Recensione Lamy Safari demonstrator
Inviato: venerdì 27 dicembre 2013, 20:02
Non so se questa recensione è già stata fatta, in questo caso rimetto la questione agli amministratori.
La penna è totalmente trasparente, cosa che nelle penne di fascia medio-alta non apprezzo, ma che ai miei occhi fa assumere credito ad una penna di fascia economica. Difatti mi permette di capire l'affascinante meccanica della penna, la mia monta un pennino alato stub 1,1mm con la particolarità che le ali del pennino avvolgono in parte anche l'alimentatore, è la seconda penna con pennino alato che ho (la seconda è l'aurora Magellano), ciò è particolare perché la prima penna con pennino alato aveva anch'essa le "ali" che coprivano l'alimentatore. Nella confezione, piùttosto originale per una penna stilografica è inserita una curiosa cartuccia blu Lamy che ha due aperture per due conduttori, uno piccolo ed uno grande, fortunatamente il conduttore della Lamy Safari è grande. Tutti i dettagli interni ed esterni, come la famosa clip ad U sono in acciaio lucido, tranne l'interno del blocco pennino, in plastica nera con il conduttore a lamelle in vista. Trovo poi molto comoda l'impugnatura ergonomica anche se io vi appoggio solo l'indice perché adotto un'impugnatura lunga, cioè distante dal pennino, perciò scrivo con cappuccio calzato, anche se il cappuccio non è molto saldo sul fusto che ha due lati lisci e due ricurvi. Trovo che nella versione demonstrator non si apprezzino le curiose finestre d'ispezione a forma ellittica che si trovano ai due lati del fusto. Una volta inserita la cartuccia (avevo anche il converger safari, che non è molto capiente ma è un classico converger a "stantuffetto") la scrittura non è partita immediata, c'è voluto un piccolo incoraggiamento scuotendola un poco in avanti, poi la scrittura è partita spedita e veloce, con lo stub 1,1mm mi sono trovato subito in grande sintonia, grande qualità di scrittura e precisione soprattutto guardando al prezzo. Una penna che consiglio assolutamente, soprattutto con pennino stub 1,1-1,5 mm.
La penna è totalmente trasparente, cosa che nelle penne di fascia medio-alta non apprezzo, ma che ai miei occhi fa assumere credito ad una penna di fascia economica. Difatti mi permette di capire l'affascinante meccanica della penna, la mia monta un pennino alato stub 1,1mm con la particolarità che le ali del pennino avvolgono in parte anche l'alimentatore, è la seconda penna con pennino alato che ho (la seconda è l'aurora Magellano), ciò è particolare perché la prima penna con pennino alato aveva anch'essa le "ali" che coprivano l'alimentatore. Nella confezione, piùttosto originale per una penna stilografica è inserita una curiosa cartuccia blu Lamy che ha due aperture per due conduttori, uno piccolo ed uno grande, fortunatamente il conduttore della Lamy Safari è grande. Tutti i dettagli interni ed esterni, come la famosa clip ad U sono in acciaio lucido, tranne l'interno del blocco pennino, in plastica nera con il conduttore a lamelle in vista. Trovo poi molto comoda l'impugnatura ergonomica anche se io vi appoggio solo l'indice perché adotto un'impugnatura lunga, cioè distante dal pennino, perciò scrivo con cappuccio calzato, anche se il cappuccio non è molto saldo sul fusto che ha due lati lisci e due ricurvi. Trovo che nella versione demonstrator non si apprezzino le curiose finestre d'ispezione a forma ellittica che si trovano ai due lati del fusto. Una volta inserita la cartuccia (avevo anche il converger safari, che non è molto capiente ma è un classico converger a "stantuffetto") la scrittura non è partita immediata, c'è voluto un piccolo incoraggiamento scuotendola un poco in avanti, poi la scrittura è partita spedita e veloce, con lo stub 1,1mm mi sono trovato subito in grande sintonia, grande qualità di scrittura e precisione soprattutto guardando al prezzo. Una penna che consiglio assolutamente, soprattutto con pennino stub 1,1-1,5 mm.