Recensione Platinum Phoenix
Inviato: giovedì 26 dicembre 2013, 16:11
Con il patema di chi si accinge a recensire una penna ben sapendo che il Mostro Sacro delle recensioni (Phormula) incombe come una spada di Damocle sulla mia testa, Vi presento la mia Platinum Phoenix.
Veniamo ai dati tecnici:
Pennino F in oro giallo, 18 k.
Lunghezza da chiusa: cm. 13,5
Lunghezza da aperta: cm. 12,3
Spazio di impugnatura: cm. 2,6
Larghezza: cm. 1 vicino al fusto - cm. 0,8 in prossimità dell'attaccatura del pennino.
(Per larghezza non è da intendersi come circonferenza).
Chiusura: a pressione
Peso: gr. 22 (con serbatoio pieno)
Peso senza cappuccio: gr. 14
Peso del solo cappuccio: gr. 8
Capacità converter: ml. 0,5
Estetica e design: 8
La Platinum Phoenix si presenta come una penna snella, sobria ed elegante ma non banale, grazie alla decorazione Maki-e che la rende particolarmente aggraziata.
Non ha una forma ogivale (tipo la Realo o l'Aurora 88) ma ricalca il design "tagliato" alle estremità della Aurora Optima.
Il decoro maki-e (l'esemplare in mio possesso raffigura una Fenice) è creato in modo industriale (il disegno viene stampato - o meglio serigrafato - sul fusto) mentre solo le rifiniture vengono eseguite artigianalmente.
L'adozione di questa tecnica consente un abbattimento dei costi, rendendo tali penne economicamente accessibili.
La clip in metallo cromato esteticamente non ha nulla di speciale ma risalta per solidità e robustezza.
Alla base del cappuccio vi è un anello con inciso Platinum Japan in stampatello che ricorda (per dimensioni e forma) le fedi nuziali "dei nonni".
Realizzazione e qualità: 10
Fusto e cappuccio si presentano in resina nera lucida.
Al tatto è agevole percepire una certa solidità dei materiali.
Peso e dimensioni: 10
La maggior parte del peso deriva dalla clip.
La penna è particolarmente leggera ed ha una lunghezza adeguatamente confortevole.
Non stanca nella lunghe sessioni di scrittura e questo è senz'altro un pregio, se consideriamo la solidità dei materiali!
Pennino e prestazioni: 8 e mezzo
Una delle domande più gettonate quando si scrive con un pennino Fine è: gratta?
Andiamo per ordine.
La scorrevolezza c'è, non a livelli di una Realo (sempre pennino F) ma c'è. Quindi un 8 ci sta.
Gratta? Assolutamente sì in fase di scrittura veloce e nevrotica, si percepisce invece un po' di attrito (ma non fastidioso) del pennino sulla carta quando si aumenta la pressione (quando si tende a "calcare"). Il risultato è un tratto più deciso e netto. "Gratta" quanto la mia Aurora 88 nuova di pacca che deve ancora fare il rodaggio.
Del resto anche la Platinum deve essere ancora rodata ma noto sensibili miglioramenti dopo ogni utilizzo.
L'impugnatura è comoda e ampia grazie alla mancanza della filettatura di avvitamento del cappuccio in quanto l'inserimento dello stesso avviene in maniera magnetica e a pressione. Tale sistema, seppure possa essere considerato "blasfemo" per gli utilizzatori di stilografiche di un certo livello, vanta un'affidabilità di tutto rispetto.
Ho provato a tenere tra pollice e indice il tappo e a far oscillare in modo veloce la penna.
Il cappuccio tiene e la penna non viene catapultata nella cuccia del cane!
Ho tenuto la penna aperta, appoggiata sulla scrivania, per 10 minuti.
E' ripartita subito come se per tutto quel tempo avesse avuto il cappuccio calzato.
Flusso: come quello del Fine Sailor. Non è un idrante.
In ogni caso il flusso è costante e non vi sono interruzioni di tratto.
E' una penna che "parte subito" e non soffre il fermo prolungato (anche settimane di inutilizzo).
Caricamento e manutenzione: 8
Il caricamento avviene tramite banalissimo converter fornito in dotazione al momento dell'acquisto.
Monta cartucce (non fornite nella confezione) proprietarie e ciò mi fa propendere per l'utilizzo del converter in via esclusiva.
La capacità non è adeguata, solo 0,5/0,6 ml. - quanto una cartuccia Pelikan - ma il materiale è solido e accurato.
Le estremità sono in metallo cromato e l'inserimento avviene a incastro tramite semplice pressione, ma è estremamente stabile a tal punto che si può agevolmente impugnarlo senza timore di un distacco dal conduttore.
Anche qui la qualità dei materiali non si è fatta disattendere!
La manutenzione è minore rispetto ad una penna a pistone.
E' sufficiente estrarre il converter e sciacquare il gruppo scrivente sotto il rubinetto!
Qualità / prezzo: 10
I materiali sono accurati e di qualità ed il prezzo è competitivo.
Conclusioni: 9
E' una buona penna.
Il fine giapponese non tradisce la sua fama anche se cambia casa.
I materiali sono ottimi e il prezzo è accessibile.
Se tornassi indietro ... la ri-comprerei.
Non mi sono pentita dell'acquisto.
Inizialmente non la amavo; la mia prima impressione è stata: "Gratta!" - una sentenza secca e inappellabile.
