Scrittura 9
Il pennino medio in acciaio svolge egregiamente il suo lavoro. Non posso dire che la penna scorra sulla carta senza feedback, tuttavia esso è davvero ridotto al solo dare la sensazione della scrittura. Come dire: usare la Delta Italiana non equivale a farsi una corsa su una Ferrari Testarossa, ma su una confortevole e comodissima monovolume, solida, spedita ed affidabilissima.
Il flusso non è abbondante, ma neppure scarso, garantendo un tratto deciso, robusto, ma non umido.
Il pennino è molto rigido, e preclude quindi in maniera quasi totale la possibilità di variazioni del tratto.
La prova di scrittura, al solito, è avvenuta su un foglio di bloc notes A5 di scarsa qualità; l'inchiostro usato è, come accennato, il serioso Pelikan 4001 Blu/nero. Qualità/prezzo 9,5
Per un prezzo di circa 100 euro, ho trovato uno strumento di scrittura ideale, comodo, confortevole, preciso e, il che non guasta, decisamente bello da vedere. Cosa chiedere di più? Il caricamento a cartuccia/converter rende questa penna molto pratica anche per l'utente occasionale, che magari guarda con apprensione alla boccetta d'inchiostro. Per me, nella mia breve carriera da appassionato, è stato uno degli acquisti migliori.
p.s.: scusatemi per la qualità delle foto, non ho una fotocamera digitale e mi debbo arrangiare col cellulare. Aggiungete pure la mia ben nota incapacità (direi quasi avversione) per la fotografia e avrete delle foto pessime come quelle qui pubblicate.