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Quando si parla di Maki-e …

Inviato: mercoledì 23 ottobre 2013, 21:14
da piccardi
Il Maki-e è una lavorazione artigianale tradizionale giapponese antichissima, che venne introdotta nel mondo delle stilografiche negli anni ’20 dalla Pilot, alla ricerca di una innovazione che le permettesse di uscire dalla pedissequa imitazione dei modelli americani.

La bellezza delle lavorazioni emerse immediatamente tanto che Dunhill cercò in tutti i modi di accaparrarsi la possibilità di commercializzare a suo nome quelle penne, ma dovette cedere alla inflessibile volontà di Masuo Wada, socio del fondatore Ryosuke Namiki, ed usare il marchio congiunto Dunhill-Namiki.

Rimasta a lungo una decorazione disponibile solo su stilografiche giapponesi, negli ultimi anni l’uso di questa raffinatissima e costosa tecnica artigianale è stato adottata anche da alcuni produttori europei (ad esempio Visconti e Pelikan) con una inversione dello stereotipo per cui erano i giapponesi a copiarci.

Benché comunque anche queste produzioni europee siano state fatte eseguire da maestri giapponesi, quando si vuole parlare di Maki-e ai massimi livelli, occorre rifarsi alle origini, ed ancora oggi il vertice della produzione con questa lavorazione resta appannaggio dell’azienda che l’ha introdotta, la Pilot.

Poter contemplare direttamente questo vertice però è alquanto difficile, le penne della classe di pregio più alta, quelle che nella classificazione originale erano chiamate di grado A, sono, anche per la produzione moderna, estremamente costose, in quanto realizzate esclusivamente a mano e firmate una per una dai maestri artisti/artigiani (che in Giappone vengono considerati “monumenti nazionali viventi”) che le producono. Dati i prezzi, che sono dell’ordine delle decine di migliaia di euro, queste penne sono alquanto difficili da vedere in giro.

Per questo quando al Pen Show di Amburgo mi è capitato di avere fra le mani una Emperor Double Dragon, un esemplare praticamente unico, non mi sono fatto sfuggire l’occasione per qualche fotografia prima di restituirla al fortunato proprietario…

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Purtroppo per le mie scarse qualità di fotografo le immagini non rendono che una pallida idea dello splendore di questa penna, e forse vista l’assenza di punti di riferimento, neanche della sua “imponenza”, si tenga presente infatti che la penna è almeno un paio di centimetri più lunga della già esageratamente grande Montblanc 149.

Di fronte ad una simile meraviglia, ci si accorge quanto anche le migliori intenzioni dei produttori europei di inserirsi in questo campo, non siano che pallide imitazioni.

Simone

Quando si parla di Maki-e …

Inviato: mercoledì 23 ottobre 2013, 21:45
da AeRoberto
Spettacolare, sono rimasto a bocca aperta.

Quando si parla di Maki-e …

Inviato: mercoledì 23 ottobre 2013, 22:33
da Guenda
Meravigliosa... Sarebbe un sogno averne una così... Chissà come scrive..

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Inviato: giovedì 24 ottobre 2013, 0:12
da piccardi
Guenda ha scritto:Meravigliosa... Sarebbe un sogno averne una così... Chissà come scrive..
Temo che il proprietario non l'abbia presa per scriverci, comunque una analoga (la Pagoda, che pur non essendo a questo livello di decorazioni resta un capolavoro, ed ha comunque lo stesso pennino ed alimentatore) l'ho provata per intinzione anni fa.

E' una Pilot e scrive benissimo, il problema è che le Emperoro sono larghe quasi 3 cm e lunghe ben oltre i 15, in sostanza penne enormi (in confronto una 149 è striminzita) e pertanto anche molto scomode. Per scrivere non le trovo molto comode, a meno di non essere dei giganti, ...

Simone

Quando si parla di Maki-e …

Inviato: giovedì 24 ottobre 2013, 9:54
da maczadri
3 cm di diametro :o , direi un pennone. Dalle foto è spettacolare, poterla ammirare di persona credo sia qualcosa di unico.

Quando si parla di Maki-e …

Inviato: domenica 3 novembre 2013, 15:32
da Andrea C
Wow..!
Certo che con queste dimensioni, sarà dura scriverci a lungo...

