FountainPen.it Forum

Non che abbia granché da dire, eh, però mi piaceva condividere con voi questa mia prima volta...
Piccola premessa. Tempo fa (aprile) acquistai la mia prima stilografica, una Lamy Joy: calligrafica, pennini italici (corsivi?). Mi ha da subito stupito, mi è da subito piaciuta: scivola che è una meraviglia, viene voglia di fare scarabocchi pur di usarla.
Però s'è scontrata con il mio principale blocco, ovvero il perfezionismo ossessivo compulsivo, che mi impedisce di fare qualcosa se non so come si fa a perfezione. E l'idea di aprire delle cartucce, di non sapere bene come la penna le buchi, esperienze pessime pregresse con una stilografica di bassa lega... insomma, per mesi non l'ho toccata. Finché non ho trovato il vostro wiki e mi sono messo a giocarci.
Ora però si tratta di passare alle cose "serie", alle penne che scrivono anche quando non vuoi scrivere su carta intestata. Ed il salto lo sto facendo piano piano. Ma nel mentre ho preso una mezza inc.... ehm... una mezza fregatura. Ho comprato infatti una penna stilografica affidandomi ad un progetto su kickstarter, e vista la mia inesperienza ho speso un po' (35€, non troppi, ma neppure così pochi) ricevendo alla fine una penna cinese, di qualità non superlativa, ma almeno con converter.
Ma veniamo ad oggi.
Dato che sto cercando la mia penna perfetta (Parker 51, per ora, ma la voglio bella come dico io) e tarda a comparire, oggi sono andato in cartoleria, ho comprato una boccetta di inchiostro (Parker Quink Blue), e stasera mi sono messo a giocare.
E quindi sono a dirvi che è davvero tanto bello, che è bello caricare il proprio inchiostro, vederlo scorrere, pulire la propria penna, macchiarsi le dita come da bambini (o come ogni giorno in ufficio tra i timbri, ma sono dettagli XD), e poi scrivere con quello che un po' hai fatto anche tu - sembra di avere fatto il proprio inchiostro, ha un non so che di dignitoso, di nobile... ma anche di sperimentale
E lasciate stare che il converter mi sembrava già rotto appena usato perché la molla s'è staccata dal perno (mentre ora so che è previsto si muova ), che il pennino scivola male, che la penna non è bella: figuriamoci come sarebbe scrivere con una Signora Stilografica!
Va beh, vi metto anche una piccola immagine, va' - ci sta anche quello Scusatemi, mi sono dilungato, ma non potevo non condividere

Ora però mi hai incuriosita con la "penna cinese"...che penna è? Si può vedere? Magari non è poi tanto male: forse il pennino ha solo bisogno di un po' di rodaggio.
Scommetto anche che appena proverai un inchiostro più fluido del Parker, ad esempio un Diamine, un Aurora, etc... non potrai che stupirti anche di come la sensazioe di scrittura cambi al variare dell'inchiostro. Se poi ti capiterà di prestare la penna a qualcuno, magari per una firma o un breve appunto, ti meraviglierai anche di come si comporta i modo differente al cambiare dell'utilizzatore, della grafia, dell'inclinazione dell'impugnatura, della pressione esercitata sul foglio.
(...credevi d'essere il solo puntiglioso-perfezionista-ossessivo-compulsivo?! ....Sei in buona compagnia!!!)

Dagli tempo !! Il rodaggio serve.
O non hai detto che cerchi la perfezione ??
Ammesso che sia possibile, almeno un po' di tempo credo che sia necessario, no ?

Ottorino ha scritto:Dagli tempo !! Il rodaggio serve.
O non hai detto che cerchi la perfezione ??
Ammesso che sia possibile, almeno un po' di tempo credo che sia necessario, no ?

Oh sì... ma infatti sto provando, brigando, girando, facendo... la novella Parker 65 mi ha lasciato abbastanza basito, e questa cinese che alla fine non ho pagato granché è un buon banco di prova!

La prima volta che ho usato un converter è stato un disastro!
Avevo comperato penna, boccettina di inchiostro, pennini di ricambio per la calligrafia, tutto perfetto.
Inserisco il converter.
Il fusto fuoriesce in modo esagerato e non riesco ad avvitare.
Penso che si debba incastrare per bene nel fusto visto che c'erano delle linguette di plastica che sembravano idonee allo scopo.
Risultato?
Il converter si incastra nel fusto.
Il fusto non si avvita al gruppo pennino.
Stacco tutto, fotografo il disastro e posto tutto sul forum chiedendo ... AIUTOOOO!!!

Ho spiegato tutto ciò che avevo fatto e mi è stato detto che non avevo sbagliato niente.

Quando mi è arrivata la mia prima penna seria, l'ho utilizzata a cartuccia per un bel po' ... finché Mr. Fenomeno ha deciso di provare il converter.
Ebbene sì, la prima ricarica a converter della mia vita ... me l'ha fatta mio figlio (ed era la prima anche per lui!).

La prima volta che ho caricato una penna a pistone l'ho fatto in "diretta telefonica" con Rembrandt che mi ha dato istruzioni modello: "corso per handicappati".

E la prima volta che ho scritto con la Vac 700? Ho chiamato il negoziante dicendogli: "Questa penna non scrive" e mi ero anche premurata di inviargli una foto via mail dell'interruzione di tratto. E lui ... con fare paziente: "Hai svitato il fondello?"
Ed io: "Vuoi dire che devo svitare il culo della penna per farla scrivere?"
E lui: "Esatto".
Che figura di marmellata!!!

L'unica mia prima volta che ho affrontato con una certa apprensione è stato il collaudo del calamaio da viaggio Visconti, descritta ampiamente nella sua recensione.

Io invece non sono un perfezionista. La penso come il mitico disegnatore di Wiley E Coyote: "non puoi trasformare un maiale in un cavallo da corsa, ma con un po' di allenamento può diventare un maiale velocissimo!"
Io mi accontento di far funzionare le cose, a perfezionarle ci penseranno altri.

damidalla ha scritto: Però s'è scontrata con il mio principale blocco, ovvero il perfezionismo ossessivo compulsivo, che mi impedisce di fare qualcosa se non so come si fa a perfezione.

Eheheheh... ti è mai capitato, nel sistemare il tuo studio o la tua camera da letto(se non hai uno studio) di disporre gli oggetti in ordine perfetto, valutando anche la distanza tra un oggetto e l' altro? Tranquillo!! Sei in buona compagnia!! La mia ossessione principale è relativa ai graffi e all' usura di tutti gli oggetti, figurarsi sulle stilografiche!!!
Il perfezionismo è una brutta bestia.

Bello il Parker Quink Blue!

Io ho smesso di pretendere la "macchina perfetta" quando i miei cani, per la contentezza di vedermi, mi hanno graffiato la portiera (macchina nuova) con le unghie.
Ho pensato che un giorno non ci saranno più (visto che sono anziani) e quei graffi ... saranno il loro indelebile ricordo.

damidalla ha scritto:--snip
Dato che sto cercando la mia penna perfetta (Parker 51, per ora, ma la voglio bella come dico io)

E, per curiosità, esattamente COME dici tu???
Cerchi un pennino, un colore, un rivestimento particolare (tipo le Koska)??? (benvenuto nel clan)

Giorgio