Turchesi a confronto
Inviato: domenica 8 dicembre 2013, 15:27
Recensione comparativa fra alcuni inchiostri stilografici turchesi:
Diamine Turquoise
Lamy turchese
Levenger Blue Bahama
Sheaffer Turquoise
Waterman Inspired blue
Pelikan 4001 Turquoise
Diamine Turquoise
Caratteristiche: una fluidità ineccepibile su ogni penna, per questo bel turchese vivido e chiaro, che non passa inosservato su qualsiasi tipo di carta! Sulla carta più porosa e meno compatta, come la carta da fotocopie utilizzata nel test e su vari blocchi uso ufficio su cui lo utilizzo da tempo, la tonalità è più chiara rispetto a quanto accade su carta compatta come il foglio di carta da disegno Fabriano a superficie ruvida.
Carta utilizzata: Rhodia A4 blocco a fogli bianchi da 80 gr\mq; carta da fotocopie Fabriano First Class 80 gr\mq; Fabriano foglio da disegno F4 200gr\mq superficie ruvida
Penne utilizzate: Lamy Studio con stub 1.5 - pennino M - pennino EF
Colore: un bel turchese, che ben rappresenta la tonalità più chiara della pietra cui si ispira; componente verde impercettibile.
Saturazione: Niente di eccezionale, trattandosi di un colore piuttosto chiaro che varia molto di gradazione in funzione del supporto cartaceo utilizzato per scrivere.
Shading: leggero ma graduale. Il colore è monocromo, quindi lo shading non presenta valori tonali differenti, ma la sfumatura (passaggio da una gradazione chiara ad una più scura) è controllata e gradevole a vedersi.
Feathering: spiumaggio leggerissimo solo su carte molto porose e poco compatte
Bleed through: leggero su carta porosa, soprattutto usando penne dal tratto medio e broad e dal flusso abbondante
See-through: leggero su carta porosa e carta da fotocopie in generale
Scorrevolezza: ottima, la lubrificazione di questo inchiostro è perfetta su tutte le penne
Resistenza all'acqua: scarsa, carattersitica comune a tutti i Diamine colorati finora provati!
Asciugatura: dai 5' del tratto EF ai 20' di un tratto M piuttosto umido
False partenze dopo alcuni giorni di inattività della penna: nessuna; un ottimo inchiostro!
Opacizzazione \ velatura del serbatoio o del conveter: un vero campione in questo senso; non aderisce minimamente ad alcuna superficie plastica o vetrosa, lasciando ogni superficie perfettamente pulita
Incrostazioni : nessuna incrostazione; è uno dei migliori inchiostri mai provati, in tal senso
Carta consigliata: carta compatta, di buona qualità. Sulle carte meno compatte tende a produrre un tratto lievemente più largo e un colore slavato.
Penne consigliate: tutte. Si comporta magnificamente con tutti i pennini a patto di utilizzare carta di buona compattezza
Pennini da intinzione: nonostante sia molto liquido, a differenza di altri inchiostri della Casa è compatibil con i pennini da intinzione testati (Brause “Blue Pumpkin” n.361 e Mitchell serie Italics in rame)
Conclusioni: Un inchiostro chiaro, dal bel colore turchese vivido e vivace, adatto alle note e a tutti gli appunti che devono risaltare sulla pagina. Adatto per le annotazioni ma anche per biglietti e lettere informali, a patto di usare penne dal tratto spesso o pennini dal tratto fine ma umido, perchè il colore altrimenti apparirebbe troppo chiaro per essere facilmente leggibile. Si fa apprezzare per la sua versatilità e per il fatto di non velare minimamente alcuna superficie di contatto, risultando in quest'ultima caratteristica uno dei migliori turchesi testati.
