Waterman Caréne <F>, Black Sea ST
Inviato: martedì 12 novembre 2013, 20:00
Cari amici del forum, sono felice di presentarvi la mia prima recensione!
La stilografica in questione è una Waterman Caréne, con pennino fine, nella variante Black Sea ST... ossia nero laccato con finiture placcate in palladio.
Estetica, ergonomia, qualità di realizzazione
Iniziamo con le considerazioni estetiche. Anni orsono, guardando una vetrina, sono rimasto folgorato dal design "aerodinamico" e dal pennino particolarissimo della Waterman Caréne... qualche giorno fa, mi sono finalmente recato al negozio con l'intenzione di acquistarne un esemplare blu (non laccato). Inizialmente deluso per la mancanza del colore che desideravo, la commessa mi ha poi proposto la variante laccata in nero... e ne sono rimasto subito stregato: l'effetto del pennino sul corpo completamente nero della penna è spettacolare. Nel complesso il risultato è elegante, ma anche giovanile grazie alla particolarissima "carenatura" della penna.
Passando all'ergonomia, posso sinceramente affermare che questa è la penna più comoda che abbia mai usato. Ho le mani non molto grandi, tuttavia la mia presa si adatta perfettamente al fusto. Essendo fatta in ottone, la stilografica è abbastanza pesante, ma il bilanciamento del peso è praticamente perfetto, sia con che senza il cappuccio innestato sulla coda: come studente universitario prendo diverse pagine di appunti al giorno, in questo caso senza il minimo sforzo.
La qualità percepita è alta. Il cappuccio si chiude con un sonoro "click", ed una volta in posizione non ha il minimo gioco. Svitando il fusto, troviamo la filettatura e ben due anelli in gomma, il cui scopo è evitare la fuoriuscita dell'inchiostro nel caso si dovesse accidentalmente scanciare la cartuccia od il converter.
Scrittura
Promossa a pieni voti. Finora la penna non ha mai avuto un'incertezza: la partenza è sempre pronta, il tratto è regolare. Il flusso è leggermente abbondante, e ciò permette di non richiudere sempre il tappo nelle brevi pause durante la scrittura. Il pennino è un <F> (vero), in oro 18k. E' molto rigido, il che nel mio caso è un bene, dovendo scrivere molto velocemente nel prendere appunti. La scorrevolezza è molto buona, anzi, provenendo da un'Aurora con pennino EF mi sembra quasi di scrivere nel burro. Per quanto ho avuto modo di sperimentare, su diversi tipi di carta il tratto restituito dalla penna è effettivamente fine, una via di mezzo tra quello dell'Aurora EF e di una Parker Sonnet F con pennino in acciaio che ho avuto modo di provare. Finora non ho avuto alcun problema di "bleed-through".
Uso
Come già detto, uso la penna principalmente per prendere appunti nel corso delle lezioni, il che richiede ripartenze pronte e buona velocità di scrittura. Studiando Informatica, talvolta uso dei caratteri molto piccoli, ed il pennino fine aiuta. Finora ho utilizzato la penna con le cartucce Waterman Florida Blue (ora Waterman Sérénité blue), ed al momento non ho avuto nessun problema di perdite d'inchiostro o "nib-creep".
Altro
Leggendo sul forum, ho notato che molti utenti lamentano di perdite d'inchiostro dal foro di sfiato, dovute all'uso del converter. Una spiegazione a tali perdite potrebbe derivare dal fatto che il feed mantiene all'interno una notevole quantità d'inchiostro, quindi caricando la penna intingendo il pennino si produrrebbe una sorta di "sovra-alimentazione". Su FPN sembrano aver risolto il problema caricando il converter rimuovendolo dalla penna, senza aspirare l'inchiostro dal pennino.
Un appunto: la stilografica proviene da uno stock consegnato poche ore prima del mio arrivo al negozio, quindi era assolutamente nuova. Tuttavia, lavandola prima dell'utilizzo, è uscito dell'inchiostro blu. Ciò può solo che farmi piacere: con tutta probabilità la penna è stata testata in fabbrica dopo la produzione
Considerazioni finali
Per ora la Caréne è promossa a pieni voti, forte anche dell'acquisto agevolato dallo sconto universitario
Vi terrò aggiornati qualora dovessero esserci delle novità!
