Recensione Noodler's Konrad Ebonite
Inviato: giovedì 26 dicembre 2013, 14:16
Io sono un estimatore del marchio Noodler’s, quindi quando ho visto la versione in ebanite della Konrad non ho resistito e ne ho ordinata una in finitura Sahara Olive/Black Ripple.
Quindi ecco la recensione della Noodler's Konrad Ebonite Flex Fountain Pen - Sahara Olive/Black Ripple (nome completo un tantinello lungo…).
Le dimensioni della penna sono:
chiusa: 144 mm
corpo: 135 mm
diametro max corpo: 12 mm
peso: 18 g (vuota)
Confezione: la penna arriva in una semplice scatoletta di cartoncino con i soliti disegni in stile Noodler’s. Veramente minimalista non crea problemi di spazio o smaltimento.
Materiali e finiture: corpo/sezione e cappuccio sono in ebanite, il caricamento a pistone è realizzato in plastica. Lo spessore delle pareti non è elevato, ma la penna non da la sensazione di essere fragile, anzi da una certa sicurezza di resistere agli strapazzi. La penna esiste in diverse finiture su base oliva, marrone e verde.
Il pennino è in acciaio con alimentatore in plastica (ma su questo torneremo più avanti), il pennino presenta la scritta Noodler’s Inc Co.
Il fermaglio è in metallo di discreta fattura, presenta la scritta Noodler’s Ink. Alla base del cappuccio c’è un anello nello stesso materiale del fermaglio.
Sistema di caricamento: pistone nascosto sotto un finto fondello di ebanite. Il pistone è in plastica, non presenta giochi, ma ha una certa elasticità dei materiali soprattutto quando si eccede nel serrarlo. Il sistema di caricamento è interamente smontabile a mano senza l’uso di attrezzi. Inutile dire che il sistema, seppure funzionale è lontano dalla dolcezza di azionamento dei Pelikan. La capienza è circa il doppio di quello che si vede dalla finestrella consentendo una buona autonomia.
Pennino: il pennino in acciaio, con relativo alimentatore, è smontabile a mano. Cambiando la posizione pennino-alimentatore è possibile influire sul flusso dell’inchiostro per adattarlo alle proprie esigenze. Il pennino è dichiarato flessibile, ma, come vedremo nella prova di scrittura, richiede pressioni veramente eccessive per ottenere variazioni di tratto.
Come scrive: ignorando i suggerimenti della Noodler’s ho subito inchiostrato la penna senza lavarla. Il flusso si è rivelato costante, ma scarso. Stavo per rassegnarmi a smontare il pennino per aumentare il flusso quando, verso la fine del primo serbatoio, la penna ha iniziato a scrivere con un flusso più abbondante e continuo. Evidentemente l’alimentatore era sporco e si è pulito con l’uso. Il flusso si è poi mantenuto corposo con i serbatoi successivi.
Nel frattempo ho imparato a gestire il flusso con la pressione, infatti, sebbene il pennino sia dichiarato flessibile, le variazioni di pressione influenzano più il flusso che non la larghezza del tratto (per ottenere variazioni di larghezza si deve premere molto rendendo la scrittura faticosa e poco naturale). Le variazioni di flusso ottenute variando la pressione possono esaltare lo shading di alcuni inchiostri.
Il pennino è simile a un F europeo, simile al pennino F della M200 e più stretto degli F di Visconti e Montblanc, la scorrevolezza è buona, appena peggio della M200, il che unito alla leggerezza della penna garantisce una scrittura confortevole anche per lunghi documenti (tra l’altro l’ebanite è piacevolmente calda al tatto). Usato con il Pelikan 4001 RB lo rende più saturo che con i pennini Visconti e Montblanc (la scansione della prova di scrittura, purtroppo non rende bene il fenomeno).
Unico comportamento fastidioso sono le false partenze quando la penna resta inchiostrata e non usata per una decina di giorni, altre penne con lo stesso inchiostro non presentano lo stesso fenomeno per tempi più lunghi.
NOTA: guardando su internet si trovano pareri discordanti sulla Konrad, dagli entusiasti a chi ha dovuto smanettare un po’ prima di diventarlo a chi ha rovinato l’alimentatore senza trovare soluzione. Prima di fare qualsiasi intervento suggerisco di finire almeno un serbatoio per prendere confidenza con la penna e rodarla.
Caratteristiche peculiari: oltre il materiale, non comune fra le penne moderne da 40 $, la penna è interamente smontabile a mano e senza attrezzi. La Konrad permette di giocare con il pennino-alimentatore per trovare il flusso che piace di più, inoltre su internet si trovano articoli di gente che ha creato delle frankenpen usando le Konrad unite a pennini vintage.
A chi è consigliata: a chi cerca una penna in ebanite, a chi cerca una penna interamente smontabile con cui fare esperimenti, a chi cerca una penna relativamente economica con cui provare i vari inchiostri Noodler’s dalla dubbia fama di rovinapenne (in questo caso, magari, usate una Konrad di materiale più povero).
A chi non è consigliata: a chi ha paura di trovare una penna dal flusso non corretto e non vuole sporcarsi le mani, a chi vuole una penna dalle finiture perfette e con una bella confezione (meglio la M151), a chi a paura di rovinarla e di non trovare i ricambi (in effetti non facili da trovare).