Lamy turchese
Caratteristiche:
Carta utilizzata: Rhodia A4 blocco a fogli bianchi da 80 gr\mq; carta da fotocopie Fabriano First Class 80 gr\mq; Fabriano foglio da disegno F4 200gr\mq superficie ruvida
Penne utilizzate: Lamy Studio con stub 1.5 - pennino M - pennino EF
Colore: chiaro e tendente all'azzurro, componente verde davvero minimale; la stretta somiglianza con il turchese Diamine li rende, con alcune penne e carte, difficilmente distinguibili! Rispetto al Diamine però ha il vantaggio di mantenere la stessa intensità cromatica su pressochè tutte le carte, senza sembrare sensibilmente più chiaro o più scuro al variare del supporto cartaceo.
Saturazione: buona, trattandosi di un colore piuttosto chiaro
Shading: buono, apprezzabile soprattutto con tratti corposi
Feathering: non presente
Bleed through: leggero con tratti umidi, su carta porosa da fotocopie e blocchi uso ufficio
See-through: non presente
Scorrevolezza: buona su tutte le penne
Resistenza all'acqua: molto scarsa
Asciugatura: Si passa dai 5' con tratti fini ai 18' con tratti medi e flusso abbondante
False partenze dopo alcuni giorni di inattività della penna: nessuna, un inchiostro affidabile
Opacizzazione \ velatura del serbatoio o del conveter: nessuna
Incrostazioni : nessuna
Carta consigliata: tutte, sembra essere un valido alleato in qualsiasi circostanza!
Penne consigliate: tutte, vista la versatilità dimostrata; in particolare è indicato per stub e pennini a largo tratto che ne esaltano shading e colore
Pennini da intinzione: buona la resa con quelli testati (Brause “Blue Pumpkin” n.361 e Mitchell serie Italics in rame)
Conclusioni: Un bell'inchiostro, consigliato per note a margine e annotazioni personali, biglietti, situazioni informali. Non sembra invece adatto a lunghe sessioni di scrittura, a causa della tonalità chiara e particolarmente vivace.
Da non confondere con il Lamy blue washable, un bell'azzurro con cui a volte viene invece scambiato!
Pelikan 4001 Turquoise
Caratteristiche:
Carta utilizzata: Rhodia A4 blocco a fogli bianchi da 80 gr\mq; carta da fotocopie Fabriano First Class 80 gr\mq; Fabriano foglio da disegno F4 200gr\mq superficie ruvida
Penne utilizzate: Lamy Studio pennino M - pennino EF - Rotring Art Pen con pennino stub 1.5
Colore: bellissimo turchese di tono leggermente più freddo e tendente al blu rispetto agli altri, con minimale componente verde, quasi impercettibile anche in cromatografia.
Saturazione: buona, specie con pennini dal flusso abbondante
Shading: ben visibile con pennini a tratto largo, cosa che lo rende adatto ad essere utilizzato per ottenere un certo effetto chiaroscurale.
Feathering: non presente
Bleed through: minimale, riscontrato solo su carte porose e poco compatte
See-through: non presente
Scorrevolezza: normale, non trattandosi di un inchiostro che fa della fluidità il suo punto di forza
Resistenza all'acqua: buona rispetto alla media degli altri turchesi provati. Non si tratta certo di un inchiostro persistente, ma se si agisce in fretta lo scritto inavvertitamente bagnato risulta ancora leggibile. Dalla cromatografia in effetti si nota ancora la traccia lasciata dalla macchia di inchiostro depositata sulla striscia di carta assorbente prima di procedere all'imbibizione in acqua demineralizzata.
Asciugatura: buona; un tratto fine asciuga in circa 7' e un bel tratto medio e corposo intorno ai 18'.
False partenze dopo alcuni giorni di inattività della penna: nessuna
Opacizzazione \ velatura del serbatoio o del conveter: leggera velatura delle pareti dei converter e delle penne, ma non tale da precludere la visibilità dell'inchiostro residuo nel serbatoio. La lavabilità è comunque buona, non lascia residui difficili di cui liberarsi!