Quando si parla di Maki-e …

Inviato: domenica 3 novembre 2013, 16:01
da piccardi
Andrea C ha scritto:Wow..!
Certo che con queste dimensioni, sarà dura scriverci a lungo...
La mia impressione è che chi la compra non lo fa per scriverci. Comunque si, secondo me messa in uso sarebbe terribilmente scomoda. Ma se vuoi scrivere ci sono penne analoghe di dimensioni normali che scrivono ottimamente, e costano "solo" qualche migliaio di euro.

Simone

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Inviato: domenica 3 novembre 2013, 20:44
da gianpi73
Spettacolare. E' come ammirare un'opera d'arte. Peccato non si possa valutare il pennino, che immagino sia all'altezza delle aspettative ....

Quando si parla di Maki-e …

Inviato: lunedì 4 novembre 2013, 11:49
da Rogozin
Non è decisamente una penna da usare per scrivere.
Io ho avuto per tanto tempo una Emperor (ci ho pure fatto la recensione) ma la verità è che non ha mai lasciato casa mia e non entrava nemmeno nella vetrinetta. Col pennino ho avuto non pochi problemi (ma quello è un fattore imprevedibile e sono stati comunque risolti) ma anche solo tenerla in mano durante la scrittura non è cosa fattibile.
Poi va beh, ti strappa più di uno Wow (la mia era la "sobria" versione vermilion) ma quando col tempo mi son reso conto che non avrebbe mai scritto ha trovato un altro (più entusiasta) proprietario in Cina.
Le Namiki Royale ("Royale" indica le dimensioni... dovrebbe essere come una 149, forse poco poco di più) secondo me sono viceversa la perfezione, fra proporzioni, aspetto e scrittura. Le emperor invece sono da vetrinetta. Con tutto il rispetto per chi tiene alcune penne per esposizione, come oggetto d'arte.

Ce n'è una meravigliosa, sogno proibito, misto di Maki-e e Raden che mi fa provare sensazioni simili a quelle che mi faceva provare Valeria Marini vent'anni fa.

Quando si parla di Maki-e …

Inviato: lunedì 4 novembre 2013, 14:03
da Andrea C
piccardi ha scritto:
Andrea C ha scritto:Wow..!
Certo che con queste dimensioni, sarà dura scriverci a lungo...
La mia impressione è che chi la compra non lo fa per scriverci. Comunque si, secondo me messa in uso sarebbe terribilmente scomoda. Ma se vuoi scrivere ci sono penne analoghe di dimensioni normali che scrivono ottimamente, e costano "solo" qualche migliaio di euro.

Simone
Sicuro è che si possiede una vera opera d'arte orientale. Stupenda.
Però come si fa a non inchiostrarla e provare ad usarla...? :o

Quando si parla di Maki-e …

Inviato: lunedì 4 novembre 2013, 14:07
da Andrea C
Rogozin ha scritto:Non è decisamente una penna da usare per scrivere.
....
Ce n'è una meravigliosa, sogno proibito, misto di Maki-e e Raden che mi fa provare sensazioni simili a quelle che mi faceva provare Valeria Marini vent'anni fa.
Tanta tanta... ;) :lol:

Quando si parla di Maki-e …

Inviato: martedì 5 novembre 2013, 23:23
da wallygator
Guenda ha scritto:Meravigliosa... Sarebbe un sogno averne una così... Chissà come scrive..

Penso che non abbia mai scritto più di questo e, poi, subito via in cassetta di sicurezza..... :D

Quando si parla di Maki-e …

Inviato: lunedì 18 novembre 2013, 11:35
da king91
Mamma che spettacolo? Pennino? Prezzo? Si può chiedere :roll: :twisted:

Quando si parla di Maki-e …

Inviato: lunedì 18 novembre 2013, 11:46
da Ottorino
E' scritto nel primo intervento .......... ;)
Dati i prezzi, che sono dell’ordine delle decine di migliaia di euro, queste penne sono alquanto difficili da vedere in giro.

Quando si parla di Maki-e …

Inviato: lunedì 18 novembre 2013, 11:52
da king91
Ottorino ha scritto:E' scritto nel primo intervento .......... ;)
Dati i prezzi, che sono dell’ordine delle decine di migliaia di euro, queste penne sono alquanto difficili da vedere in giro.
Grazie avevo letto male , ero rapito dalle foto!