Buongiorno a tutti,
ho recentemente acquisito da un venditore ungherese la penna che trovate nelle immagini.
Il venditore dice che risale agli anni '40, è marcata " Apollo' " ed ha il caricamento a pistone;
il pennino credo proprio che non sia il suo originale visto che è marcato Hunt Co U.S.A. fine.
Qualcuno ha notizie? (In rete non sono riuscito a trovare niente....)
Ho tentato di smontare il pennino, trafila inchiostro dall'innesto nel suo supporto, ma dopo una settimana di immersione in acqua non riesco ancora a smuoverlo !!
Consigli ?
Grazie in anticipo per ogni indicazione
Stefano
Penna ungherese " Apollo' "
- Stefano67
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Penna ungherese " Apollo' "
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Penna ungherese " Apollo' "
Innanzi tutto complimenti per la penna, che non è affatto brutta. Purtroppo non la conosco assolutamente.
Per il problema dello smontaggio, è sovente che le penne nelle quali il corpo fa anche da serbatoio, l'accoppiamento tra il suddetto ed il puntale (la parte nera sulla quale è inserito il pennino) fosse sigillato con prodotti abbastanza simili alla pece. E' sufficiente una scaldata col phon sulla zona della filettatura per ammorbidirla e smontare facilmente il tutto. Non si deve esagerare perché si potrebbe deformare la celluloide del corpo, ma si corre il rischio solo solo con phon particolarmente "cattivi" ed insistendo davvero tanto.
E' buona regola eseguire sempre questa operazione "a caldo", perché (esperienza vissuta) tal volta accade che sembra che il puntale si sviti senza particolare sforzo, ma proprio giunti alle ultime spire della filettatura... si crepa l'imboccatura del corpo!
Dipende dall'invecchiamento della celluloide, che gli fa perdere elasticità, ed anche - probabilmente - da un minimo di contrattura della medesima che ha reso particolarmente stretto l'accoppiamento. I rischi maggiori si corrono nelle penne in cui lo spessore del materiale è abbastanza sottile: nell'Aurora 88, p. es., è assai meno facile.
Comunque col calore il materiale assume quel minimo di plasticità che evita di correre rischi.
Per il problema dello smontaggio, è sovente che le penne nelle quali il corpo fa anche da serbatoio, l'accoppiamento tra il suddetto ed il puntale (la parte nera sulla quale è inserito il pennino) fosse sigillato con prodotti abbastanza simili alla pece. E' sufficiente una scaldata col phon sulla zona della filettatura per ammorbidirla e smontare facilmente il tutto. Non si deve esagerare perché si potrebbe deformare la celluloide del corpo, ma si corre il rischio solo solo con phon particolarmente "cattivi" ed insistendo davvero tanto.
E' buona regola eseguire sempre questa operazione "a caldo", perché (esperienza vissuta) tal volta accade che sembra che il puntale si sviti senza particolare sforzo, ma proprio giunti alle ultime spire della filettatura... si crepa l'imboccatura del corpo!
Dipende dall'invecchiamento della celluloide, che gli fa perdere elasticità, ed anche - probabilmente - da un minimo di contrattura della medesima che ha reso particolarmente stretto l'accoppiamento. I rischi maggiori si corrono nelle penne in cui lo spessore del materiale è abbastanza sottile: nell'Aurora 88, p. es., è assai meno facile.
Comunque col calore il materiale assume quel minimo di plasticità che evita di correre rischi.
- piccardi
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Penna ungherese " Apollo' "
In Boemia c'è stata storicamente una produzione di penne di alta qualità che non hanno nulla da invidiare alla produzione tedesca. Ma le relative marche (a parte Ripet e Perop) sono scarsamente conosciute. E sono scarsamente conosciute anche le numerose marche minori tedesche che producevano a loro volta ottime penne. Il pennino dice poco, perché potrebbe essere una sostituzione. Per questo è molto difficile darti informazioni precise. La penna comunque mi pare presenti una celloluide molto bella, credo valga la pena di sistemarla.
Simone
Simone
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- Stefano67
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Penna ungherese " Apollo' "
Grazie per le risposte,
spulciando nel forum ho trovato la formulazione del "Sigillante Ottorino" ma è davvero oltre le mie capacità attuali.....
Cosa mi consigliate allora di fare?
spulciando nel forum ho trovato la formulazione del "Sigillante Ottorino" ma è davvero oltre le mie capacità attuali.....
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