Riparazione Sheaffer non ortodossa...
Inviato: lunedì 14 ottobre 2013, 14:33
Dietro gentile richiesta di Daniele, inserico una prima riparazione -non esattamente canonica- effettuata su una Sheaffer junior abalone.
Questa riparazione ha lasciato letteralmente basito il buon Simone Piccardi, ma tant'é io sono un poco naif.....(per referenze chiedere a Fabrizio Falchi)
Il meccanismo di carica originario era vac-fill a depressione, ma non era riparabile poiché il fusto della penna é ovalizzzato (poco, ma lo è); le soluzioni in quasto caso erano:
a) metterla in un cassetto e dimenticarla (scartata per il principio che una penna deve scrivere e soprattutto caricare inchiostro)
b) trasformarla in una eyedropper (più veloce, ma scomodo...svita e riavvita la sezione, usa la siringa, imbrattati le mani...)
c) trasformarla in una button filler (scartata perché la sede dove viene avviato il blindcap é di soli 6 mm -esterno filetto, mentre il pulsante di carica è normalmente tra i 3,5 e 4 mm. e lo spessore residuo non mi dava adeguato affidamento di tenuta)
...quindi ...mumble...mumble (meningi fumanti), si accende la lampadina come per Eta-Beta e la trasformo in una match-stick filler....
Ingredienti:
1) il suo alberino debitamente accorciato (spunta di circa 3,5 mm. dal bordo del blind cap, nel caso di penne con sezione maggiore regolarsi di conseguenza);
2) punta da trapano di 2 mm (occhio alla velocità del trapano, se lo usate; io la uso a mano inserita su un cacciavite con la pinza regoalbile).
3) J bar (annerita perché non dia troppo nell'occhio);
4) collettino di adeguata misura, su cui innestare il serbatoio, da inserire nella sezione (forse la cosa più rognosa);
5) serbatoio in lattice (in questo caso un 12, vista la sezione sottile della penna)
tempo impiegato circa 1 ora...(senza considerare il mumble mumble); ll moncone di alberino si inserisce nel foro, preme la j bar ed il gioco é fatto.
Il risultato é qui di sotto e sicuramente qualcuno più attrezzato di me lo potrà rendere ancora migliore.
Saluti e buone sperimentazioni
Walter
Questa riparazione ha lasciato letteralmente basito il buon Simone Piccardi, ma tant'é io sono un poco naif.....(per referenze chiedere a Fabrizio Falchi)
Il meccanismo di carica originario era vac-fill a depressione, ma non era riparabile poiché il fusto della penna é ovalizzzato (poco, ma lo è); le soluzioni in quasto caso erano:
a) metterla in un cassetto e dimenticarla (scartata per il principio che una penna deve scrivere e soprattutto caricare inchiostro)
b) trasformarla in una eyedropper (più veloce, ma scomodo...svita e riavvita la sezione, usa la siringa, imbrattati le mani...)
c) trasformarla in una button filler (scartata perché la sede dove viene avviato il blindcap é di soli 6 mm -esterno filetto, mentre il pulsante di carica è normalmente tra i 3,5 e 4 mm. e lo spessore residuo non mi dava adeguato affidamento di tenuta)
...quindi ...mumble...mumble (meningi fumanti), si accende la lampadina come per Eta-Beta e la trasformo in una match-stick filler....
Ingredienti:
1) il suo alberino debitamente accorciato (spunta di circa 3,5 mm. dal bordo del blind cap, nel caso di penne con sezione maggiore regolarsi di conseguenza);
2) punta da trapano di 2 mm (occhio alla velocità del trapano, se lo usate; io la uso a mano inserita su un cacciavite con la pinza regoalbile).
3) J bar (annerita perché non dia troppo nell'occhio);
4) collettino di adeguata misura, su cui innestare il serbatoio, da inserire nella sezione (forse la cosa più rognosa);
5) serbatoio in lattice (in questo caso un 12, vista la sezione sottile della penna)
tempo impiegato circa 1 ora...(senza considerare il mumble mumble); ll moncone di alberino si inserisce nel foro, preme la j bar ed il gioco é fatto.
Il risultato é qui di sotto e sicuramente qualcuno più attrezzato di me lo potrà rendere ancora migliore.
Saluti e buone sperimentazioni
Walter