Poi ho cercato di utilizzarla ugualmente e mi sono resa conto che necessita di rodaggio.
Più la utilizzo, più l'attrito va scemando.
Veniamo ai dati tecnici:
Pennino F in oro giallo, 18 k.
Lunghezza da chiusa: cm. 13,5
Lunghezza da aperta: cm. 12,3
Spazio di impugnatura: cm. 2,6
Larghezza: cm. 1 vicino al fusto - cm. 0,8 in prossimità dell'attaccatura del pennino.
(Per larghezza non è da intendersi come circonferenza).
Chiusura: a pressione
Peso: gr. 22 (con serbatoio pieno)
Peso senza cappuccio: gr. 14
Peso del solo cappuccio: gr. 8
Capacità converter: ml. 0,5
Estetica e design: 8
La Platinum Phoenix si presenta come una penna snella, sobria ed elegante ma non banale, grazie alla decorazione Maki-e che la rende particolarmente aggraziata.
Non ha una forma ogivale (tipo la Realo o l'Aurora 88) ma ricalca il design "tagliato" alle estremità della Aurora Optima.
Il decoro maki-e (l'esemplare in mio possesso raffigura una Fenice) è creato in modo industriale (il disegno viene stampato - o meglio serigrafato - sul fusto) mentre solo le rifiniture vengono eseguite artigianalmente.
L'adozione di questa tecnica consente un abbattimento dei costi, rendendo tali penne economicamente accessibili.
La clip in metallo cromato esteticamente non ha nulla di speciale ma risalta per solidità e robustezza.
Alla base del cappuccio vi è un anello con inciso Platinum Japan in stampatello che ricorda (per dimensioni e forma) le fedi nuziali "dei nonni".
Realizzazione e qualità: 10
Fusto e cappuccio si presentano in resina nera lucida.
Al tatto è agevole percepire una certa solidità dei materiali.
Peso e dimensioni: 10
La maggior parte del peso deriva dalla clip.
La penna è particolarmente leggera ed ha una lunghezza adeguatamente confortevole.
Non stanca nella lunghe sessioni di scrittura e questo è senz'altro un pregio, se consideriamo la solidità dei materiali!
Pennino e prestazioni: 8 e mezzo
Una delle domande più gettonate quando si scrive con un pennino Fine è: gratta?
Andiamo per ordine.
La scorrevolezza c'è, non a livelli di una Realo (sempre pennino F) ma c'è. Quindi un 8 ci sta.
Gratta? Assolutamente sì in fase di scrittura veloce e nevrotica, si percepisce invece un po' di attrito (ma non fastidioso) del pennino sulla carta quando si aumenta la pressione (quando si tende a "calcare"). Il risultato è un tratto più deciso e netto. "Gratta" quanto la mia Aurora 88 nuova di pacca che deve ancora fare il rodaggio.
Del resto anche la Platinum deve essere ancora rodata ma noto sensibili miglioramenti dopo ogni utilizzo.
L'impugnatura è comoda e ampia grazie alla mancanza della filettatura di avvitamento del cappuccio in quanto l'inserimento dello stesso avviene in maniera magnetica e a pressione. Tale sistema, seppure possa essere considerato "blasfemo" per gli utilizzatori di stilografiche di un certo livello, vanta un'affidabilità di tutto rispetto.
Ho provato a tenere tra pollice e indice il tappo e a far oscillare in modo veloce la penna.
Il cappuccio tiene e la penna non viene catapultata nella cuccia del cane!
Ho tenuto la penna aperta, appoggiata sulla scrivania, per 10 minuti.
E' ripartita subito come se per tutto quel tempo avesse avuto il cappuccio calzato.
Flusso: come quello del Fine Sailor. Non è un idrante.
In ogni caso il flusso è costante e non vi sono interruzioni di tratto.
E' una penna che "parte subito" e non soffre il fermo prolungato (anche settimane di inutilizzo).
Caricamento e manutenzione: 8
Il caricamento avviene tramite banalissimo converter fornito in dotazione al momento dell'acquisto.
Monta cartucce (non fornite nella confezione) proprietarie e ciò mi fa propendere per l'utilizzo del converter in via esclusiva.
La capacità non è adeguata, solo 0,5/0,6 ml. - quanto una cartuccia Pelikan - ma il materiale è solido e accurato.
Le estremità sono in metallo cromato e l'inserimento avviene a incastro tramite semplice pressione, ma è estremamente stabile a tal punto che si può agevolmente impugnarlo senza timore di un distacco dal conduttore.
Anche qui la qualità dei materiali non si è fatta disattendere!
La manutenzione è minore rispetto ad una penna a pistone.
E' sufficiente estrarre il converter e sciacquare il gruppo scrivente sotto il rubinetto!
Qualità / prezzo: 10
I materiali sono accurati e di qualità ed il prezzo è competitivo.
Conclusioni: 9
E' una buona penna.
Il fine giapponese non tradisce la sua fama anche se cambia casa.
I materiali sono ottimi e il prezzo è accessibile.
Se tornassi indietro ... la ri-comprerei.
Non mi sono pentita dell'acquisto.
Inizialmente non la amavo; la mia prima impressione è stata: "Gratta!" - una sentenza secca e inappellabile.
Poi ho cercato di utilizzarla ugualmente e mi sono resa conto che necessita di rodaggio.
Più la utilizzo, più l'attrito va scemando.