Napkin 4.ever ("matita perpetua")
Inviato: giovedì 2 gennaio 2014, 14:01
Ho scelto questa "matita" per farne dono ad un'amica che non ama i portamine, ma odia scrivere con i mozziconi. Prima di comprarla, ho voluto provarla dal negoziante: condivido con voi le mie impressioni.
L'azienda
Sul suo sito (http://www.napkin.it) Napkin si dichiara "leader mondiale in prodotti innovativi e compressi per la vita di tutti i giorni ed i viaggi". Tutto e niente, insomma - e soprattutto, poco a che vedere con la scrittura. A ben vedere, infatti, con questo marchio sono finora stati distribuiti prodotti per la persona (soprattutto asciugamani, da cui il nome) e per l'arredamento. Il marchio è di proprietà di un'azienda di Ravenna (la ChicTrading) specializzata nella distribuzione di prodotti realizzati in Estremo Oriente. A differenza di questi (facendo affidamento a quanto scritto sul sito http://www.napkin4ever.com/), l'ultimo ad essere lanciato sul mercato - questa matita perpetua - è invece "100% italiano".
Il prodotto
"Matita perpetua": le virgolette sono d'obbligo, in quanto della matita si ha solo il risultato. Tra le mani invece ci si trova una bacchetta tronco-conica di alluminio, della lunghezza di circa 20 cm e del peso di 55 grammi, alla cui estremità più sottile è riportata una punta conica di Ethergraf - marchio registrato della lega scrivente. All'estremità più spessa, invece, è tampografata la descrizione del prodotto. Quattro i colori disponibili.
L'aspetto
Fredda e pesante: questi sono gli aggettivi che secondo me descrivono questa "matita". Ma anche pensata: la forma la fa sembrare allungata verso la carta, e la sua finitura denuncia volutamente le passate di tornitura, favorendo la facilità di impugnatura; la colorazione è ottenuta per anodizzazione. La punta sembra di grafite, ma non lo è: non si scalfisce con l'unghia, e non si consuma - o almeno non dovrebbe. Non mi è piaciuta, nell'esemplare che ho visto, la giunzione tra punta e corpo: il bordo della punta sporge un po', e l'allineamento assiale è da migliorare.
Il funzionamento
Scrive come una matita, davvero: se qualcuno ne ha mai avuta una, ricorda molto quelle matite tuttamina (io ne uso una della Fila simile a quella in foto). E si cancella (quasi) come una matita: se uno calca, è un po' difficile far sparire completamente il tratto, un po' come succede con i portamine. Se invece si va leggeri - e non serve premere perché scriva - la cancellabilità è completa. Purtroppo ho potuto provarla solo sul blocchetto di test e su carta da fotocopie: non so come si comporti su altri tipi di carta.
In sintesi
Uso ormai troppo poco le matite, ed amo troppo quelle meccaniche, perché questo prodotto possa davvero interessarmi. Penso però che possa piacere ad una persona che usa molto la matita di legno per appunti e annotazioni: si riducono le perdite di tempo (non bisogna rifare la punta) e si mette nel portapenne un oggetto dal design piacevole. Solo il tempo potrà rispondere alle domande sulla durata dell'oggetto e di quanto scritto con esso.
L'azienda
Sul suo sito (http://www.napkin.it) Napkin si dichiara "leader mondiale in prodotti innovativi e compressi per la vita di tutti i giorni ed i viaggi". Tutto e niente, insomma - e soprattutto, poco a che vedere con la scrittura. A ben vedere, infatti, con questo marchio sono finora stati distribuiti prodotti per la persona (soprattutto asciugamani, da cui il nome) e per l'arredamento. Il marchio è di proprietà di un'azienda di Ravenna (la ChicTrading) specializzata nella distribuzione di prodotti realizzati in Estremo Oriente. A differenza di questi (facendo affidamento a quanto scritto sul sito http://www.napkin4ever.com/), l'ultimo ad essere lanciato sul mercato - questa matita perpetua - è invece "100% italiano".
Il prodotto
"Matita perpetua": le virgolette sono d'obbligo, in quanto della matita si ha solo il risultato. Tra le mani invece ci si trova una bacchetta tronco-conica di alluminio, della lunghezza di circa 20 cm e del peso di 55 grammi, alla cui estremità più sottile è riportata una punta conica di Ethergraf - marchio registrato della lega scrivente. All'estremità più spessa, invece, è tampografata la descrizione del prodotto. Quattro i colori disponibili.
L'aspetto
Fredda e pesante: questi sono gli aggettivi che secondo me descrivono questa "matita". Ma anche pensata: la forma la fa sembrare allungata verso la carta, e la sua finitura denuncia volutamente le passate di tornitura, favorendo la facilità di impugnatura; la colorazione è ottenuta per anodizzazione. La punta sembra di grafite, ma non lo è: non si scalfisce con l'unghia, e non si consuma - o almeno non dovrebbe. Non mi è piaciuta, nell'esemplare che ho visto, la giunzione tra punta e corpo: il bordo della punta sporge un po', e l'allineamento assiale è da migliorare.
Il funzionamento
Scrive come una matita, davvero: se qualcuno ne ha mai avuta una, ricorda molto quelle matite tuttamina (io ne uso una della Fila simile a quella in foto). E si cancella (quasi) come una matita: se uno calca, è un po' difficile far sparire completamente il tratto, un po' come succede con i portamine. Se invece si va leggeri - e non serve premere perché scriva - la cancellabilità è completa. Purtroppo ho potuto provarla solo sul blocchetto di test e su carta da fotocopie: non so come si comporti su altri tipi di carta.
In sintesi
Uso ormai troppo poco le matite, ed amo troppo quelle meccaniche, perché questo prodotto possa davvero interessarmi. Penso però che possa piacere ad una persona che usa molto la matita di legno per appunti e annotazioni: si riducono le perdite di tempo (non bisogna rifare la punta) e si mette nel portapenne un oggetto dal design piacevole. Solo il tempo potrà rispondere alle domande sulla durata dell'oggetto e di quanto scritto con esso.