Recensione Sailor Uchimizu
Inviato: sabato 7 dicembre 2013, 17:23
La Uchimizu (o meglio, per esser pignoli, la Sailor Procolor 500 Uchimizu) è una edizione speciale (nel senso che resterà in produzione solo per un tempo limitato) della Sailor. Si tratta di una penna di fascia media/economica, con caricamento a cartuccia, realizzata in plastica colorata trasparente nelle stesse forme della sorella maggiore 1911.
Stilisticamente la penna non si presenta come molto originale, adottando la classica linea a sigaro che spesso viene sommariamente etichettata come “scopiazzatura della Montblanc”, pur essendo stata introdotta nel 1929 dalla Sheaffer ed copiata da allora da tutti i produttori (compresa la realizzazione delle Montblanc degli anni ’50 cui si pensa erroneamente di dare la primogenitura).
Nonostante la scarsa originalità stilistica la penna mantiene comunque un aspetto gradevole (andando sul classico è difficile ottenere cattivi risultati), la realizzazione inoltre, anche se i materiali non sono particolarmente “pregiati” o “preziosi” è veramente eccellente, con finiture ottime e lavorazione dei particolari impeccabile.
La penna appartiene ad una serie dedicata ai colori stagionali, e questa versione attiene all’estate, Uchimizu infatti fa riferimento alle aspersioni di acqua che vengono fatte nei templi e nei giardini, in particolare durante questa stagione, e per questo adotta il colore blu trasparente con finiture cromate. Rispetto al rosa della Sakura (primavera) ed al rosso della Akenazora (Autunno) la penna risulta molto più interessante.
Il caricamento è il solito, pratico ma ordinario, caricamento a cartuccia/converter, quest'ultimo da inserirsi ad incastro. Il fissaggio è sicuro e non presenta problemi di possibile distacco, il maggiore difetto è piuttosto che risulta di dimensioni abbastanza ridotte, per cui l’autonomia è inferiore a quella di una cartuccia.
Ma il pregio di questa penna, come di tutte le Sailor, è la qualità di scrittura. Nonostante il pennino fine (a livelli irraggiungibili da qualunque extrafine europeo contemporaneo) sia realizzato in acciaio, la scorrevolezza è straordinaria, assai difficile da distinguere da quella dei più famosi (e costosi) pennini in oro delle serie superiori.
Come si può notare nel test precedente, la scrittura è estremamente sottile, aiutata da un flusso preciso e costante, che non presenta mai alcun salto. Se vi piacciono gli annaffiatoi questa non è la penna che fa per voi, ma personalmente non posso che apprezzare l’eccellenza di una realizzazione che riesce a mantenere una scorrevolezza estrema senza ricorrere alla scorciatoia di inondare il pennino di inchiostro. Il pennino è rigido e non mostra significative variazione di tratto con la pressione.
In sostanza, si tratta di una penna di ottima qualità, ad un prezzo accessibile, dotata di uno stile classico, che nonostante la trasparenza, non risulta, grazie alla tonalità di blu scelta, troppo appariscente ed è rende pertanto adatta all’uso in qualunque ambiente.
Riassumo come sempre il giudizio con la solita tabellina dei voti, ripetendo fino allo sfinimento il solito avviso che questi sono e restano una mera indicazione dei gusti del recensore:
Stilisticamente la penna non si presenta come molto originale, adottando la classica linea a sigaro che spesso viene sommariamente etichettata come “scopiazzatura della Montblanc”, pur essendo stata introdotta nel 1929 dalla Sheaffer ed copiata da allora da tutti i produttori (compresa la realizzazione delle Montblanc degli anni ’50 cui si pensa erroneamente di dare la primogenitura).
Nonostante la scarsa originalità stilistica la penna mantiene comunque un aspetto gradevole (andando sul classico è difficile ottenere cattivi risultati), la realizzazione inoltre, anche se i materiali non sono particolarmente “pregiati” o “preziosi” è veramente eccellente, con finiture ottime e lavorazione dei particolari impeccabile.
La penna appartiene ad una serie dedicata ai colori stagionali, e questa versione attiene all’estate, Uchimizu infatti fa riferimento alle aspersioni di acqua che vengono fatte nei templi e nei giardini, in particolare durante questa stagione, e per questo adotta il colore blu trasparente con finiture cromate. Rispetto al rosa della Sakura (primavera) ed al rosso della Akenazora (Autunno) la penna risulta molto più interessante.
Il caricamento è il solito, pratico ma ordinario, caricamento a cartuccia/converter, quest'ultimo da inserirsi ad incastro. Il fissaggio è sicuro e non presenta problemi di possibile distacco, il maggiore difetto è piuttosto che risulta di dimensioni abbastanza ridotte, per cui l’autonomia è inferiore a quella di una cartuccia.
Ma il pregio di questa penna, come di tutte le Sailor, è la qualità di scrittura. Nonostante il pennino fine (a livelli irraggiungibili da qualunque extrafine europeo contemporaneo) sia realizzato in acciaio, la scorrevolezza è straordinaria, assai difficile da distinguere da quella dei più famosi (e costosi) pennini in oro delle serie superiori.
Come si può notare nel test precedente, la scrittura è estremamente sottile, aiutata da un flusso preciso e costante, che non presenta mai alcun salto. Se vi piacciono gli annaffiatoi questa non è la penna che fa per voi, ma personalmente non posso che apprezzare l’eccellenza di una realizzazione che riesce a mantenere una scorrevolezza estrema senza ricorrere alla scorciatoia di inondare il pennino di inchiostro. Il pennino è rigido e non mostra significative variazione di tratto con la pressione.
In sostanza, si tratta di una penna di ottima qualità, ad un prezzo accessibile, dotata di uno stile classico, che nonostante la trasparenza, non risulta, grazie alla tonalità di blu scelta, troppo appariscente ed è rende pertanto adatta all’uso in qualunque ambiente.
Riassumo come sempre il giudizio con la solita tabellina dei voti, ripetendo fino allo sfinimento il solito avviso che questi sono e restano una mera indicazione dei gusti del recensore:
- aspetto: 8.0 (linee classiche, colorazione gradevole)
- realizzazione: 8.5 (materiale di buona qualità e lavorazione eccellente)
- scrittura: 9.0 (pennino scorrevole, tratto preciso e da vero EF)
- sistema di caricamento: 6.0 (cartuccia ordinaria, converter piccolo)
- qualità/prezzo: 9.0 (costo da fascia medio/bassa ma prestazioni di fascia alta)