Diamine Grape
Inviato: venerdì 4 ottobre 2013, 15:49
Eccomi a recensire un altro degli ultimi acquisti per quanto concerne gli inchiostri colorati Diamine.
Il bellissimo Grape (Uva) è un colore pieno, scuro, una tonalità di viola-blu molto intensa che tradotta su carta attraverso un pennino fine e non troppo secco, lascia un segno che a prima vista può essere confuso con un nero!
Filtrato invece attraverso uno stub o un pennino meno abbondante per quanto riguarda l'erogazione, lo shading rivela la nuance di base, un bel viola che molto gradualmente si intensifica e scurisce.
Dopo avere recensito il camaleontico Amazing Amethyst dallo spettro che oscilla da un rosa-lilla al viola-blu, posso dire che il Grape inizia proprio da quel viola-blu in cui l'Amazing Amethyst culmina, e prosegue un ideale “percorso cromatico” che termina quasi nel nero!
Caratteristiche:
Carta utilizzata: Rhodia A4 - blocco a fogli bianchi da 80 gr\mq
Penne utilizzate: Lamy Studio con pennino stub 1.5 e Noodler's Ahab con pennino semiflessibile
Saturazione: ottima, il colore è pieno e intenso, lo shading non eccessivo e molto graduale.
Feathering: spiumaggio non presente su carta Rhodia da 80gr\mq e su Blasetti Bristol (una carta liscia e compatta, ma da appena 50 gr\mq); è presente ma contenuto su carta da fotocopie e su carte leggermente più ruvide e porose di blocchi per appunti economici.
Bleed through: anche con pennino Noodler's usato sotto pressione come si conviene con un semiflessibile, il trapasso sulla pagina opposta Rhodia è assente. Sulla più liscia ma più leggera Bristol, il problema si presenta in modo minimale, a piccoli punti. Anche in questo caso la compattezza e la ridotta assorbenza della carta sono determinanti, infatti su carte meno pregiate il problema si manifesta, seppure in modo lieve.
See-through: assente
Scorrevolezza: molto buona; inchiostro fluido che non trova ostacoli nemmeno con la Ahab che in genere non ama inchiostri densi e poco scorrevoli.
Resistenza all'acqua: con un kleenex umido e due passate, lo scritto è ancora un poco leggibile; basta una goccia d'acqua lasciata sul foglio a cancellare però ogni traccia di quanto appuntato e mostrare in sua vece una macchia rosacea. Un altro Diamine... lavabile!
Asciugatura: supera i 15' con pennini dal flusso corposo, si arresta attorno ai 10' con pennini dal flusso meno copioso e dal tratto più fine
Conclusioni: un colore troppo bello ai miei occhi per lasciarlo nel calamaio! Bisogna usarlo, usarlo su tutte le penne e le carte possibili, perché il colore è tale da non stancare mai la vista, essendo molto scuro. Si può di certo usare al posto di un blu o di un nero, a patto che si accetti la sua scarsa resistenza ad acqua e umidità.
La comparazione fra un grappolo d'uva e il colpo di pennello sul foglio, punta a mettere in risalto la straordinaria somiglianza fra il colore dell'inchiostro e la sua fonte di ispirazione...un bel grappolo d'uva cortesemente donato da un viticoltore su mia (sfacciatissima) richiesta durante la sessione di jogging mattutina!
Anche stavolta, ho lasciato una Pilot inchiostrata a fare da cavia per qualche giorno, per testare la tendenza dell'inchiostro a formare grumi, macchiare o intasare la penna...
Il risultato è ottimo, nessun grumo e nessun intasamento. Come altri inchiostri, di questa e anche altre marche, c'è la tendenza a velare anche in modo molto evidente, le pareti dei converter e dei serbatoi in generale. Ecco come appaiono i converter delle penne utilizzate nel test di scrittura per la recensione, una Lamy Studio ed una Noodler's Ahab:
(le frecce verdi indicano il livello dell'inchiostro)
Qui abbiamo invece i due converter ad inchiostro esaurito; le pareti risultano ancora sporche, con scie di inchiostro depositate lungo le pareti:
Infine ecco come appaiono i converter dopo un semplice lavaggio con sola acqua:
tengo a precisare che il converter Noodler's in dotazione con la mia Ahab ha quel colore rosato da sempre, di default; qui risulta perfettamente pulito senza tracce di inchiostro Diamine.
