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Mi sono deciso ad aprire questo inchiostro Sheaffer nero del 1993,''sopravvissuto'' ad altri due flaconi da me usati all'epoca,per confrontarne tonalità e scorrevolezza con il nuovo tipo da me reperito in commercio con non poche difficoltà.Sulla scatola esterna,sull'etichetta,sul tappo e sulla bottiglia primeggia la scritta ''USA'';il tappo,in metallo,è zigrinato con molte scritte in inglese,per me indecifrabili.
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Aprirlo non è stato facile:dopo molti tentativi ed aver constatato che forse avrei dovuto chiedere aiuto all'Incredibile Hulk,ho forzato leggermente i bordi con un piccolo cacciavite riuscendo così a svitarlo.Il flacone,che contiene 60 ml d'inchiostro,presenta,come si vede dal particolare di una foto,una ''tasca'' di vetro che può forse essere comoda per sfruttare al meglio il contenuto riempiendo le Sheaffer col pennino a coda di rondine,ma non quelle dotate del pennino più comune,nè tantomeno penne della mole di una Pelikan M 1000 o la Aurora Optima o 88 o la Delta Dolcevita Medium,tanto per intenderci.Si rischia anzi di fare dei danni urtando col pennino nella ''tasca'';nè si riesce con facilità ad inserire la penna nel flacone vero e proprio.Poichè mi fidavo poco della tenuta del tappo,ho deciso di travasare il tutto in un flacone di Parker Quink vuoto conservato per l'occorrenza.
Andando a caricare la mia Pelikan M 150 con cui conduco tutte le prove,sono rimasto incantato dal colore e dalla scorrevolezza donata al pennino da questo inchiostro vecchio di ben 18 anni.
La tonalità del colore,un bel nero autentico,e la scorrevolezza dovuta all'estrema fluidità sono di molto superiori al nuovo inchiostro Sheaffer,che si mostra molto più denso.
Altra smentita per Montblanc e altre Case che si sono accodate ostinandosi a dire che l'inchiostro deve avere una scadenza.Montblanc ormai mette un'etichetta con la scadenza applicata sul fondo del flacone.
Concludo quindi con la solita domanda provocatoria:perchè in un'epoca in cui (purtroppo!!!) vengono prodotte ormai quasi tutte penne con scarso flusso,gli inchiostri messi in vendita sono quasi tutti densi,dando l'impressione che la penna è ostruita e scrive ''grigio''?
Allego un campione dello scritto di prova,illudendomi di far vedere in qualche modo il colore.
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Un cordiale saluto a tutti
Alessandro