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Dunque, prima di affrontare il nocciolo della questione, vi voglio raccontare un piccolo aneddoto.
Io adoro la musica classica, corale o strumentale che sia. Per qualche anno fino a quando ne avevo 25 circa, ho studiato in conservatorio e suonavo per il coro in cui ho cantato fino a poco tempo fa. Qualche tempo prima, più o meno quando avevo 17 anni, chiesi al nostro parroco se mi poteva dare le chiavi dell' organo parrocchiale ( un bellissimo Mascioni del '64), perche' volevo provare a suonarlo. Figuriamoci, nemmeno avevo iniziato a studiare..
Per sfinimento, alla fine me le ha date, e io gongolante sono andata in chiesa, mi sono seduta tutta fiera, ho inserito la grossa chiave di metallo e aperto la serrandina di protezione.
Risultato? Ero li, che mi dicevo: "Bene, e ora che ci faccio?" Cioe', non sapevo nemmeno dove si accendeva.. Ho richiuso, e mogia mogia, ho riportato la chiave al parroco, che sorridendo mi disse:" Beh, puoi sempre imparare.. " Ed e' stato quello che ho fatto poi, ma questa e' un'altra storia..
Tutto questo per dirvi che mi sta succedendo la stessa cosa, con i bellissimi pennini da scrittura e disegno che abbiamo trovato e acquistato io e il mio compagno, in una delle nostre battute di caccia, eh,eh..
Favolosi, i miei primi pennini, che pero' non so ancora come usare, solo che questi non li posso riportare dal parroc..cioe, voglio dire, dal negoziante..
Il mio problema e' che sembra fuoriesca troppo inchiostro subito ed è come se si accumulasse sul foglio già tutto nella prima lettera, e alla seconda lettera, si può dire che sia gia' finito. Ho provato due o tre pennini, di quelli da calligrafia e anche da disegno, e un paio di inchiostri, ma il problema si ripete. Con un altro, quello a forma di Tour Eiffel, invece non mi succede.
Potete aiutarmi con qualche consiglio? Ve ne sarei grata.

I calligrafi ne sanno più di me ma forse posso già darti qualche dritta:

inanzitutto non puoi permetterti di usare inchiostri molto fluidi(es: Herbin Perle Noire) perchè fluido significa che andrà velocemente ad esaurimento dopo le prime due lettere scritte. Per quanto riguarda invece i tipi di pennini da intinzione, ricordo di averne visti di semplici(solo pennino) ma anche con un piccolo incavo(sotto il pennino) che funge da microriserva d'inchiostro; è una sorta di piccolissimo alimentatore. Se giochi con carte poco assorbenti, inchiostri molto densi e pennini adatti allo scopo, dovresti riuscire a scrivere un po' di più di due lettere(ovviamente dipende da quanto grandi sono le lettere ) Per il resto ti risponderanno gli altri

E' un po' difficile dare una risposta sensata senza sapere che pennini hai comprato, con quali inchiostri li hai usati, che scrittura (anche se dal tuo citare i pennini a torre, molto coreografici ma pochissimo versatili, una idea me la sono fatta) vorresti fare.
Posso pertanto darti solo dei suggerimenti di carattere generale.
I pennini li hai bruciati prima di usarli? Questo perchè per prevenire l'ossidazione del metallo quasi tutti i pennini sono ricoperti con una vernice trasparente che impedisce all'inchiostro di "aderire" alla superficie del pennino con conseguente irregolarità del flusso: per rimuoverla basta passare il pennino sulla fiamma di un accendino per pochi secondi e poi raffreddarlo in acqua.
Hai usato un inchiostro calligrafico? Gli inchiostri stilografici sono, infatti, generalmente troppo fluidi per essere usati col pennino: solo alcuni si prestano e sono quelli più densi tipo Pelikan 4001.
Comunque sia se usi il pennino ad intinzione a punta fine dovrai per forza "pucciare" spesso nel calamaio, mettiti l'animo in pace.