Incrostazioni : nessuna
Carta consigliata: tutte, ad eccezione di quelle davvero molto porose e di scarsa compattezza
Penne consigliate: dà il meglio di sé con pennini dal flusso abbondante, sia fini che broad. Con gli stub è imbattibile anche grazie allo shading graduale ed equilibrato
Pennini da intinzione: si comporta ottimamente con quelli utilizzati (Brause “Blue Pumpkin” n.361 e Mitchell serie Italics in rame)
Ph: 2.7 - un inchiostro tendenzialmente acido
Conclusioni: Adatto a chi ama gli azzurri in generale e vuole cambiare un po'.
Sheaffer Turquoise
Caratteristiche:
Carta utilizzata: Rhodia A4 blocco a fogli bianchi da 80 gr\mq; carta da fotocopie Fabriano First Class 80 gr\mq; Fabriano foglio da disegno F4 200gr\mq superficie ruvida
Penne utilizzate: Lamy Studio con stub 1.5 - pennino M - pennino EF
Colore: una tonalità molto simile al Lamy, solo appena percettibilmente più fredda e tendente al blu. Più chiaro su carte porose, il colore acquista intensità su carte compatte e di buona qualità.
Saturazione: da media a buona, in funzione della carta utilizzata
Shading: molto buono e graduale, davvero un bel colore da utilizzare con pennini broad e stub!
Feathering: non presente
Bleed through: non presente
See-through: non presente
Scorrevolezza: ottima su tutte le penne utilizzate
Resistenza all'acqua: scarsa, appena migliore di Diamine e Lamy
Asciugatura: dai 15' ai 25' dei pennini medi. Piuttosto riluttante!!
False partenze dopo alcuni giorni di inattività della penna: nessuna
Opacizzazione \ velatura del serbatoio o del conveter: nessuna; assieme al Daimine è il meno vocato a questo tipo di problemi, quindi si tratta ancora una volta di un inchiostro sicurissimo da utilizzare con ogni penna.
Incrostazioni : nessuna
Carta consigliata: tutte, non avendo manifestato alcun problema con nessuna carta
Penne consigliate: tutte, maggiomente consigliate quelle a tratto largo che rivelano il bello shading e la tonalità vivace di questo Sheaffer
Pennini da intinzione: un buon comportamento con tutti i pennini, solo il tempo di asciugatura lascia un po' riluttanti a questo utilizzo...(Brause “Blue Pumpkin” n.361 e Mitchell serie Italics in rame)
Conclusioni: pur essendo come Lamy e Diamine troppo chiaro per essere utilizzato a tutta pagina, è ideale nelle situazioni informali e per appunti brevi e note a margine.
Waterman Inspired Blue (ex South Sea Blue)
Caratteristiche:
Carta utilizzata: Rhodia A4 blocco a fogli bianchi da 80 gr\mq; carta da fotocopie Fabriano First Class 80 gr\mq; Fabriano foglio da disegno F4 200gr\mq superficie ruvida
Penne utilizzate: Lamy Studio con stub 1.5 - pennino M - pennino EF
Colore: un bel turchese medio, ottima combinazione fra vividezza e tonalità non troppo chiara e quindi limitante nell'utilizzo. Si comporta in modo piuttosto equilibrato quanto a intensità del colore sui diversi supporti cartacei utilizzati, non variando in maniera sostanziale al variare della carta.
Saturazione: buona
Shading: ombreggiatura media ma graduale e quindi equilibrata; si apprezza però pochissimo con tratti medi e fini
Feathering: leggero, solo su carta porosa
Bleed through: leggero, su carta porosa poco compatta
See-through: impercettibile
Scorrevolezza: buona
Resistenza all'acqua: se si agisce in fretta (30'-50') sul foglio bagnato, la scrittura risulta ancora leggibile; a riprova di quanto riscontrato, si noti che anche nella cromatografia, una leggera persistenza della traccia dell'inchiostro depositato sulla carta prima dell'imbibizione, è in effetti ancora percettibile.