Il bellissimo Grape (Uva) è un colore pieno, scuro, una tonalità di viola-blu molto intensa che tradotta su carta attraverso un pennino fine e non troppo secco, lascia un segno che a prima vista può essere confuso con un nero!
Filtrato invece attraverso uno stub o un pennino meno abbondante per quanto riguarda l'erogazione, lo shading rivela la nuance di base, un bel viola che molto gradualmente si intensifica e scurisce.
Dopo avere recensito il camaleontico Amazing Amethyst dallo spettro che oscilla da un rosa-lilla al viola-blu, posso dire che il Grape inizia proprio da quel viola-blu in cui l'Amazing Amethyst culmina, e prosegue un ideale “percorso cromatico” che termina quasi nel nero!
Caratteristiche:
Carta utilizzata: Rhodia A4 - blocco a fogli bianchi da 80 gr\mq
Penne utilizzate: Lamy Studio con pennino stub 1.5 e Noodler's Ahab con pennino semiflessibile
Saturazione: ottima, il colore è pieno e intenso, lo shading non eccessivo e molto graduale.
Feathering: spiumaggio non presente su carta Rhodia da 80gr\mq e su Blasetti Bristol (una carta liscia e compatta, ma da appena 50 gr\mq); è presente ma contenuto su carta da fotocopie e su carte leggermente più ruvide e porose di blocchi per appunti economici.
Bleed through: anche con pennino Noodler's usato sotto pressione come si conviene con un semiflessibile, il trapasso sulla pagina opposta Rhodia è assente. Sulla più liscia ma più leggera Bristol, il problema si presenta in modo minimale, a piccoli punti. Anche in questo caso la compattezza e la ridotta assorbenza della carta sono determinanti, infatti su carte meno pregiate il problema si manifesta, seppure in modo lieve.
See-through: assente
Scorrevolezza: molto buona; inchiostro fluido che non trova ostacoli nemmeno con la Ahab che in genere non ama inchiostri densi e poco scorrevoli.
Resistenza all'acqua: con un kleenex umido e due passate, lo scritto è ancora un poco leggibile; basta una goccia d'acqua lasciata sul foglio a cancellare però ogni traccia di quanto appuntato e mostrare in sua vece una macchia rosacea. Un altro Diamine... lavabile!
Asciugatura: supera i 15' con pennini dal flusso corposo, si arresta attorno ai 10' con pennini dal flusso meno copioso e dal tratto più fine
Conclusioni: un colore troppo bello ai miei occhi per lasciarlo nel calamaio! Bisogna usarlo, usarlo su tutte le penne e le carte possibili, perché il colore è tale da non stancare mai la vista, essendo molto scuro. Si può di certo usare al posto di un blu o di un nero, a patto che si accetti la sua scarsa resistenza ad acqua e umidità.
La comparazione fra un grappolo d'uva e il colpo di pennello sul foglio, punta a mettere in risalto la straordinaria somiglianza fra il colore dell'inchiostro e la sua fonte di ispirazione...un bel grappolo d'uva cortesemente donato da un viticoltore su mia (sfacciatissima) richiesta durante la sessione di jogging mattutina!
Anche stavolta, ho lasciato una Pilot inchiostrata a fare da cavia per qualche giorno, per testare la tendenza dell'inchiostro a formare grumi, macchiare o intasare la penna...
Il risultato è ottimo, nessun grumo e nessun intasamento. Come altri inchiostri, di questa e anche altre marche, c'è la tendenza a velare anche in modo molto evidente, le pareti dei converter e dei serbatoi in generale. Ecco come appaiono i converter delle penne utilizzate nel test di scrittura per la recensione, una Lamy Studio ed una Noodler's Ahab:
(le frecce verdi indicano il livello dell'inchiostro)
Qui abbiamo invece i due converter ad inchiostro esaurito; le pareti risultano ancora sporche, con scie di inchiostro depositate lungo le pareti:
Infine ecco come appaiono i converter dopo un semplice lavaggio con sola acqua:
tengo a precisare che il converter Noodler's in dotazione con la mia Ahab ha quel colore rosato da sempre, di default; qui risulta perfettamente pulito senza tracce di inchiostro Diamine.