Magari se ci posti qualche fotografia della tua "attrezzatura" con relative specifiche di marche e tipi si può provare ad essere più precisi

courthand ha scritto: I pennini li hai bruciati prima di usarli? Questo perchè per prevenire l'ossidazione del metallo quasi tutti i pennini sono ricoperti con una vernice trasparente che impedisce all'inchiostro di "aderire" alla superficie del pennino con conseguente irregolarità del flusso: per rimuoverla basta passare il pennino sulla fiamma di un accendino per pochi secondi e poi raffreddarlo in acqua.

Questo non lo sapevo proprio... non si finisce mai di imparare cose nuove! Non è forse meglio usare la fiamma ossidrica(a patto di averla) per evitare di annerire il pennino? Te lo chiedo per curiosità perchè purtroppo sono un non addetto ai lavori.

courthand ha scritto:I pennini li hai bruciati prima di usarli? Questo perchè per prevenire l'ossidazione del metallo quasi tutti i pennini sono ricoperti con una vernice trasparente che impedisce all'inchiostro di "aderire" alla superficie del pennino con conseguente irregolarità del flusso: per rimuoverla basta passare il pennino sulla fiamma di un accendino per pochi secondi e poi raffreddarlo in acqua.

Dopo quasi un anno che ho comprato cannuccia e pennini calligrafici scopro questo?
Stasera provo a vedere se aumente l'autonomia con questo sistema, per vari motivi li ho usati poco fino ad oggi.

raffaele90 ha scritto:Non è forse meglio usare la fiamma ossidrica(

Spareresti ad un passerotto con un bazooka? Ti assicuro che un accendino è sufficiente: se il pennino si annerisce un po', dopo averlo bagnato, una passatina di straccio ed è tutto a posto.

talpons ha scritto:Dopo quasi un anno che ho comprato cannuccia e pennini calligrafici scopro questo?
Stasera provo a vedere se aumente l'autonomia con questo sistema, per vari motivi li ho usati poco fino ad oggi.

Non so se ti aumenterà l'autonomia ma di sicuro si regolarizzerà il flusso e diminuirà il rischio di estemporanee alluvioni del foglio.

courthand ha scritto:
Spareresti ad un passerotto con un bazooka?

Ahahahaha... No, ma un paio di settimane fa in un negozio in cui stavo facendo spese è entrato un colibrì e un commesso idiota ha proposto di imbracciare un fucile per cercare di risolvere il problema
Comunque terrò a mente il tuo consiglio e lo dirò certamente ad un amico che ogni tanto usa i pennini da intinzione e che di sicuro ignora questo trucchetto.

Non so se ti aumenterà l'autonomia ma di sicuro si regolarizzerà il flusso e diminuirà il rischio di estemporanee alluvioni del foglio.

effettimamente se il pennino era carico di inchiostro rilasciava direttamemte gocce di inchiostro sulla carta.

Prima di ogni cosa, grazie a tutti per i vostri interventi.

E' un po' difficile dare una risposta sensata senza sapere che pennini hai comprato, con quali inchiostri li hai usati, che scrittura (anche se dal tuo citare i pennini a torre, molto coreografici ma pochissimo versatili, una idea me la sono fatta) vorresti fare.
Posso pertanto darti solo dei suggerimenti di carattere generale.
I pennini li hai bruciati prima di usarli? Questo perchè per prevenire l'ossidazione del metallo quasi tutti i pennini sono ricoperti con una vernice trasparente che impedisce all'inchiostro di "aderire" alla superficie del pennino con conseguente irregolarità del flusso: per rimuoverla basta passare il pennino sulla fiamma di un accendino per pochi secondi e poi raffreddarlo in acqua.
Hai usato un inchiostro calligrafico? Gli inchiostri stilografici sono, infatti, generalmente troppo fluidi per essere usati col pennino: solo alcuni si prestano e sono quelli più densi tipo Pelikan 4001.
Comunque sia se usi il pennino ad intinzione a punta fine dovrai per forza "pucciare" spesso nel calamaio, mettiti l'animo in pace.