Asciugatura: nella media. Si passa dai 10' con tratto fine ai 15' con tratto medio.
False partenze dopo alcuni giorni di inattività della penna: non riscontrate
Opacizzazione \ velatura del serbatoio o del conveter: non riscontrate
Incrostazioni : non riscontrate
Carta consigliata: buona carta dalla superficie liscia e dalla trama compatta, che ne esalta inensità del colore e shading
Penne consigliate: tratti medi e stub o tratti fini con flusso medio-abbondante
Pennini da intinzione: se la cava egregiamente con i pennini testati (Brause “Blue Pumpkin” n.361 e Mitchell serie Italics in rame)
Conclusioni: Chi ha apprezzato il South Sea Blue Waterman continuerà ad avere lo stesso feeling con questo Inspired Blue, in quanto il prodotto ha subito nell'ottobre 2011 un restiling che ha investito esclusivamente il nome e la grafica del packaging. Il contenuto del flacone e delle cartucce è rimasto lo stesso!
La tonalità e la non eccessiva brillantezza consentono all'inchiostro Waterman di essere preso in considerzione anche per sessioni di scrittura prolungate.
Levenger Blue Bahama
Caratteristiche:
Carta utilizzata: Rhodia A4 blocco a fogli bianchi da 80 gr\mq; carta da fotocopie Fabriano First Class 80 gr\mq; Fabriano foglio da disegno F4 200gr\mq superficie ruvida
Penne utilizzate: Lamy Studio con stub 1.5 - pennino M - pennino EF
Colore: turchese di tono medio, un buon equilibrio fra vivacità cromatica e tonalità, leggermente più scura di Diamine e Lamy su carte di buona compattezza e qualità.
Su carte porose tende a restituire un colore più chiaro, a parità di pennini utilizzati, rispetto all'utilizzo su carte più compatte e di qualità.
Saturazione: buona
Shading: buono, più apprezzabile su pennini dal tratto medio o broad e sugli stub
Feathering: non rilevato
Bleed through: appena percettibile se usato con pennini dal flusso corposo su carte di buona porosità.
See-through: non presente
Scorrevolezza: buona con tutti i pennini testati
Resistenza all'acqua: pur non trattandosi neanche in questo caso di un colore permanente, così come riscontrato per Waterman e Pelikan e in misura un poco inferiore per Sheaffer, se si agisce in qualche decina di secondi sulla pagina inavvertitamente bagnata, lo scritto risulta ancora leggibile.
Asciugatura: circa 10' con tratto fine e 22' con tratto medio e flusso abbondante
False partenze dopo alcuni giorni di inattività della penna: nessuna! Ottimo inchiostro!
Opacizzazione \ velatura del serbatoio o del conveter: nessuna; un inchiostro affidabile.
Incrostazioni : non presenti
Carta consigliata: tutte, è un inchisotro davvero versatile.
Penne consigliate: un inchiostro equilibrato che si può utilizzare su ogni penna. La resa cromatica migliore però si ottiene con penne dal tratto medio, broad o sugli stub che ne accentuano la tonalità e lo shading
Pennini da intinzione: buone prestazioni con i pennini provati (Brause “Blue Pumpkin” n.361 e Mitchell serie Italics in rame)
Conclusioni: dalla cromatografia si evince che la tonalità di questo inchiostro è palesemente tendente all'azzurro e la componente verde è davvero impercettibile. Il colore che ne risulta è vivido e acceso, ma con un tratto medio e flusso abbondante, che restituisce sulla carta un colore corposo e più scuro, si adatta anche a sessioni di scrittura prolungate. Ancora dalla cromatogafia arriva la conferma di quanto rivelato dal test della resistenza all'acqua; la traccia di inchiostro lasciata sulla carta prima di procedere al test, è rimasta visibile dopo l'asciugatura del campione, a testimoniare una seppur contenuta resistenza al dilavamento. Su carte di buona qualità sa esprimere il meglio di sé e diventa quasi un blu chiaro, anche con tratti fini.