Andrea.
La stilografica in questione è una Waterman Caréne, con pennino fine, nella variante Black Sea ST... ossia nero laccato con finiture placcate in palladio.
Estetica, ergonomia, qualità di realizzazione
Iniziamo con le considerazioni estetiche. Anni orsono, guardando una vetrina, sono rimasto folgorato dal design "aerodinamico" e dal pennino particolarissimo della Waterman Caréne... qualche giorno fa, mi sono finalmente recato al negozio con l'intenzione di acquistarne un esemplare blu (non laccato). Inizialmente deluso per la mancanza del colore che desideravo, la commessa mi ha poi proposto la variante laccata in nero... e ne sono rimasto subito stregato: l'effetto del pennino sul corpo completamente nero della penna è spettacolare. Nel complesso il risultato è elegante, ma anche giovanile grazie alla particolarissima "carenatura" della penna.
Passando all'ergonomia, posso sinceramente affermare che questa è la penna più comoda che abbia mai usato. Ho le mani non molto grandi, tuttavia la mia presa si adatta perfettamente al fusto. Essendo fatta in ottone, la stilografica è abbastanza pesante, ma il bilanciamento del peso è praticamente perfetto, sia con che senza il cappuccio innestato sulla coda: come studente universitario prendo diverse pagine di appunti al giorno, in questo caso senza il minimo sforzo.
La qualità percepita è alta. Il cappuccio si chiude con un sonoro "click", ed una volta in posizione non ha il minimo gioco. Svitando il fusto, troviamo la filettatura e ben due anelli in gomma, il cui scopo è evitare la fuoriuscita dell'inchiostro nel caso si dovesse accidentalmente scanciare la cartuccia od il converter.
Scrittura
Promossa a pieni voti. Finora la penna non ha mai avuto un'incertezza: la partenza è sempre pronta, il tratto è regolare. Il flusso è leggermente abbondante, e ciò permette di non richiudere sempre il tappo nelle brevi pause durante la scrittura. Il pennino è un <F> (vero), in oro 18k. E' molto rigido, il che nel mio caso è un bene, dovendo scrivere molto velocemente nel prendere appunti. La scorrevolezza è molto buona, anzi, provenendo da un'Aurora con pennino EF mi sembra quasi di scrivere nel burro. Per quanto ho avuto modo di sperimentare, su diversi tipi di carta il tratto restituito dalla penna è effettivamente fine, una via di mezzo tra quello dell'Aurora EF e di una Parker Sonnet F con pennino in acciaio che ho avuto modo di provare. Finora non ho avuto alcun problema di "bleed-through".
Uso
Come già detto, uso la penna principalmente per prendere appunti nel corso delle lezioni, il che richiede ripartenze pronte e buona velocità di scrittura. Studiando Informatica, talvolta uso dei caratteri molto piccoli, ed il pennino fine aiuta. Finora ho utilizzato la penna con le cartucce Waterman Florida Blue (ora Waterman Sérénité blue), ed al momento non ho avuto nessun problema di perdite d'inchiostro o "nib-creep".
Altro
Leggendo sul forum, ho notato che molti utenti lamentano di perdite d'inchiostro dal foro di sfiato, dovute all'uso del converter. Una spiegazione a tali perdite potrebbe derivare dal fatto che il feed mantiene all'interno una notevole quantità d'inchiostro, quindi caricando la penna intingendo il pennino si produrrebbe una sorta di "sovra-alimentazione". Su FPN sembrano aver risolto il problema caricando il converter rimuovendolo dalla penna, senza aspirare l'inchiostro dal pennino.
Un appunto: la stilografica proviene da uno stock consegnato poche ore prima del mio arrivo al negozio, quindi era assolutamente nuova. Tuttavia, lavandola prima dell'utilizzo, è uscito dell'inchiostro blu. Ciò può solo che farmi piacere: con tutta probabilità la penna è stata testata in fabbrica dopo la produzione
Considerazioni finali
Per ora la Caréne è promossa a pieni voti, forte anche dell'acquisto agevolato dallo sconto universitario
Vi terrò aggiornati qualora dovessero esserci delle novità!
Andrea.