Cartucce Pelikan ''recuperate''
Inviato: domenica 5 giugno 2011, 16:53
In una vecchia valigia che non aprivo dal 1995 ho ritrovato parecchie confezioni di cartucce Pelikan nere acquistate in fretta in un negozio a Chieti che stava chiudendo l'attività,svendendo tutto.Le scatoline erano in tutto 24,rimaste nella valigia.Le altre le avevo usate con una penna a cartuccia ''da battaglia'' che usavo all'Univerità.Guardandole,mi sono accorto che alcune erano piene per meno della metà;altre lo erano di più,ma l'inchiostro in esse contenuto aveva un aspetto troppo denso.A parte il fatto che non utilizzo più cartucce,ma solo penne a stantuffo o al massimo a converter,vincendo il primo istinto di gettarle via ho voluto compiere un tentativo di recupero di questo inchiostro.Quindi ho svuotato con una siringa tutte le cartucce riempiendo due flaconi di inchiostro Pelikan 4001 da 30 ml,vuoti e che ho l'abitudine di conservare per le varie necessità che si possono sempre presentare.Dopo aver riempito i due flaconi entrambi per 3/4,ho aggiunto un pò di acqua distillata per ferri da stiro e ho agitato con forza.Ho caricato quindi l'ormai famosa Pelikan M 150.
Risultato:inchiostro nerissimo,fluidissimo e che scorre piacevolmente sotto il pennino.
Ciò dimostra a mio parere due cose:
1) Che la scadenza degli inchiostri è stata ''inventata'' apposta di sana pianta dalle varie Case,per prima Montblanc,per favorire,alla fine,un maggior acquisto di inchiostri scadenti prodotti a basso prezzo e che spesso si deteriorano subito.A me è capitato di dover gettare due boccette di Pelikan 4001 nero appena acquistato.
2) Le cartucce da me ''riciclate'' sono del famigerato Pelikan 4001,e l'inchiostro da esse ricavato,vecchio di ben 16 anni,va benissimo.
Sui flaconi la scadenza non è mai apparsa in modo chiaro;è soltanto dal 2001,anno dei primi ''intoppi'',che sul bordino interno della scatola c'erano dei numeri seriali di dubbia interpretazione.Va detto,tra l'altro,che prima di quel periodo il Pelikan 4001 era tra gli inchiostri migliori per le varie proprietà e caratteristiche che non si trovano più in quello prodotto da una decina d'anni a questa parte.
In questo inchiostro da me riciclato ho ritrovato la stessa fluidità,scorrevolezza,brillantezza ed intensità di colore del Jean Herbin,il migliore in assoluto tra quelli da me provati.
Concludo con una domanda provocatoria:come si farà quando in giro saranno ormai esaurite le scorte dei vecchi inchiostri?Forse anche noi amanti della stilografica dovremo convertirci in massa alla biro,o imparare a fabbricarcelo da soli,magari spendendo anche meno.
Vorrei consentirmi una battuta di spirito:che ne direste voi tutti se riuscissi a fabbricare da solo un inchiostro ultrafluido e scorrevole dal nome :''Inchiostro Vikingo''?
Un cordiale saluto a tutti
Alessandro
Risultato:inchiostro nerissimo,fluidissimo e che scorre piacevolmente sotto il pennino.
Ciò dimostra a mio parere due cose:
1) Che la scadenza degli inchiostri è stata ''inventata'' apposta di sana pianta dalle varie Case,per prima Montblanc,per favorire,alla fine,un maggior acquisto di inchiostri scadenti prodotti a basso prezzo e che spesso si deteriorano subito.A me è capitato di dover gettare due boccette di Pelikan 4001 nero appena acquistato.
2) Le cartucce da me ''riciclate'' sono del famigerato Pelikan 4001,e l'inchiostro da esse ricavato,vecchio di ben 16 anni,va benissimo.
Sui flaconi la scadenza non è mai apparsa in modo chiaro;è soltanto dal 2001,anno dei primi ''intoppi'',che sul bordino interno della scatola c'erano dei numeri seriali di dubbia interpretazione.Va detto,tra l'altro,che prima di quel periodo il Pelikan 4001 era tra gli inchiostri migliori per le varie proprietà e caratteristiche che non si trovano più in quello prodotto da una decina d'anni a questa parte.
In questo inchiostro da me riciclato ho ritrovato la stessa fluidità,scorrevolezza,brillantezza ed intensità di colore del Jean Herbin,il migliore in assoluto tra quelli da me provati.
Concludo con una domanda provocatoria:come si farà quando in giro saranno ormai esaurite le scorte dei vecchi inchiostri?Forse anche noi amanti della stilografica dovremo convertirci in massa alla biro,o imparare a fabbricarcelo da soli,magari spendendo anche meno.
Vorrei consentirmi una battuta di spirito:che ne direste voi tutti se riuscissi a fabbricare da solo un inchiostro ultrafluido e scorrevole dal nome :''Inchiostro Vikingo''?
Un cordiale saluto a tutti
Alessandro