Diamine Turquoise
Lamy turchese
Levenger Blue Bahama
Sheaffer Turquoise
Waterman Inspired blue
Pelikan 4001 Turquoise
Diamine Turquoise
Caratteristiche: una fluidità ineccepibile su ogni penna, per questo bel turchese vivido e chiaro, che non passa inosservato su qualsiasi tipo di carta! Sulla carta più porosa e meno compatta, come la carta da fotocopie utilizzata nel test e su vari blocchi uso ufficio su cui lo utilizzo da tempo, la tonalità è più chiara rispetto a quanto accade su carta compatta come il foglio di carta da disegno Fabriano a superficie ruvida.
Carta utilizzata: Rhodia A4 blocco a fogli bianchi da 80 gr\mq; carta da fotocopie Fabriano First Class 80 gr\mq; Fabriano foglio da disegno F4 200gr\mq superficie ruvida
Penne utilizzate: Lamy Studio con stub 1.5 - pennino M - pennino EF
Colore: un bel turchese, che ben rappresenta la tonalità più chiara della pietra cui si ispira; componente verde impercettibile.
Saturazione: Niente di eccezionale, trattandosi di un colore piuttosto chiaro che varia molto di gradazione in funzione del supporto cartaceo utilizzato per scrivere.
Shading: leggero ma graduale. Il colore è monocromo, quindi lo shading non presenta valori tonali differenti, ma la sfumatura (passaggio da una gradazione chiara ad una più scura) è controllata e gradevole a vedersi.
Feathering: spiumaggio leggerissimo solo su carte molto porose e poco compatte
Bleed through: leggero su carta porosa, soprattutto usando penne dal tratto medio e broad e dal flusso abbondante
See-through: leggero su carta porosa e carta da fotocopie in generale
Scorrevolezza: ottima, la lubrificazione di questo inchiostro è perfetta su tutte le penne
Resistenza all'acqua: scarsa, carattersitica comune a tutti i Diamine colorati finora provati!
Asciugatura: dai 5' del tratto EF ai 20' di un tratto M piuttosto umido
False partenze dopo alcuni giorni di inattività della penna: nessuna; un ottimo inchiostro!
Opacizzazione \ velatura del serbatoio o del conveter: un vero campione in questo senso; non aderisce minimamente ad alcuna superficie plastica o vetrosa, lasciando ogni superficie perfettamente pulita
Incrostazioni : nessuna incrostazione; è uno dei migliori inchiostri mai provati, in tal senso
Carta consigliata: carta compatta, di buona qualità. Sulle carte meno compatte tende a produrre un tratto lievemente più largo e un colore slavato.
Penne consigliate: tutte. Si comporta magnificamente con tutti i pennini a patto di utilizzare carta di buona compattezza
Pennini da intinzione: nonostante sia molto liquido, a differenza di altri inchiostri della Casa è compatibil con i pennini da intinzione testati (Brause “Blue Pumpkin” n.361 e Mitchell serie Italics in rame)
Conclusioni: Un inchiostro chiaro, dal bel colore turchese vivido e vivace, adatto alle note e a tutti gli appunti che devono risaltare sulla pagina. Adatto per le annotazioni ma anche per biglietti e lettere informali, a patto di usare penne dal tratto spesso o pennini dal tratto fine ma umido, perchè il colore altrimenti apparirebbe troppo chiaro per essere facilmente leggibile. Si fa apprezzare per la sua versatilità e per il fatto di non velare minimamente alcuna superficie di contatto, risultando in quest'ultima caratteristica uno dei migliori turchesi testati.
