FountainPen.it Forum

Domanda apparentemente banale...in realtà sarei curioso di sapere come utilizza le penne (che siano stilo, roller o sfera poco importa) chi di voi non le usa per lavoro. Voglio dire: la sera vi mettete a scrivere per il puro piacere di farlo o vi siete dati uno scopo di scrittura? Ad esempio un diario, fare elenchi, budget personali, scrivere lettere ad amici, studiare una lingua, disegnare, scrivere un romanzo...
Un saluto!

Io devo inventarmi qualcosa, non uso penne per lavoro se non per due righe, nel vero senso della parola.

Oltre il 90% di quel che scrivo è per motivi di lavoro.
(Fortunatamente) ho un lavoro che mi offre molte occasioni per usare una penna stilografica.

Note su documenti al lavoro, liste spesa, foglietti di cose da fare.
E quando mi piglia bene, calligrafia.

Presenze, assenze, voti, compiti assegnati, attività svolte... poi note sull'agenda, liste della spesa, lettere agli amici, bigliettini promemoria...

Appunti vari "ed eventuali", pensieri, etichette, lettere, mi è capitato anche di scrivere brochure e biglietti da visita ovvero di utilizzare la fedele penna stilografica per realizzare elaborati grafici destinati alla stampa . . . previa digitalizzazione del manoscritto
In ogni caso il momento più bello, ed a causa delle esigenze del mio piccolo bimbo sempre più raro, e quello in cui apro il mio quaderno e vi annoto pensieri e paturnie, sogni e delusioni. Si tratta di un'abitudine che resiste con grande fatica dai lontani tempi della mia giovinezza, quando il tempo era merce meno rara. A volte, riguardando gli appunti del passato, mi stupisco nell'osservare quanto è cambiata la mia grafia nel tempo . . . e di quanto sono cambiato io.

Di tutto, di più!
Quando viaggio ho un diario di viaggio. Poi un'agenda che mi occorre per la fotografia, che mi è indispendabile sia in viaggio che in studio. Poi lettere e biglietti (scambio corrispondenza con amici e parenti sparsi ovunque) e in continuazione prendo appunti, note, fisso idee, etc.
Indirizzi, sempre a mano quando proprio non è indispensabile la stampante.
Per non parlare del lavoro, che però in buona parte nella fase "creativa" è appannaggio della matita, nelle sue molteplici espressioni.

Mi piacerebbe scrivere anche per lavoro ma ........mi limito alla mia altra passione, studio i palinsesti e preparo scommesse sportive, che poi ovviamente gioco.

Scrivo ed annoto regolarmente tutto ciò che ritengo rivesta una qualche importanza: giornali tematici (il classico "diario" personale, memorie tecniche relative al mio mestiere, formulazioni varie di materiali pittorici, archivio personale, dati di scatto se faccio fotografie, etc.). Ho anche l'abitudine di studiare scrivendo, perché mi riesce più facile assimilare. In questi giorni, ad esempio, sto riempendo svariate decine di fogli A4 per una ricerca relativa ai danni causati da restauri troppo invasivi su alcune opere fiamminghe. In base al "valore" ed alla tipologia che attribuisco alla conservazione di ciò che scrivo mi regolo con il colore dell'inchiostro da utilizzare. Un buon 30% è tracciato con pennini da intinsione (in genere disegni e grafica, ma non necessariamente), un 65% da stilografiche, mentre per il rimanente 5% (ovvero quando ci sono costretto dalle circostanze o dal buon senso) utilizzo la biro o un roller.
Fino a qualche anno fa scrivevo perlopiù giornali di navigazione (avevo con me sempre un moleskine ed una biro Shuttle Pen) ed alcune lettere ai pochi amici veri. Per queste ultime usavo inchiostro ferrogallico o normali inchiostri stilografici di colore adeguato alla circostanza; mi piaceva scegliere la carta (artigianale, che acquistavo regolarmente a Firenze, oppure Fabriano in bauletto di cartone decorato), la ceralacca giusta (cambiava il colore a seconda del destinatario), ed ero attentissimo all'eleganza della pagina scritta. Poi, un giorno, ho smesso improvvisamente di scrivere lettere.
Sto considerando la possibilità di cimentarmi con la calligrafia, ma non ho ancora deciso se farlo davvero oppure lasciar perdere.

Io vorrei avere un lavoro che mi obbligasse a scivere tantissimo tutti i giorni, ma purtroppo niente. Comunque scrivo di solito lista spese, appunti quando faccio ricerche, su internet, in particolar modo in merito ai componenti della bicicletta, compilo il mio diario della bicicletta, annotando ogni uscita,con la media il tempo e i chilometri, nonchè ogni variazione che faccio alla bicicletta, gli upgrade, le uscite settimanali, la percentuale di tempo trascorsa in bici annua, (OT nel 2013 ho trascorso il 45% del mio tempo vitale annuo in bicicletta! ). E poi mi piace fare i conti a mano, sommo e sottraggo in continuazione chilometri, medie prezzi percentuali di sconti, teoremi geometrici per calcolare lunghezze di tubi.. Poi scrivo di tutto, annoto parti di libri, pensieri, ora sto lentamente scrivendo un racconto breve, ma la cosa più strana e che di solito tendo a distruggere ciò che scrivo, a distanza di anni riprendo le cose le rileggo e li distruggo, di solito mai nessuno legge i miei scritti per mia volontà anzi nessuno, forse solo una volta ho fatto uno strappo alla regola. E poi scrivo molte ricette, ovviamente tutto vegan, ho un quaderno di queste, me le scrivo prima su foglietti riciclati, poi dopo la prova se mi piacciono i risultati riporto sul quaderno, adesso sto iniziando ad annotare anche il risultato e le eventuali correzioni. Ogni tanto scrivo delle lettere o cartoline per persone lontane, ma sempre più di rado.

Tengo un diario personale da quando ero ragazzino ma ormai sono stufo di scriverlo Comincio a non percepirne più l' utilità. Con le stilografiche studio, tendo a scrivere ciò che leggo sui miei libri e faccio anche molti esercizi(studio Fisica) essendo grato ogni giorno della scorrevolezza che solo una stilografica può darmi. Mi piacerebbe scrivere un romanzo ma ho il timore di scriverlo a penna, non so per quale ragione. Forse per il fatto che sarebbe difficile la correzione e la modifica di intere parti e per il fatto che la mia grafia non è "leggibilissima"(fa schifo)

Come lavoro non ho occasione di scrivere molto, quindi sfrutto tutte le occasioni per utilizzare la stilo anche per un piccolissimo appunto.

Scrivo tutto il giorno, per lavoro ovviamente.
Il mio è un lavoro si manuale, con l'utilizzo di strumenti specifici, ma poi, quando arriva il momento di annotare o archiviare i risultati, mi metto comodo e mi godo la scrittura.Sarà, ma quel momento mi rilassa.
Quando invece scrivo per la lista della spesa, mi viene il nervoso e scrivo anche molto male

Scrivo tutto il giorno, per lavoro ovviamente.
Il mio è un lavoro si manuale, con l'utilizzo di determinate strumentazioni. Ma quando arriva il momento di annotare o archiviare i risultati, me lo godo. Anche nei giorni di ritmi infuocati, quei momenti mi rilassano.
A differenza di quando scrivo per la lista della spesa....