Saluti,
Giovanni
Quindi ecco la recensione della Noodler's Konrad Ebonite Flex Fountain Pen - Sahara Olive/Black Ripple (nome completo un tantinello lungo…).
Le dimensioni della penna sono:
chiusa: 144 mm
corpo: 135 mm
diametro max corpo: 12 mm
peso: 18 g (vuota)
Confezione: la penna arriva in una semplice scatoletta di cartoncino con i soliti disegni in stile Noodler’s. Veramente minimalista non crea problemi di spazio o smaltimento.
Materiali e finiture: corpo/sezione e cappuccio sono in ebanite, il caricamento a pistone è realizzato in plastica. Lo spessore delle pareti non è elevato, ma la penna non da la sensazione di essere fragile, anzi da una certa sicurezza di resistere agli strapazzi. La penna esiste in diverse finiture su base oliva, marrone e verde.
Il pennino è in acciaio con alimentatore in plastica (ma su questo torneremo più avanti), il pennino presenta la scritta Noodler’s Inc Co.
Il fermaglio è in metallo di discreta fattura, presenta la scritta Noodler’s Ink. Alla base del cappuccio c’è un anello nello stesso materiale del fermaglio.
Sistema di caricamento: pistone nascosto sotto un finto fondello di ebanite. Il pistone è in plastica, non presenta giochi, ma ha una certa elasticità dei materiali soprattutto quando si eccede nel serrarlo. Il sistema di caricamento è interamente smontabile a mano senza l’uso di attrezzi. Inutile dire che il sistema, seppure funzionale è lontano dalla dolcezza di azionamento dei Pelikan. La capienza è circa il doppio di quello che si vede dalla finestrella consentendo una buona autonomia.
Pennino: il pennino in acciaio, con relativo alimentatore, è smontabile a mano. Cambiando la posizione pennino-alimentatore è possibile influire sul flusso dell’inchiostro per adattarlo alle proprie esigenze. Il pennino è dichiarato flessibile, ma, come vedremo nella prova di scrittura, richiede pressioni veramente eccessive per ottenere variazioni di tratto.
Come scrive: ignorando i suggerimenti della Noodler’s ho subito inchiostrato la penna senza lavarla. Il flusso si è rivelato costante, ma scarso. Stavo per rassegnarmi a smontare il pennino per aumentare il flusso quando, verso la fine del primo serbatoio, la penna ha iniziato a scrivere con un flusso più abbondante e continuo. Evidentemente l’alimentatore era sporco e si è pulito con l’uso. Il flusso si è poi mantenuto corposo con i serbatoi successivi.
Nel frattempo ho imparato a gestire il flusso con la pressione, infatti, sebbene il pennino sia dichiarato flessibile, le variazioni di pressione influenzano più il flusso che non la larghezza del tratto (per ottenere variazioni di larghezza si deve premere molto rendendo la scrittura faticosa e poco naturale). Le variazioni di flusso ottenute variando la pressione possono esaltare lo shading di alcuni inchiostri.
Il pennino è simile a un F europeo, simile al pennino F della M200 e più stretto degli F di Visconti e Montblanc, la scorrevolezza è buona, appena peggio della M200, il che unito alla leggerezza della penna garantisce una scrittura confortevole anche per lunghi documenti (tra l’altro l’ebanite è piacevolmente calda al tatto). Usato con il Pelikan 4001 RB lo rende più saturo che con i pennini Visconti e Montblanc (la scansione della prova di scrittura, purtroppo non rende bene il fenomeno).
Unico comportamento fastidioso sono le false partenze quando la penna resta inchiostrata e non usata per una decina di giorni, altre penne con lo stesso inchiostro non presentano lo stesso fenomeno per tempi più lunghi.
NOTA: guardando su internet si trovano pareri discordanti sulla Konrad, dagli entusiasti a chi ha dovuto smanettare un po’ prima di diventarlo a chi ha rovinato l’alimentatore senza trovare soluzione. Prima di fare qualsiasi intervento suggerisco di finire almeno un serbatoio per prendere confidenza con la penna e rodarla.
Caratteristiche peculiari: oltre il materiale, non comune fra le penne moderne da 40 $, la penna è interamente smontabile a mano e senza attrezzi. La Konrad permette di giocare con il pennino-alimentatore per trovare il flusso che piace di più, inoltre su internet si trovano articoli di gente che ha creato delle frankenpen usando le Konrad unite a pennini vintage.
A chi è consigliata: a chi cerca una penna in ebanite, a chi cerca una penna interamente smontabile con cui fare esperimenti, a chi cerca una penna relativamente economica con cui provare i vari inchiostri Noodler’s dalla dubbia fama di rovinapenne (in questo caso, magari, usate una Konrad di materiale più povero).
A chi non è consigliata: a chi ha paura di trovare una penna dal flusso non corretto e non vuole sporcarsi le mani, a chi vuole una penna dalle finiture perfette e con una bella confezione (meglio la M151), a chi a paura di rovinarla e di non trovare i ricambi (in effetti non facili da trovare).
Saluti,
Giovanni