Lamy turchese
Caratteristiche:
Carta utilizzata: Rhodia A4 blocco a fogli bianchi da 80 gr\mq; carta da fotocopie Fabriano First Class 80 gr\mq; Fabriano foglio da disegno F4 200gr\mq superficie ruvida
Penne utilizzate: Lamy Studio con stub 1.5 - pennino M - pennino EF
Colore: chiaro e tendente all'azzurro, componente verde davvero minimale; la stretta somiglianza con il turchese Diamine li rende, con alcune penne e carte, difficilmente distinguibili! Rispetto al Diamine però ha il vantaggio di mantenere la stessa intensità cromatica su pressochè tutte le carte, senza sembrare sensibilmente più chiaro o più scuro al variare del supporto cartaceo.
Saturazione: buona, trattandosi di un colore piuttosto chiaro
Shading: buono, apprezzabile soprattutto con tratti corposi
Feathering: non presente
Bleed through: leggero con tratti umidi, su carta porosa da fotocopie e blocchi uso ufficio
See-through: non presente
Scorrevolezza: buona su tutte le penne
Resistenza all'acqua: molto scarsa
Asciugatura: Si passa dai 5' con tratti fini ai 18' con tratti medi e flusso abbondante
False partenze dopo alcuni giorni di inattività della penna: nessuna, un inchiostro affidabile
Opacizzazione \ velatura del serbatoio o del conveter: nessuna
Incrostazioni : nessuna
Carta consigliata: tutte, sembra essere un valido alleato in qualsiasi circostanza!
Penne consigliate: tutte, vista la versatilità dimostrata; in particolare è indicato per stub e pennini a largo tratto che ne esaltano shading e colore
Pennini da intinzione: buona la resa con quelli testati (Brause “Blue Pumpkin” n.361 e Mitchell serie Italics in rame)
Conclusioni: Un bell'inchiostro, consigliato per note a margine e annotazioni personali, biglietti, situazioni informali. Non sembra invece adatto a lunghe sessioni di scrittura, a causa della tonalità chiara e particolarmente vivace.
Da non confondere con il Lamy blue washable, un bell'azzurro con cui a volte viene invece scambiato!
Pelikan 4001 Turquoise
Caratteristiche:
Carta utilizzata: Rhodia A4 blocco a fogli bianchi da 80 gr\mq; carta da fotocopie Fabriano First Class 80 gr\mq; Fabriano foglio da disegno F4 200gr\mq superficie ruvida
Penne utilizzate: Lamy Studio pennino M - pennino EF - Rotring Art Pen con pennino stub 1.5
Colore: bellissimo turchese di tono leggermente più freddo e tendente al blu rispetto agli altri, con minimale componente verde, quasi impercettibile anche in cromatografia.
Saturazione: buona, specie con pennini dal flusso abbondante
Shading: ben visibile con pennini a tratto largo, cosa che lo rende adatto ad essere utilizzato per ottenere un certo effetto chiaroscurale.
Feathering: non presente
Bleed through: minimale, riscontrato solo su carte porose e poco compatte
See-through: non presente
Scorrevolezza: normale, non trattandosi di un inchiostro che fa della fluidità il suo punto di forza
Resistenza all'acqua: buona rispetto alla media degli altri turchesi provati. Non si tratta certo di un inchiostro persistente, ma se si agisce in fretta lo scritto inavvertitamente bagnato risulta ancora leggibile. Dalla cromatografia in effetti si nota ancora la traccia lasciata dalla macchia di inchiostro depositata sulla striscia di carta assorbente prima di procedere all'imbibizione in acqua demineralizzata.
Asciugatura: buona; un tratto fine asciuga in circa 7' e un bel tratto medio e corposo intorno ai 18'.
False partenze dopo alcuni giorni di inattività della penna: nessuna
Opacizzazione \ velatura del serbatoio o del conveter: leggera velatura delle pareti dei converter e delle penne, ma non tale da precludere la visibilità dell'inchiostro residuo nel serbatoio. La lavabilità è comunque buona, non lascia residui difficili di cui liberarsi!