Magari se ci posti qualche fotografia della tua "attrezzatura" con relative specifiche di marche e tipi si può provare ad essere più precisi

Dunque, io sono davvero nuova a questo tipo di tecnica, ed ho preso alcuni pennini per provarli e iniziare a capire un po' come funziona. La mia intenzione primaria e' quella di usarli per disegnare, ma non mi spiacerebbe imparare anche qualche tipo di scrittura.
Sono davvero quasi digiuna su pennini e inchiostri, e ad esempio, non sapevo che andassero bruciati prima di essere usati.
Li ho provati con inchiostro di china Pelikan e l'indian black W&N.
Ora, ho fatto una foto con cellulare, spero che si vedano, altrimenti, appena sono a casa e posso, faccio una foto migliore con la reflex.

Dalla foto non riesco a distinguere le marche,però:
- i primi tre a sinistra sembrerebbero essere dei Mitchell (o dei Leonardt?) Round Hand e sono adatti a stili calligrafici come onciale, insulare, gotico, carolino, umanistico, cancelleresco etc;

- gli ultimi tre sono pennini da corsivo, tipo copperplate: non sapendo la marca non posso dare giudizi in quanto la qualità e le proprietà dell'acciaio sono essenziali;

- quello in mezzo è strano: non vorrei fosse un distorsione dell'immagine ma sembra avere la punta arrotondata, mi ricorda i pennini speedball con la punta a dischetto usati per ottenere un tratto sempre uniforme in qualsiasi direzione.

Per il disegno: partendo dalla mia scarsa esperienza direi che quelli a punta fine possano andare bene, mentre non riesco a vedere un applicazione degli square-cut (i Mitchell). Per i miei "scherzi" decorativi uso, oltre ad una batteria di pennne a stilo tipo rapidograph, dei pennini Gillot serie Drawing e serie Mapping: se ti interessa saperne di più in merito, puoi visitare il sito dell'amico Daniel Quinn.

courthand ha scritto:Dalla foto non riesco a distinguere le marche,però:
- i primi tre a sinistra sembrerebbero essere dei Mitchell (o dei Leonardt?) Round Hand e sono adatti a stili calligrafici come onciale, insulare, gotico, carolino, umanistico, cancelleresco etc;

- gli ultimi tre sono pennini da corsivo, tipo copperplate: non sapendo la marca non posso dare giudizi in quanto la qualità e le proprietà dell'acciaio sono essenziali;

- quello in mezzo è strano: non vorrei fosse un distorsione dell'immagine ma sembra avere la punta arrotondata, mi ricorda i pennini speedball con la punta a dischetto usati per ottenere un tratto sempre uniforme in qualsiasi direzione.

Per il disegno: partendo dalla mia scarsa esperienza direi che quelli a punta fine possano andare bene, mentre non riesco a vedere un applicazione degli square-cut (i Mitchell). Per i miei "scherzi" decorativi uso, oltre ad una batteria di pennne a stilo tipo rapidograph, dei pennini Gillot serie Drawing e serie Mapping: se ti interessa saperne di più in merito, puoi visitare il sito dell'amico Daniel Quinn.

Ciao, grazie!
Allora, ho dato un'occhiata, i primi tre sono Leonardt. Quelli che riferisci da corsivo sono giapponesi, marca Nikko pen, e anche quello in mezzo, su cui pero' e' scritto Hiro 60-1/2 ed e' proprio cosi come si vede, non e' una distorsione.

Giverny71 ha scritto: ho preso alcuni pennini per provarli e iniziare a capire un po' come funziona. La mia intenzione primaria e' quella di usarli per disegnare, ma non mi spiacerebbe imparare anche qualche tipo di scrittura.

Spero vivamente che il problema con la scorrevolezza degli inchiostri si sia risolto...perché sono certa che ci mostrerai molte belle cose con quei pennini

Brunella!Brunella!Brunella!
(Chiamata sul palco in stile concerto dei Dinosaur Jr.)

Spero vivamente che il problema con la scorrevolezza degli inchiostri si sia risolto...perché sono certa che ci mostrerai molte belle cose con quei pennini

Non ho ancora avuto modo di provare, perchè negli ultimi due giorni ho avuto qualche piccolo imprevisto.
Comunque non manchero' di certo, appena possibile..

Resvis71 ha scritto:Brunella!Brunella!Brunella!
(Chiamata sul palco in stile concerto dei Dinosaur Jr.)