FountainPen.it Forum

Prima di tutto, essendo il mio primo post, un saluto!

Mi piace usare le stilografiche e mi piacerebbe imparare a aggiustarle, ma non oso spingermi oltre l'ammollo in acqua... Cosa mi consigliate di fare per imparare? Mi domandavo anche se era possibile visitare una fabbrica, per vedere come vengono costruite, sapete qualcosa?

Venendo al problema particolare, ho una piccola Montblanc acciao/ematite tipo maiesterstruck, nata male fin dall'inizio (cappuccio che non chiudeva, ecc.), e con un pennino che per me non è abbastanza fine: a suo tempo avevo chiesto di cambiarlo ma mi hanno reso la penna tale e quale, perchè "ora i pennini Montblanc sono così"... Perciò l'ho tenuta chiusa in cassetto per due-tre anni, adesso però vorrei usarla: il pennino è flessibile ma il tratto è largo e per di più gratta la carta; come si potrebbe risolvere questo problema?

Pennina ha scritto:Prima di tutto, essendo il mio primo post, un saluto!

Mi piace usare le stilografiche e mi piacerebbe imparare a aggiustarle, ma non oso spingermi oltre l'ammollo in acqua... Cosa mi consigliate di fare per imparare? Mi domandavo anche se era possibile visitare una fabbrica, per vedere come vengono costruite, sapete qualcosa?

Riguardo l'imparare dipende da che tipo di penne vuoi riparare, per il restauro delle antiche suggerisco di procurarsi una copia del "Dabook" (il libro che vedi su questa pagina) ed iniziare con le cose più semplici (come sostituire un sacchetto in gomma in una penna a levetta).

Credo che alcuni produttori come Aurora e Visconti accettino delle visite, conviene provare a sentire. Ma vedere come vengono costruiti certi modelli non è detto sia di aiuto per ripararne altri, e soprattutto si applica male alle penne di un tempo.

Oggi poi certe riparazioni sono relativamente semplici, basta avere il pezzo di ricambio e sostituire...

Pennina ha scritto: Venendo al problema particolare, ho una piccola Montblanc acciao/ematite tipo maiesterstruck, nata male fin dall'inizio (cappuccio che non chiudeva, ecc.), e con un pennino che per me non è abbastanza fine: a suo tempo avevo chiesto di cambiarlo ma mi hanno reso la penna tale e quale, perchè "ora i pennini Montblanc sono così"... Perciò l'ho tenuta chiusa in cassetto per due-tre anni, adesso però vorrei usarla: il pennino è flessibile ma il tratto è largo e per di più gratta la carta; come si potrebbe risolvere questo problema?

Questo ha a che fare più con l'adattamento del pennino che con una riparazione. Ma in che senso flessibile? non mi risultano Montblanc recenti con pennini che siano davvero flessibili.

Se gratta in genere si può anzitutto verificare anzitutto se l'iridio è intatto, se non lo è devi cambiare il pennino (o far rimettere l'iridio, che è cosa da professionisti). Oppure possono essere disallienate le punte e vanno riallienate. Entrambe le cose le verifichi guardando la punta con una lente ad almeno 7 ingrandimenti (meglio 10).

Se il disallineamento è minino puoi provare a riallieare con un po' di manualità e molta prudenza a riallineare le due punte facendole scorrere una sull'altra in direzione inversa, se è più serio la cosa si complica e consiglio di nuovo di rivolgersi ad un professionista.

Se gratta semplicemente perché è consumato in una direzione diversa da quella in cui in genere si scrive (cosa che avviene con le antiche usate da altri, e non con le nuove) si possono usare usare delle carte abrasive extrafini come le micromesh per "smussare" la punta nel verso che si preferisce (andandoci ovviamente molto piano...)

Per il nib grinding c'è il testo consigliato nella sezione riparazioni del Wiki.

Simone

PS la sezione riparazioni del wiki è purtroppo penosamente scarna, si accettano volentieri contributi...

eh già..
e purtroppo poi non esistono scuole che insegnino certe cose..
dei consigli ce li passiamo tra di noi,
poi però si fanno delle prove,
e si possono rompere anche un certo numero di penne...
Io ad esempio devo ancora prendere coraggio nel provare a smontare
senza fare danni un pennino dall'alimentatore...
la teoria c'è, nella pratica si possono produrre danni..
e non so come aprire e smontare una penna a stantuffo..

Piccardi, grazie per le risposte alle mie tante domande... Tra l'altro, ho capito di conoscerti, di vista, per l'altra tua passione; buffo no? Ad ogni modo proverò a guardare con la lente - come mi hai suggerito - per capire che problema ha il pennino, per me sarebbe già un passo avanti.

Pupa, grazie per la solidarietà! Mettiamo in piedi un workshop tra noi per fare un po' di prove, investendo in futura professionalità? Non scherzo, eh, quando tra qualche anno andrò in pensione dovrò pure avere una qualche alternativa!

Pupa ha scritto:eh già..
e purtroppo poi non esistono scuole che insegnino certe cose..
dei consigli ce li passiamo tra di noi,
poi però si fanno delle prove,
e si possono rompere anche un certo numero di penne...

Per questo il suggerimento è iniziare con pennette da poco...

Pupa ha scritto:Io ad esempio devo ancora prendere coraggio nel provare a smontare
senza fare danni un pennino dall'alimentatore...
la teoria c'è, nella pratica si possono produrre danni..
e non so come aprire e smontare una penna a stantuffo..