Incrostazioni : nessuna
Carta consigliata: tutte, ad eccezione di quelle davvero molto porose e di scarsa compattezza
Penne consigliate: dà il meglio di sé con pennini dal flusso abbondante, sia fini che broad. Con gli stub è imbattibile anche grazie allo shading graduale ed equilibrato
Pennini da intinzione: si comporta ottimamente con quelli utilizzati (Brause “Blue Pumpkin” n.361 e Mitchell serie Italics in rame)
Ph: 2.7 - un inchiostro tendenzialmente acido
Conclusioni: Adatto a chi ama gli azzurri in generale e vuole cambiare un po'.
Sheaffer Turquoise
Caratteristiche:
Carta utilizzata: Rhodia A4 blocco a fogli bianchi da 80 gr\mq; carta da fotocopie Fabriano First Class 80 gr\mq; Fabriano foglio da disegno F4 200gr\mq superficie ruvida
Penne utilizzate: Lamy Studio con stub 1.5 - pennino M - pennino EF
Colore: una tonalità molto simile al Lamy, solo appena percettibilmente più fredda e tendente al blu. Più chiaro su carte porose, il colore acquista intensità su carte compatte e di buona qualità.
Saturazione: da media a buona, in funzione della carta utilizzata
Shading: molto buono e graduale, davvero un bel colore da utilizzare con pennini broad e stub!
Feathering: non presente
Bleed through: non presente
See-through: non presente
Scorrevolezza: ottima su tutte le penne utilizzate
Resistenza all'acqua: scarsa, appena migliore di Diamine e Lamy
Asciugatura: dai 15' ai 25' dei pennini medi. Piuttosto riluttante!!
False partenze dopo alcuni giorni di inattività della penna: nessuna
Opacizzazione \ velatura del serbatoio o del conveter: nessuna; assieme al Daimine è il meno vocato a questo tipo di problemi, quindi si tratta ancora una volta di un inchiostro sicurissimo da utilizzare con ogni penna.
Incrostazioni : nessuna
Carta consigliata: tutte, non avendo manifestato alcun problema con nessuna carta
Penne consigliate: tutte, maggiomente consigliate quelle a tratto largo che rivelano il bello shading e la tonalità vivace di questo Sheaffer
Pennini da intinzione: un buon comportamento con tutti i pennini, solo il tempo di asciugatura lascia un po' riluttanti a questo utilizzo...(Brause “Blue Pumpkin” n.361 e Mitchell serie Italics in rame)
Conclusioni: pur essendo come Lamy e Diamine troppo chiaro per essere utilizzato a tutta pagina, è ideale nelle situazioni informali e per appunti brevi e note a margine.
Waterman Inspired Blue (ex South Sea Blue)
Caratteristiche:
Carta utilizzata: Rhodia A4 blocco a fogli bianchi da 80 gr\mq; carta da fotocopie Fabriano First Class 80 gr\mq; Fabriano foglio da disegno F4 200gr\mq superficie ruvida
Penne utilizzate: Lamy Studio con stub 1.5 - pennino M - pennino EF
Colore: un bel turchese medio, ottima combinazione fra vividezza e tonalità non troppo chiara e quindi limitante nell'utilizzo. Si comporta in modo piuttosto equilibrato quanto a intensità del colore sui diversi supporti cartacei utilizzati, non variando in maniera sostanziale al variare della carta.
Saturazione: buona
Shading: ombreggiatura media ma graduale e quindi equilibrata; si apprezza però pochissimo con tratti medi e fini
Feathering: leggero, solo su carta porosa
Bleed through: leggero, su carta porosa poco compatta
See-through: impercettibile
Scorrevolezza: buona
Resistenza all'acqua: se si agisce in fretta (30'-50') sul foglio bagnato, la scrittura risulta ancora leggibile; a riprova di quanto riscontrato, si noti che anche nella cromatografia, una leggera persistenza della traccia dell'inchiostro depositato sulla carta prima dell'imbibizione, è in effetti ancora percettibile.
Asciugatura: nella media. Si passa dai 10' con tratto fine ai 15' con tratto medio.
