Non sopporto più i medici che, dopo aver preso la laurea 40 anni orsono, continuano a prescrivere gli stessi farmaci quando gli stessi sono superati e sostituiti con farmaci più efficaci e con meno effetti collaterali.
Non sopporto i medici di base che non si prendono la briga di visitare il paziente e che probabilmente non lo guardano nemmeno in faccia.
Ho il setto nasale deviato, evidente anche a un non addetto ai lavori e il mio medico di base non ha mai nemmeno pensato di informarmi sui rischi e sui problemi che esso può portare nel tempo.
Non sopporto i medici che fanno diagnosi sbagliate a causa della loro tendenza a vedere il tutto in modo sommario senza ascoltare il paziente e senza valutare l' enorme quantità di variabili che possono essere presenti. Un medico che ragiona a comparti stagni dovrebbe cambiare lavoro.
Non sopporto i medici che non ti ascoltano e nemmeno ti lasciano la possibilità di esporre chiaramente la questione, con la presunzione di fare una diagnosi davanti ad un pezzo di carta scritto da qualcun altro oppure delle semplici analisi del sangue.
Non sopporto nemmeno la loro aria presuntuosa e di superiorità quando, utilizzando un linguaggio propriamente medico, esponi la questione nei minimi dettagli. Ti guardano chiedendoti se tutte le informazioni che stai esponendo le hai lette su internet oppure te le sei semplicemente inventate. Ignorano completamente le competenze acquisite da alcune persone in altri campi, quale può essere lo studio della biologia, con un sorrisetto di chi pensa che tu non capisca niente e non dovresti dire assolutamente nulla.
Non sono poi nemmeno rare le accuse che vengono rivolte ai pazienti come: "se lei sa già tutto, cosa viene a fare da me?", "lei è ipocondriaco", "tutto ciò che è reperibile su internet è falso, compresi i vari articoli scritti da altri medici in proposito", ho ragione solo io. Spesso la curiosità o l' interesse per qualcosa viene scambiata per ipocondria.
E' divertente vedere la presunzione di certi personaggi che spesso sbagliano diagnosi con il sorriso e la sicurezza di chi crede di sapere tutto e non aver più nulla da imparare.
Con questo chiudo e faccio presente che non ODIO i medici. Ne conosco personalmente alcuni che continuano ad aggiornarsi e ascoltano con attenzione il paziente, ragionando a volte con lui, cercando di arrivare ad una soluzione insieme.
Penso un buon medico debba sfruttare le competenze acquisite grazie alla logica e all' intuito personale. Non serve a niente imparare una valanga di nozioni se poi non si è in grado di accendere il neurone e farlo funzionare.
Ciao a tutti!