Se non hai un blocco di rimozione fai danni quasi sicuramente, con il blocco invece è relativamente facile, però prima bisogna comprarlo.

Questo se l'alimentatore è il classico ad incastro, su un pennino avvitato come per Pelikan, alcune Eversharp ed altre rischi di spaccare tutto...

Per le penne a stantuffo poi non esiste un metodo, ci sono una caterva di variazioni per marca e modello, e per alcune o hai una attrezzatura adeguata o niente...

Ad aver tempo e costanza avrei dovuto fotografare un po' di fasi delle poche riparazioni che son riuscito a fare, come per la Onoto di cui pubblicai un articolo tempo fa, ma finisce sempre che mi metto lì nei ritagli di tempo che se ne va tutto nel far le cose, e non le documento.

Simone

Pennina ha scritto:Piccardi, grazie per le risposte alle mie tante domande... Tra l'altro, ho capito di conoscerti, di vista, per l'altra tua passione; buffo no? Ad ogni modo proverò a guardare con la lente - come mi hai suggerito - per capire che problema ha il pennino, per me sarebbe già un passo avanti.

Eh già, il mondo è piccolo...
Facci sapere come va a finire comunque.

Pennina ha scritto: Pupa, grazie per la solidarietà! Mettiamo in piedi un workshop tra noi per fare un po' di prove, investendo in futura professionalità? Non scherzo, eh, quando tra qualche anno andrò in pensione dovrò pure avere una qualche alternativa!

Appena lo organizzate mi iscrivo subito, sulle riparazioni c'è da imparare una caterva di cose...

Simone

piccardi ha scritto: Se non hai un blocco di rimozione fai danni quasi sicuramente, con il blocco invece è relativamente facile, però prima bisogna comprarlo.

no, pensavo in realtà di farlo,
devo trovare il tempo.
Pensavo ad una tavoletta di legno multistrato con il rialzo fatto con
due stecche di legno,
e i buchi di varie misure fatte con il trapano..

piccardi ha scritto:

Pennina ha scritto: Pupa, grazie per la solidarietà! Mettiamo in piedi un workshop tra noi per fare un po' di prove, investendo in futura professionalità? Non scherzo, eh, quando tra qualche anno andrò in pensione dovrò pure avere una qualche alternativa!

Appena lo organizzate mi iscrivo subito, sulle riparazioni c'è da imparare una caterva di cose...

eh si magari..
il problema è che siamo una decina sparsi in tutta Italia ad avere a cuore la cosa..

Pupa ha scritto: il problema è che siamo una decina sparsi in tutta Italia ad avere a cuore la cosa..

Ma non c'è problema: d'inverno lo facciamo qui, in una città a mezza strada (Firenze), e d'estate veniamo tutti da te...

Pupa ha scritto: no, pensavo in realtà di farlo,
devo trovare il tempo.

Era quello che volevo fare anche io, prima di fare i conti con la realtà degli impegni e rendermi conto che se avessi dovuto cimentarmi anche in quello avrei iniziato a fare riparazioni con un annetto di ritardo...

Simone

anch'io sono interssato a muovere i primi passi nelle riparazioni...vorrei sapere se qualcuno ha il Dabook o altri libri, cosa consigliate e dove li avete trovati?
grazie

Vi do due dritte sui libri che posseggo:

il Dabook è a mio modo di vedere ormai piuttosto sorpassato, in quanto prevede interventi di modifica spesso irreversibili pur di far funzionare la penna. Può andare come lettura informativa, ma su molte cose ci andrei con i piedi di piombo.

Consiglio invece il Pen Repair Book che trovate qui http://www.penpractice.com/page23.html che è davvero ben fatto. Ci sono le foto con gli esplosi delle penne ed è molto più orientato al restauro reversibile

Roberto

Avevo sentito parlare di quel libro, ma da quanto mi dici a questo punto diventa un acquisto quasi obbligato.

Simone

Si Simone, per me è un must have.

Io ho la prima versione, e già è buona quella....

piccardi ha scritto:

Pupa ha scritto:eh già..
e purtroppo poi non esistono scuole che insegnino certe cose..
dei consigli ce li passiamo tra di noi,
poi però si fanno delle prove,
e si possono rompere anche un certo numero di penne...

Per questo il suggerimento è iniziare con pennette da poco...

Pupa ha scritto:Io ad esempio devo ancora prendere coraggio nel provare a smontare
senza fare danni un pennino dall'alimentatore...
la teoria c'è, nella pratica si possono produrre danni..
e non so come aprire e smontare una penna a stantuffo..

Se non hai un blocco di rimozione fai danni quasi sicuramente, con il blocco invece è relativamente facile, però prima bisogna comprarlo.

Questo se l'alimentatore è il classico ad incastro, su un pennino avvitato come per Pelikan, alcune Eversharp ed altre rischi di spaccare tutto...

Per le penne a stantuffo poi non esiste un metodo, ci sono una caterva di variazioni per marca e modello, e per alcune o hai una attrezzatura adeguata o niente...

Ad aver tempo e costanza avrei dovuto fotografare un po' di fasi delle poche riparazioni che son riuscito a fare, come per la Onoto di cui pubblicai un articolo tempo fa, ma finisce sempre che mi metto lì nei ritagli di tempo che se ne va tutto nel far le cose, e non le documento.

Simone

Mi associo a quanto detto da Simone.
Ogni penna è una storia a sè, ma la soddisfazione che si prova ad autoripararsi le penne è impagabile...
Anche a me piace riparare e migliorare la funzionalità delle penne e sono a disposizione per aventuali consigli.