False partenze dopo alcuni giorni di inattività della penna: non riscontrate
Opacizzazione \ velatura del serbatoio o del conveter: non riscontrate
Incrostazioni : non riscontrate
Carta consigliata: buona carta dalla superficie liscia e dalla trama compatta, che ne esalta inensità del colore e shading
Penne consigliate: tratti medi e stub o tratti fini con flusso medio-abbondante
Pennini da intinzione: se la cava egregiamente con i pennini testati (Brause “Blue Pumpkin” n.361 e Mitchell serie Italics in rame)
Conclusioni: Chi ha apprezzato il South Sea Blue Waterman continuerà ad avere lo stesso feeling con questo Inspired Blue, in quanto il prodotto ha subito nell'ottobre 2011 un restiling che ha investito esclusivamente il nome e la grafica del packaging. Il contenuto del flacone e delle cartucce è rimasto lo stesso!
La tonalità e la non eccessiva brillantezza consentono all'inchiostro Waterman di essere preso in considerzione anche per sessioni di scrittura prolungate.
Levenger Blue Bahama
Caratteristiche:
Carta utilizzata: Rhodia A4 blocco a fogli bianchi da 80 gr\mq; carta da fotocopie Fabriano First Class 80 gr\mq; Fabriano foglio da disegno F4 200gr\mq superficie ruvida
Penne utilizzate: Lamy Studio con stub 1.5 - pennino M - pennino EF
Colore: turchese di tono medio, un buon equilibrio fra vivacità cromatica e tonalità, leggermente più scura di Diamine e Lamy su carte di buona compattezza e qualità.
Su carte porose tende a restituire un colore più chiaro, a parità di pennini utilizzati, rispetto all'utilizzo su carte più compatte e di qualità.
Saturazione: buona
Shading: buono, più apprezzabile su pennini dal tratto medio o broad e sugli stub
Feathering: non rilevato
Bleed through: appena percettibile se usato con pennini dal flusso corposo su carte di buona porosità.
See-through: non presente
Scorrevolezza: buona con tutti i pennini testati
Resistenza all'acqua: pur non trattandosi neanche in questo caso di un colore permanente, così come riscontrato per Waterman e Pelikan e in misura un poco inferiore per Sheaffer, se si agisce in qualche decina di secondi sulla pagina inavvertitamente bagnata, lo scritto risulta ancora leggibile.
Asciugatura: circa 10' con tratto fine e 22' con tratto medio e flusso abbondante
False partenze dopo alcuni giorni di inattività della penna: nessuna! Ottimo inchiostro!
Opacizzazione \ velatura del serbatoio o del conveter: nessuna; un inchiostro affidabile.
Incrostazioni : non presenti
Carta consigliata: tutte, è un inchisotro davvero versatile.
Penne consigliate: un inchiostro equilibrato che si può utilizzare su ogni penna. La resa cromatica migliore però si ottiene con penne dal tratto medio, broad o sugli stub che ne accentuano la tonalità e lo shading
Pennini da intinzione: buone prestazioni con i pennini provati (Brause “Blue Pumpkin” n.361 e Mitchell serie Italics in rame)
Conclusioni: dalla cromatografia si evince che la tonalità di questo inchiostro è palesemente tendente all'azzurro e la componente verde è davvero impercettibile. Il colore che ne risulta è vivido e acceso, ma con un tratto medio e flusso abbondante, che restituisce sulla carta un colore corposo e più scuro, si adatta anche a sessioni di scrittura prolungate. Ancora dalla cromatogafia arriva la conferma di quanto rivelato dal test della resistenza all'acqua; la traccia di inchiostro lasciata sulla carta prima di procedere al test, è rimasta visibile dopo l'asciugatura del campione, a testimoniare una seppur contenuta resistenza al dilavamento. Su carte di buona qualità sa esprimere il meglio di sé e diventa quasi un blu chiaro, anche con tratti fini.